domenica 27 settembre 2020

Aggiornamento del 25 settembre 2020 ------------------------- Riciclaggio

Photo credit. Oggi parliamo di riciclaggio. No no, niente a che vedere con la raccolta differenziata. 

Parliamo di riciclaggio di denaro. 2 trilioni "lavati" dalle più grandi banche del mondo. E chi c'è in cima alla classifica con ben 1300 miliardi?

Ma l'evergreen Deutsche Bank, chi altri avrebbe potuto mai! La banca di punta del paese dei virtuosi. I virtuosi della Siemens ad esempio, o della Volswagen. È proprio vero che se racconti una balla 1000 volte, quella diventà una verità.

Badate bene, che questi 2 trilioni rappresentano lo 0,02% di tutte le segnalazioni su un periodo che va dal 2011 al 2017. Le stime generali dell'ONU ipotizzavano circa 2400 miliardi all'anno di riciclaggio di fondi illegali.

E noi abbiamo svenduto il parlamento per ipotetici 100 milioni l'anno di risparmio. Che bravi siamo.

E la UE ha problemi a trovare 700 miliardi per un evento eccezionale come una (presunta) pandemia, per salvare l'esistenza di un intero continente abitato da mezzo miliardo di persone.


L'oro è crollato, portandosi i metalli preziosi con se. Io credo che come in marzo si stiano smobilizzando posizioni per chiuderne altre su azioni e derivati comprati a leva. Stavolta non si aspetta il panico, ma si agisce prima.

Che la pacchia sia finita ce lo dice il dollaro, che ha rotto molto probabilmente la resistenza a 1.1732, dopo 2 mesi di distribuzione. 

Abbiamo discusso in un report precedente gli scenari per il dollaro, e questo era il più probabile, considerato che squallore di moneta è l'euro. Solo i fessi credono che possa mai diventare una valuta di riferimento. Un continente pieno di vecchi e pensionati, ai margini della politica internazionale, guidato da gente come Ursula "non cago nessuno" e Christine "usami come vuoi Macron".

Ora attendiamo per vedere cosa decidono di fare questi benedetti tassi americani, che dovrebbero calare un altro mezzo punto da qui a fine anno.


Per terminare, voglio farvi vedere i dati della mortalità annuale spagnola degli anni dal '60 ad oggi, dove i numeri del 2020 sono una stima preliminare dell'istituto di statistica spagnolo, l'INE (in arancione).


Cosa possiamo dedurne, se la stima fosse corretta? Prima di tutto che il virus, o qualsicosa si voglia, c'è. Siamo di fronte ad un evento di mortalità non in linea con i dati, un cosidetto outlier. Esso ci fa capire che il SARS Cov2 è più di influenza stagionale.

Ma quanto di più? Nei dati sopra, l'influenza di Honk Kong del '68 face un 8% di morti in più sull'anno precedente. Il Covid19 il 12%. Nei dati sopra manca l'asiatica del 1957. Di essa sappiamo che fece 1,1 milioni di morti in tutto il mondo, su una popolazione di circa 3 miliardi di persone, ed una globalizzazione molto inferiore a quella di oggi. Il Covid19 farà, probabilmente e se la dinamica si mantiene uguale, circa 1,5 milioni di morti, con una popolazione più che doppia rispetto al '57 ed una globalizzazione estrema, che porta le persone in giro per il mondo con una frequenza mai vista prima.

Possiamo dedurne che il Covid19 è più o meno paragonabile coi numeri ed i fatti all'asiatica del '57 finora, e lontano anni luce dalla spagnola del '18-19.

Bisognerebbe capire perchè non abbiamo chiuso il mondo in quell'epoca, distruggendone l'economia e fomentando cambi sociali mai visti. Forse perchè non eravamo alla fine ma all'inizio di un grande ciclo economico? Forse perchè non esistevano i potentati privati che circolano oggi?

Non rendersi conto dell'uso politico di questo virus esporrà a gravi conseguenze in futuro. E comunque evitarle non sarà facile, neanche per chi ne è consapevole. Che l'Universo ci aiuti.


Link all'aggiornamento precedente

1 commento:

  1. https://www.tradingview.com/x/pIDjo95x/

    Avete notato la correlazione inversa quasi perfetta tra EUR/USD (linea nera) e S&P500 (linea azzurra). Il recente recupero dell'euro sul dollaro è coinciso con la discesa della borsa americana.

    RispondiElimina

ATTENZIONE: Postando un commento accetti la privacy policy di questo sito, redatta in adempimento dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dell’art.13 del Regolamento UE n. 2016/679. La privacy policy è visibile da tutte le pagine del blog mediante link nel menù principale in alto a destra.