mercoledì 25 luglio 2018

Bar-Tabacchi Volante

Tempo fa ho volato con Air Italy, il nuovo vettore nato dalle ceneri di Meridiana, sulla tratta Malpensa-Fiumicino.

Mentre ero seduto intento a lavorare col mio portatile, sono stato distratto da una vocina:

"Vuole uno snack?" seguito da "Qualcosa da bere?"

Il carrellino delle vivande era arrivato, scorrendo dalla fila numero uno fino alla mia. Ma la sorpresa era che il panino e la bibita che mi stavano dando erano gratis.

Abituato ad innumerevoli voli Ryanair, ho quasi avuto uno shock. Ero così sorpreso che il panino l'ho mangiato il giorno dopo. In compenso ho bevuto non so quanta acqua perché stavo morendo di sete.

Ma dopo il volo, il pezzo del mio cervello che pensa e misura tutto in economia e denaro, ha cominciato a sussurarmi qualcosa. Mi chiedevo come fosse possibile che un vettore comunque low-cost, potesse permettersi di regalare cibo, quando altri come Ryanair e Easyjet consideravano tali entrate fondamentali per il loro business.

E dove poteva essere la risposta alla mia domanda?

Ma in un bilancio ovviamente, come sempre accade. Ecco un pezzo del conto economico dal bilancio consolidato del 2017 di Ryanair:




Dunque, i profitti prima delle tasse sono stati 1,6673 miliardi di euro, mentre i passeggeri 130 milioni. Questo significa che Ryanair incassa un utile lordo di:

1.667.300.000€ / 130.000.000€ = 12,82€ a passeggero.

Dal menù Ryanair 2017 vediamo che un panino e una bibita costano 8€. Se ci aggiungiamo un Gratta & Vinci da 2€ facciamo cifra tonda, 10€.

Il 78% del profitto di Ryanair viene dunque (MEDIAMENTE), da... un pranzo medio al bar durante la pausa dall'ufficio!

Questo è un conto molto della serva. Infatti se andiamo a vedere il fatturato, gli ancillary revenues, dove credo siano contemplate queste entrate, sono "solo" il 28% del fatturato.

Ma se pensate che nelle spese operative ci devono per forza andare gli assistenti di volo, i piloti, etc., e che quindi il vendere cibo sugli aerei è una attività accessoria a costo zero, allora quel 78% non è poi così campato in aria.

Cosa significa questo?

Che le low-cost hanno inventato un business dove muovono milioni di persone, inquinano mezzo mondo, intasano gli aereoporti, aiutano la globalizzazione, per fare quasi quello che fa il Bar dello Sport vicino casa vostra!

E' come se portassero a spasso le persone nei cieli per avere l'occasione di vendergli un panino e un Gratta & Vinci.

Ma dico io, non è MERAVIGLIOSO questo mondo capitalista? Puoi davvero inventarti qualsiasi cazzata per fare soldi, anche creare una compagnia aerea non sostenibile a meno che non diventi un bar-tabacchi volante.

E per concludere, dobbiamo rispondere alla domanda che il mio pezzo di cervello si poneva:

"Perché Air Italy regala un tale tesoretto?"

O perché l'AD è un genio che sa qualcosa che tutti noi ignoriamo, oppure perché ha voglia di fare la fine di Meridiana:

Diventare cenere.

4 commenti:

  1. Grazie Ivano,
    Post molto istruttivo come sempre.
    Dal 2011 ho speso 223 euro per bar, se fossero tutti come me fallirebbero oggi stesso :)
    Ciao,
    Max

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    1. Io penso di avergli dato 10€ in 15 anni. Ma ricordo che quando viaggiavo spesso in Irlanda e UK era impressionante la roba che vendevano!

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  2. Mi ricorda molto il caso McDonald's.
    Ray Kroc, il suo fondatore, una volta disse: "Signore e signori non faccio affari nel settore degli hamburger, ma in quello immobiliare."
    Secondo l'ultimo bilancio consolidato del 2017 https://corporate.mcdonalds.com/content/dam/gwscorp/investor-relations-content/annual-reports/McDonald%27s%202017%20Annual%20Report.pdf McDonald's consegue ricavi per 12.718,9 milioni di dollari gestendo proprie filiali direttamente e 10.101,5 milioni di dollari concedendo i propri negozi in franchising in giro per il mondo. Di quei 10.101,5 milioni ben 6.496,3 (pari ad una percentuale del 64,31%) provengono esclusivamente dagli affitti che i suoi gestori dei negozi in franchising pagano per essere "costretti" a prendere in affitto immobili che l'azienda possiede direttamente, con contratti capestro della durata di 20 anni e canoni anche 10 volte più alti della media di mercato.
    E poi si dice che i business tradizionali non rendono più nulla!
    Fabio

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