giovedì 16 giugno 2016

BREXIT, sterlina e pugnette

Questa storia del BREXIT mi sta davvero lacerando i neuroni del cervello. Sento la mielina che si scioglie come neve al sole.

Ascolto così tante stronzate che non ne posso più, devo scrivere due righe anche se dovrò farlo di notte perché al momento ho poco tempo ed altre priorità.

O faccio così oppure prendo una katana e giro il sequel di "un giorno di ordinaria follia" a modo mio (in stile Tarantino...)

Andiamo quindi ad elencare ed approfondire, le mastodontiche minchiate (almeno le più importanti) che vengono ripetute a ritmo martellante per tutto il giorno.


Minchielenco
  • Se l'Inghilterra esce dall'europa sarà la sua rovina perché perderà diversi punti di PIL, l'Europa gli si ritorcerà contro e non esporterà più facilmente come prima. 
A parte il fatto che l'Inghilterra è un importatore netto verso l'europa e non un esportatore, come ben spiegato qui, non vedo perché due entità che fanno commerci profittevoli vadano a darsi la zappa sui piedi da sole. Insomma voi vedete un paese che si mette i dazi per fottersi con le proprie mani, oltretutto violando le regole del WTO?

Io lo vedrei solo in un caso: che glielo dica lo zio Sam, come ha fatto con la Russia. La decisione presa dall'europa ("decisione presa dall'europa", daglie a ride!) sull'embargo in Russia ha fatto male solo alle aziende europee, quindi non si spiega, a meno che non sia stata imposta da qualcun altro.


  • La sterlina subirà una pesante svalutazione
Probabile, però non di certo per il BREXIT, ma per i suoi fondamentali macroeconomici, ben riassunti dalla Bussola su EUR/GBP.








Come ben sapete, gli indicatori di Borsole sono creati in base ai numeri, non alle pugnette, mentali e non, di questi sedicenti giornalisti. Quindi la sterlina dovrebbe svalutarsi, e così sta succedendo ormai da novembre 2015, quando ancora non si parlava neanche di BREXIT. E poi nella guerra tra valute a cui assistiamo da anni, una svalutazione sarebbe negativa? E questo ci porta al punto seguente.


  • Parecchie banche (ma anche aziende in generale) extra-europee andranno via dalla City perché l'Inghilterra non sarà più un avamposto conveniente, non essendo più in europa. Si perderanno molti posti di lavoro.

Cerchiamo di capirci: l'Inghilterra cerca di diventare il più grande centro finanziario del globo, i traders di mezzo mondo se ne vanno lì ad aprire società, e una banca se ne andrebbe perché... perché appunto, visto che non cambia una beata fava? Anzi, fuori dalle regole europee l'Inghilterra potrebbe anche decidere di diventare un paradiso fiscale, pensate un po'! Anzi, con la svalutazione della sterlina il lavoro costerebbe meno!




Conclusioni
Ecco, sopra sono riassunti alcuni punti fondamentali sul BREXIT. Vi risparmio alcune esternazioni come quella di Cameroon sulla "pace a rischio" oppure tipo questa che ho sentito alla radio oggi che, appunto, si commentano da sole:

"I sondaggi dicono che coloro i quali votano per l'uscita dall'europa fanno parte della parte povera della società, poco istruiti, con bassi salari e lavoro poco qualificati e degradanti, mentre chi vota per la permanenza in europa fa parte di quel gruppo di persone molto istruite e che occupa posti di rilevanza nella società Britannica..."

Inoltre, visto che l'Inghilterra si è tenuta la propria moneta, invece di adottare l'euro, la valuta che sta squilibrando l'intera economia mondiale, non capisco proprio da cosa dovrebbero uscire...


Ma le borse crollano!

Sarà mica che i soliti (ig)noti stanno finendo di accumulare a prezzi da saldo prima del rialzo (vedi barre rosse e blu negli ovali neri)?





L'unica verità è che un successo del BREXIT creerebbe le condizioni per l'aumento della voglia di staccarsi dall'europa da parte di altri paesi (magari!) e questo le varie élite non lo vogliono affatto.

Quindi potete stare abbastanza tranquilli: i bookmakers valutano intorno al 35% l'uscita dell'Inghilterra dall'europa. E quelli fanno soldi con le scommesse, mica con le pugnette...

4 commenti:

  1. Vi rimando anche al seguente articolo http://www.borsole.it/2016/05/aaa-cercasi-analista-tecnico-forex.html dove si vede anche perchè lo yen sta crollando...

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  2. D'accordo su tutto tranne che sulla troppa fiducia data ai bookmaker che fallirono miseramente le loro previsioni a riguardo del referendum sulla Grexit. Uno dei compiti fondamentali di un bookmaker è quello di controbilanciare gli investimenti sulle quote, quindi non è propriamente corretto fare affidamento alle quote di un book di scommettitori per ricavarne le probabilità. Il fatto che le quote salgono o scendono dipendono da quanti soldi vengono scommessi su un esito o un altro, non l'effettiva probabilità basata su dati oggettivi.

    è stato comunque un piacere leggerti.
    Lo staff di
    marketmovers.it

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    1. Si capisco, è che vedo la loro previsione confermata dai movimenti che osservo nel mercato. Certo che, se spuntasse fuori la sorpresa come col Grexit, cambierebbe tutto. Anche lì era appena passato un periodo di accumulazione che poi però si è trasformato in un bagno di sangue...

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  3. La propaganda "no brexit" in questi giorni sta raggiungendo livelli stellari, che definirei grotteschi se non fosse che tanti ci credono

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