domenica 9 febbraio 2020

Aggiornamento FTSE MIB al 7 febbraio 2020 ----------------------- Tesla

Ecco finalmente una nuova bolla. Ne sentivo la mancanza.

Tesla, una società piena di debiti che esalta gli animi perchè dopo 10 anni porta una trimestrale con un reddito operativo positivo. L'utile netto è appena positivo (cioè, anche quest'anno non hanno fatto praticamente il becco di un quattrino) ma ehi, si vede la luce in fondo al tunnel!

Anzi di più! "Secondo la società di investimenti ARK Investment, l’enorme potenziale di Tesla (NASDAQ:TSLA) potrebbe far spingere il titolo tra i 7 mila e i 15 mila dollari entro il 2024."

Sniff, sniff, ma cos'è questo odore? Ma si! Profumo di essenza di Bitcoin che da 15.000 sarebbe arrivato a 1.000.000 di dollari!

"Ottimismo sul titolo anche dagli analisti di Argus Research, i cui esperti hanno aumentato nettamente il target price a 808 dollari rispetto ai precedenti 556 dollari, incoraggiati dalla trimestrale appena diffusa."

Ma si, l'ottimismo è il profumo della vita! Unieuro (che successivamente ne ebbe bisogno di ottimismo) docet.

Ridiamo, contagiamo gli altri con l'ottimismo e non col coronavirus!

Devo essere onesto. Quando dissi le stesse cose tempo fa, il titolo poi passo da 350$ a 150$. Ero convinto che il mercato fosse già rinsavito, ma si vede che vuoi i soldi facili, vuoi il carisma di Elone Muschio, i corsi hanno ripreso a salire.

Per chi crede che questa non sia una bolla, voglio fare due riflessioni.

1) Avete detto lo stesso pure su Bitcoin, e per il momento sono due anni che siete rimasti incastrati a 15000$. Ma Bitcoin è meglio: se prenderà piede come "oro digitale", potrebbe anche diventare un asset in un portafoglio e magari ci arriva anche a 100.000$. A riguardo potete leggere questo.

2) A 900$ ad azione, Tesla vale 175 miliardi di dollari, più di tre volte General Motors. General Motors vende solo negli Stati Uniti più auto di Tesla in tutto il mondo (in Italia Tesla ha immatricolato 96 auto nel 2019). E così le altre case case automobilistiche. L'idea che Tesla crescerà in futuro a dismisura si scontra con una legge fondamentale dell'economia, che recita così: "Quando un'azienda vende in un mercato profittevole, i suoi margini diminuiscono perchè altre aziende entrano in quel mercato". Anche se tutte le auto diventassero elettriche, è inverosimile pensare che GM & Co. stiano a guardare, visto che hanno anche molta più esperienza nella fabbricazione di automobili. Il prezzo di Tesla oggi (900$) dunque, sconterebbe il fatto che nei prossimi 5 anni, la stessa diventasse non solo tre volte la GM di oggi, ma leader di mercato. Le auto ormai le fa pure la Sony, perchè fondamentalmente un motore elettrico è molto meno complesso di uno a combustione (gli ingegneri mi correggano se sbaglio).



E sono anche più belle di quella specie di incrocio tra una Focus e un'Audi che è la Model Y.



Model Y che sembra avere una funzione nascosta, la dyno, che disattiva l'elettronica e la rende una specie di pericolo ambulante nelle mani di un guidatore normale, considerando che genera, questo si, una potenza impressionante.





Senza considerare che siamo lontanissimi da una logistica completa per le auto elettriche, e che le nuove generazioni non guidano e non comprano auto con la frequenza di quelle passate.

O questa spiegazione dunque (l'ascesa futura di Tesla come leader di mercato, quando sia i colossi dell'auto che quelli dell'elettronica le faranno concorrenza), oppure l'altra: stiamo assistendo a pura speculazione (gli ultimi giorni di rialzo erano tipiche fiammate di posizioni short che saltano come fuochi d'artificio) e quando il bubbone scoppierà (se non è già scoppiato), i soliti noti rimarranno con dei pezzi di carta in mano, pagati come quadri di Monet.

Parliamo d'altro.

Voglio invitarvi ad una riflessione. A fine gennaio lo UK è uscito dalla UE. Da quando c'è il coronavirus, non si viaggia più in Asia praticamente, e mezzo mondo è semi-fermo.

E non è cambiato un cazzo nelle nostre vite. Basterebbe questa prova empirica per far capire all'umanità che questa moda moderna di correre per andare chissà dove non ha senso. Ma gnente da fa', proprio non capiscono.

Lo UK non è sprofondato nel mare del Nord. A parte qualche punto di PIL mondiale che sicuramente perderemo, non c'è altro di rilevante. O meglio, di rilevante c'è il fatto che ad una prossima caduta di PIL mondiale, le borse (tranne la Cina e un po' le asiatiche) hanno reagito salendo, chiara dimostrazione che ormai si muovono solo in base agli stimoli monetari e nulla più. Il nodo centrale quindi è solo capire quanto la corda può essere tirata prima di spezzarsi. All'ultima asta REPO la FED ha messo 30 miliardi sul piatto, e le banche ne hanno chiesti 59. Io sono esterrefatto davvero. La finanza è in mano a dei teppisti, quanto può durare?

Teoricamente, potremmo andare avanti così finchè i tassi sul decennale americano non arrivino a zero e ci rimangano per un po'. Potremmo dunque assistere a livelli di S&P500 fuori da ogni grazia di Dio. Ma poi che succederà se tutto questo denaro stampato si polverizzerà insieme ai prezzi dell'azionario? 

Per finire, vedete come i soldi regalati a tassi bassi siano inefficienti? Essi vanno a foraggiare proprio bidoni come Tesla, che vanno a fare concorrenza ad aziende solide e sane. Incamerano denaro che non meritano attraverso bei filmini sui social, viaggi spaziali ai ricconi, ed AI che videogiocano. Poi lo investono a cazzo sparandoci in testa 20.000 satelliti per friggerci col 5G, e mettendo in crisi altre compagnie che sanno fare il loro mestiere nel loro settore.

E si rubano anche i nomi di veri geni dell'umanità per infinocchiare meglio le persone col marketing! Se Tesla fosse ancora vivo e vedesse una macchina elettrica di oggi, che per muoversi deve montare un pacco batterie da mezza tonnellata, fatte col cobalto raccattato dai bambini in Congo, come minimo prenderebbe a testate un muro per una settimana ed a calci nelle palle tutti i progettisti.

Il progresso... 'sta minchia!



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13 commenti:

  1. Ciao Ivano

    Di Tesla ormai ne abbiamo parlato abbondantemente. Aspettiamo l'opinione di praya o di altri (non sono ironico), ma che sia quantomeno sovrastimato attualmente, per usare un eufemismo, a me sembra evidente.

    Su Bitcoin invece, ho letto con sorpresa il tuo commento. Ti vedevo più scettico in precedenza. Mi sbaglio?
    Io una seppur minoritaria percentuale del mio denaro l'ho impegnata su questo strumento, cominciando nel 2018 e poi in maniera regolare, una volta visti i prezzi e la bolla sgonfiarsi.
    Detto che ho i miei motivi per credere sulla bontà del progetto, pur consapevole dei rischi e della possibilità di fallimento, mi chiedevo se ti stessi almeno in parte ricredendo almeno sulla possibile validità dello stesso. Vuoi come ipotetica riserva di valore, o, per esempio, come mezzo di trasmissione di valore in forma decentralizzata e digitale.
    Ho osservato in questi 2 anni transazioni di diversi milioni di dollari in maniera molto rapida e con fee davvero risibili. Non mi è sembrata una cosa banale.

    Detto questo, capisco bene quanto sia difficile, per non dire impossibile, calcolare se il valore in un certo istante sia corretto, sovrastimato o sottostimato, però, riferendomi alla tua nota sopra, mi interessava la tua

    Ciao
    Paolo

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    1. Mi limito a constatare che BTC è sempre più visto come un asset scorrelato da tutti gli altri, che però sembra affermarsi come criptovaluta di riferimento. Sembra insomma, ritagliarsi un ruolo nel mondo della finanza. In fondo anche l'ora ha già visto due bolle in passato, però sta sempre li.

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    2. Fu Aristotele, uno dei più grandi pensatori di tutti i tempi, ad individuare circa 2300 anni fa le funzioni caratteristiche che ogni "moneta" deve possedere per potersi definire tale:

      1) unità di conto, ossia misura del valore;
      2) mezzo di scambio;
      3) riserva di valore

      L'obiettivo della moneta è quello di facilitare gli scambi e per questo è necessaria un'unità di misura che renda i beni e servizi commensurabili tra loro. Come unità di conto il suo valore è poi strettamente ancorato alla sua capacità di far ottenere al suo possessore altri beni. Una moneta che non consente di ottenere qualcosa in cambio non è moneta. La funzione di riserva di valore della moneta è dunque espletata se e solo se consente di ottenere in cambio qualcos'altro. E se in un certo momento non abbiamo bisogno di nulla il possedere moneta è comunque una sorta di garanzia che gli scambi saranno possibili anche in futuro. Sotto questo punto di vista potremmo dire che la moneta è una convenzione sociale: è la collettività che le dà valore fintantochè è disposta ad impiegarla come mezzo di scambio.

      Nelle moderne democrazie ogni Stato decide cosa impiegare come moneta. Questa moneta viene chiamata "moneta a corso legale o forzoso" in quanto lo Stato si impegna ad accettarla in pagamento per le proprie prestazioni e per il versamento delle tasse e ne induce l'accettazione generalizzata ai propri consociati. Il termine "legale" è comunque improprio perchè il fatto che in Italia la moneta a corso legale sia l'euro non esclude che negli scambi si possano utilizzare anche altre monete. Non esiste infatti normativa comunitaria o nazionale che vieti ad un creditore di accettare in pagamento una moneta diversa da quella a corso legale nello Stato e questo diritto rientra nel principio libertà dell'iniziativa economica privata, riconosciuto e garantito costituzionalmente.

      Fatta questa lunga ma doverosa premessa, passiamo all'argomento Bitcoin. Può essere considerata moneta? La risposta è certamente positiva per quanto riguarda i punti 1) e 2). Può essere considerata anche una riserva di valore come ipotizzato da Paolo? Ritengo che la risposta sia soggettiva e quindi ti chiedo? Paolo saresti disposto a vederti lo stipendio pagato in Bitcoin?

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    3. Infatti la partita si gioca tutta lì, al punto 3. Per rispondere a Fabio, io non sarei disposto a farmi pagare in BTC, ma non mi farei pagare neanche in oro se per questo.

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    4. Esatto io sono d’accordo con Ivano su questo punto. Il punto è tutto lì
      La domanda invece dovrebbe essere riformulata secondo me: per quale percentuale del tuo saresti disposto a farti pagare in BTC o in oro? La risposta è quanto ciascuno di noi è disposto ad investirci.
      Poi che si tratti di metà speculazione e non di investimento sfondate una porta aperta.
      Diciamo che è la mia percentuale “brio” nell’allocazione dei miei risparmi, in un approccio generale al contrario molto sistematico.
      Il motivo per cui ho scelto questo strumento rispetto ad un altro è perché spero di poter accettare il risk/reward... il termine spero non è casuale

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    5. Infatti l'ho chiesto perchè se la risposta è no, non ha senso acquistare BTC. Neppure io sarei disposto a farmi pagare nè in bitcoin nè in oro. Certo che se dovessi per forza scegliere una tra le due opzioni non avrei dubbi su quale.

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    6. Però sembra proprio che a conti fatti un 1-2% di BTC in portafoglio faccia più bene che male dagli studi fatti negli ultimi anni. Certo è un asset in giro da poco, e nel poco c'è un'enorme bolla. I dati studiati potrebbero essere "biased". Poi Fabio, sto riflettendo sul fatto che per un giovane d'oggi è più vero BTC che l'oro...

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    7. Sto parlando di quelle percentuali li.

      Per una volta Fabio non sono d’accordo con te: non ti faresti pagare in oro, ma “trasformi” parte del tuo stipendio in oro. Quindi c’ Da rispondere alla domanda se trasformeresti una percentuale del tuo stipendio in BTC.

      BTC è in giro da poco ed osservando il grafico quella del 2017 è solo l’ultima bolla. In realtà, seppur nella sua breve storia, mostra una progressione per bolle. Fino ad ora anche preventivabili, per quanto possibile, con la storia dell’halving.
      Che tutto poi sia un rischio o una speculazione c’e Poco da aggiungere.
      Che però abbia un appeal sempre crescente fra le nuove generazioni è un altro dato di fatto.

      Torno infine anche sul concetto di mezzo per trasferire valore su Internet. Secondo me una tecnologia che ti permette di trasferire milioni in pochi minuti, quasi gratis, non è cosa da poco

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    8. Bene, se vogliamo vedere il BTC come un asset da investimento allora può avere senso introdurlo in un portafoglio ben diversificato. D'altronde finchè c'è domanda ..... Anche per i bulbi di tulipano in Olanda nel 1600 c'era domanda, tanto che un bulbo era diventato più caro di una casa, poi sappiamo tutti come è andata a finire. Comunque l'oro fisico in portafoglio dovrebbe avere una funzione di assicurazione contro una crisi finanziaria, lasciando al BTC una funzione più speculativa.

      Conosco gli studi citati da Ivano; sembra che un 1% costante di BTC in un portafoglio ben diversificato aumentino il rendimento e riducano il rischio data la natura non correlata del BTC con gli asset più comuni. Lo studio è di Binance leader mondiale nel trading in criptovalute.....
      https://research.binance.com/analysis/bitcoin-diversification-benefits

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    9. Ciao Fabio, lo studio che riportavo io era di un altro gruppo credo. Nel mio precedente commento, c'era proprio il dubbio che a) la storia di BTC è poca, a differenza dell'oro che ne ha 3000 anni, b) che gli studi siano "interessati". In un mondo dove le future generazioni vivono sempre più fuori dal reale, un asset virtuale creato con voluta scarsità potrebbe assumere le caratteristiche dell'oro, ma non di moneta (infatti nessuno oggi fa la spesa coi lingotti...)

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    10. Paolo è vero che trasformo parte del mio stipendio in oro fisico e lo faccio perchè, se tutto dovesse andare a p...... so che il mio oro si rivaluterebbe e di sicuro qualcuno, in giro per il mondo, sarebbe disposto a comprarlo in cambio di euro, dollari o una qualsiasi altra valuta legale. E' vero, avrei dovuto dire che sì, accetto il pagamento dello stipendio in oro nella misura in cui mi basti per costituire un gruzzoletto per potermi comprare anche un mini appartamento in qualche parte del mondo nel caso di collasso del sistema finanziario. Lo faccio perchè dell'oro mi fido ciecamente, come mi hanno insegnato i suoi 3000 e più anni di storia.

      Non si può dire lo stesso del BTC che non accetterei mai in pagamento. Intanto non ha la caratteristica di unicità come ha invece l'oro: infatti esistono decine di cripto e chi è in grado di dire se e quale sopravviverà nel tempo. Poi ha troppo poca storia ed è facilmente sostituibile dunque può svalutarsi come rivalutarsi. Infine, passiamo pure il concetto che possa essere una riserva di valore (visto che può essere cambiato in valute legali), chi mi dice che in futuro sarà sempre così. In altre parole non mi fido anche se devo ammettere che la tecnologia sottostante sia senz'altro rivoluzionaria.

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  2. ciao Paolo,

    non intervengo perchè è un post ovvio, dire che Tesla a 800 è in bolla, mi trovo d'accordo, non mi pare ci sia altro da aggiungere.

    Per il resto, il suo solito tono da professorino in cattedra, che sa tutto lui, ego un pò fuori misura e gli altri gnente da fare sono tutti scemi, solito tono catastrofista, qualche profezia sulla fine imminente dell'umanità arrivata al capolinea, insomma le solite cose che leggo volentieri in questo e in altri blog che sono una lettura divertita per me

    ~ praya ~

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  3. E tra una bolla e l'altra ecco qualcosa che in bolla non è. Adesso anche gestori ed economisti iniziano a darci ragione ........

    https://twitter.com/EconguyRosie/status/1221795809240371200

    https://www.cnbc.com/2020/02/06/albert-edwards-end-of-financial-ice-age-will-take-us-rates-negative.html

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