giovedì 24 marzo 2016

Lezione 5 - azioni, obbligazioni e derivati. Parte 1/2

Oggi investono tutti, non solo "cani e porci", ma anche studenti, casalinghe, disoccupati, impiegati. O almeno così sembrerebbe.

Eppure quando gli vai a chiedere: "perché hai comprato l'azione X?" Ti rispondono quasi sempre con un "Boh!", o peggio, con un "è un'azienda famosa" oppure un "costava solo pochi centesimi, come fa ad andare ancora più giù?"

Potrei continuare all'infinito, ma la domanda fondamentale a cui bisogna rispondere adesso è: "come si può sperare di guadagnare denaro investendo in una società della quale non si conosce non solo il valore ma neanche il tipo di prodotto che vende?"

Ancora più a monte, come si fa a comprare un'azione o un'obbligazione, un warrant, una opzione, se non si sa neanche lontanamente non solo cosa sia, ma cosa rappresenti DAVVERO?

Oggi quindi vediamo cosa sono azioni ed obbligazioni, e le differenze tra le due.

Poi parliamo di derivati, con particolare attenzione ai futures, in quanto sia T&C che PALLALLARIA utilizzano proprio quest'ultimi.


Cosa è un'azione
Un'azione è un pezzo di azienda, è come una quota di partecipazione alla società stessa che la emette. Quindi per entrare in società con qualcuno, bisogna conoscerlo e sapere che quel qualcuno sia affidabile e che la sua società abbia i conti a posto, ed operi in un settore che si preveda essere redditizio negli anni a venire. Ecco perché nella sezione dei fair-value non metto solo i fair-value, ma parametri per giudicare solidità, crescita e redditività delle aziende.

Per non strapagare un'azione quindi dobbiamo conoscerne il valore equo o fair-value. Il modo più semplice che conosco per avere un'idea di quanto vale a spanne un'azione senza essere super-esperti lo ho spiegato qui. E' un metodo semplice che evita le cantonate più clamorose, ma di certo non il più preciso (per quello dovete studiare valutazione aziendale, difficilmente riuscirete ad impararlo qui leggendo solo qualche post).

L'azionista in caso di fallimento è il primo a prenderlo nel popò, perché è chiaro anche ai sassi che le azioni sono gli strumenti finanziari che portano il rischio più alto nel magico mondo della finanza (dopo certi derivati, che hanno spesso anche l'effetto leva che li rende difficili da maneggiare).


Cosa è un'obbligazione
L'obbligazione è niente meno che un prestito. Come tutti i prestiti, ad esempio un mutuo, va restituito e su di esso vanno pagati degli interessi. Su cosa è un interesse ed il suo significato (anche filosofico) ho scritto qui e qui.

Gli obbligazionisti vengono prima degli azionisti in caso di fallimento e quindi è probabile che recuperino parte del denaro investito ("parte" può significare anche il 30% del credito e magari dopo diversi anni di attesa: meglio dello 0% ma sempre un salasso finanziario).

Quindi chi acquista un'obbligazione diventa creditore e chi la emette debitore. Ovviamente dunque, se il debitore naviga in cattive acque e rischia di diventare insolvente, il creditore rimarrà fregato, ed il suo prestito non verrà restituito!

Per comprare un'obbligazione quindi, bisogna prima controllare la solidità e la redditività dell'azienda (o dello stato) che la emette. Come può un'azienda che non fa profitti sufficienti ripagare i suoi debiti?

Per controllare la solidità il modo più semplice è confrontare il ROI con il tasso di interesse sui debiti finanziari:

ROI = Risultato Operativo/(Mezzi Propri/Debiti finanziari) *100

Tasso interesse sui debiti finanziari = oneri finanziari / debiti finanziari *100

Vai sul sito della compagnia che ti interessa, cerca le voci sopra nel bilancio e nello stato patrimoniale e calcola le due percentuali.

Se ROI < T allora quel debitore non è solvente (o diventerà insolvente a breve).

Se ROI > T allora siamo più tranquilli

Per la redditività puoi usare il ROE = utile netto / mezzi propri * 100 (sul sito morningstar.it è già bello e pronto). Quattro (4) punti percentuali sopra il tasso risk-free (quello dei bund tedeschi per intenderci) è sufficiente per iniziare ad avere una redditività considerata decente. 

Altrimenti guarda i rating delle agenzie sui giornali finanziari (i famosi AAA, BBB, etc.). Ricordati però che anche le agenzie hanno preso grosse cantonate in passato.

La prossima volta parleremo di derivati e futures. Andando avanti approfondiremo il discorso sulle obbligazioni (tanto per il momento visto che rendono niente e rischiano di deprezzarsi, non sono comunque un buon investimento).


Saluti
Ivano

2 commenti:

ATTENZIONE: Postando un commento accetti la privacy policy di questo sito, redatta in adempimento dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dell’art.13 del Regolamento UE n. 2016/679. La privacy policy è visibile da tutte le pagine del blog mediante link nel menù principale in alto a destra.