domenica 31 maggio 2020

Aggiornamento FTSE MIB al 29 maggio 2020 ------------------------- Hertz

Da Wikipedia leggiamo:


























"L'azienda fu fondata da Walter L. Jacobs nel 1918, come autonoleggio a Chicago con una dozzina di Ford Model T. Nel 1923, Jacobs vendette a John D. Hertz la compagnia, facendola diventare una sussidiaria della Yellow Truck and Coach Manufacturing Company e rinominandola "Hertz Drive-Ur-Self System".

Venne venduta la parte azionaria di maggioranza della Yellow Truck and Coach Manufacturing Company (e la Hertz Drive-Ur-Self) alla General Motors nel 1925 che comprò le azioni rimanenti nel 1943.

Hertz attraverso la The Omnibus Corporation iniziò dal 1953 il rientro dell'autonoleggio da lui fondato dalla GM. Nello stesso anno vende la parte di trasporto pubblico della The Omnibus Corporation cambiando il nome in The Hertz Corporation e quotandola alla New York Stock Exchange l'anno successivo."

Vediamo nel grafico sopra l'andamento del prezzo negli ultimi 10 anni.

È ovvio che qualcosa non andava già da prima, perchè due mesi di inattività non possono distruggere il leader del settore dell'autonoleggio.

Ed infatti Hertz già nel 2019 aveva debiti 10 volte superiori ad i soldi che aveva in cassa. Per fare un confronto, Parmalat prima di fallire aveva debiti 4 volte superiori.

Vi soprenderebbe sapere che aziende insospettabili, tipo McDonalds o Philip Morris, sono in situazioni simili? Certo, è più facile che non si affitti un'auto, piuttosto che nel mondo non si mangi un Big-Mac o si smetta tutti di fumare. Ed è quello su cui queste aziende contano: flussi di cassa abbondanti e continui per sostenere il debito. Ma vi rendete conto ora, della fragilità che gira a Wall Street, anche dietro aziende blasonate e storiche?

Come dico da anni se volete far fallire una buona dose di Corporations non ci vuole molto, basta non consumare i loro prodotti per 3-6 mesi.

Il debito sta mostrando il suo lato apocalittico: chi non ha basi solide non resisterà. Ecco perchè in questi anni ho consigliato aziende come Diasorin e non come Tesla. Non è per fare l'anticonformista, ma per proteggersi!

Ed ecco perchè rinnovo il mio invito personale a rimanere lontani dall'azionario. Stiamo per assistere ad una vera e propria lotta per la sopravvivenza, e molte aziende non ne usciranno in piedi. Se proprio volete già accumulare, almeno fatelo su un fondo/ETF che investe su un paniere enorme di titoli, per proteggervi dalle esplosioni aziendali che si verificheranno. Fare stock picking è davvero complicato ora. Una magagna nascosta in un bilancio e... fregati!

Capisco le perplessità di molti che vedono un S&P500 recuperare in maniera strabiliante, ma lo scollamento dalla realtà è questo che vedete qua sotto...



Tempi duri ci attendono nella realtà, oltre la più fervida previsione. Nella fantasia della finanza odierna, gli indici di borsa forse riusciranno a crescere all'infinito. Non posso più saperlo, perchè non ci sono più formule economiche a descrivere i tempi attuali. Forse non investendo si perderà un'occasione, ma io un tale rischio non me lo prendo.

Attenzione anche a EURUSD, sembra in atto un inizio di inversione. Non credo che i fondamentali possano spostare di molto il predominio del dollaro, ma sicuramente c'è una forza che ora tira in senso opposto.





















24 commenti:

  1. Ciao Ivano ma allora cosa comprare? Se anche l'euro si rafforza anche i t bond diventano più rischiosi per noi europei. L'azionario lo sconsigli, i titoli pubblici italiani idem, quelli degli paesi europei non rendono nulla. Tenere i soldi sul conto è solo un costo. I fondi pensione no. Le obbligazioni di società? Ma se saltano ovviamente anche questi titoli sono carta straccia. Allora che fare? Ciao da Fabrizio

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    1. La tua è la classica domanda da un milione di euro. La unica risposta che ho è la stessa di sempre, perchè per quanto possa rivalutarsi un po' l'euro i treasury saranno sempre l'investimento con il miglior rischio/rendimento.

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  2. Io sto acquistando, un tot al mese, di treasury 50 tenendo liquidità per un 50% circa. Non si può escludere inflazione ma è improbabile. Ovviamente un 1,2 netto di rendimento è pochissimo per un trentennale, ma difficile fare meglio considerando il rischio.
    Tex

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    1. Vedrai quando andremo a tassi negativi...

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    2. Avendo liquidità potresti fare un ingresso importante in unica soluzione verso fine luglio.

      https://charts.equityclock.com/30-year-u-s-treasury-bonds-futures-us-seasonal-chart

      Il grafico storico della stagionalità dei treasuries a 30 anni ci dice infatti che ad agosto hanno sempre fatto bene, guadagnando in media il 2,2% nell'80% dei casi.

      Ciao
      Fabio

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    3. Interessante come statistica. Grazie.
      Tex

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  3. Ci sta quanto dici Ivano, dal poco che ho appreso in un annetto che seguo i mercati. E sicuramente i treasury è quanto di meglio propone il mercato relativamente al rapporto risk/reward.
    Mi viene da pensare che sia un periodo in cui forse sia bene principalmente difendere il patrimonio, piuttosto che puntare a chissà che guadagni.
    Sono d'accordo con te che, almeno nel mondo reale, il prossimo futuro sarà difficile. Basta osservare la follia delle grandi città, dove con facilità si nota quanto sia complesso lavorare, muoversi e semplicemente uscire di casa.

    Personalmente credo che continuerò con la mia strategia, di accumulazione tramite all weather, acquistando ora che la forchetta fra bond e azioni si è assottigliata. D'altra parte, con l'esclusione di un paio di giorni, si è comportato bene durante lo shock di Marzo.
    Non ho proceduto a nessun acquisto fino ad ora poiché avrei dovuto comprare praticamente solo azioni per rendere il portfolio bilanciato e non mi sembrava assolutamente il caso.
    Che, bond a parte, non sia più un periodo da traders che da investitori?

    A tal proposito, per chi se ne intende di analisi tecnica, voglio essere provocatorio: che ne pensate?

    https://twitter.com/PeterLBrandt/status/1266531164019449865

    Si dice reverse head and shoulders, mi sbaglio?

    Ciao
    Paolo

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    1. Fai bene secondo me Paolo, se non vuoi perdere troppo tempo, a proseguire con all weather o simili. Ricorda che una volta a regime, i portafogli di quel tipo vanno bilanciati 1 sola volta l'anno, sempre lo stesso giorno. Le performance passate sono calclate in quella maniera.

      Per quel che riguarda il grafico, non vedo la seconda spalla, e continuo a non capire chi comprerà automobili senza reddito (40 milioni di disoccupati solo in USA ad oggi) ed in una depressione. Ma ormai come scritto non mi sorprendo neanche se TESLA arriva a un milione di dollari ad azione.

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    2. Ciao Paolo, io non ragionerei così. Dal momento in cui si è deciso di seguire un certo tipo di strategia di portafoglio, le considerazioni personali non contano più e non si deve far altro che seguirne pedissequamente le regole. Non ha senso cambiare i pesi degli assets o non investire in azioni perchè "penso che ....".

      Qui le regole sono poche e semplici:
      A) si rimane sempre investiti nelle proporzioni indicate dalla strategia;
      B) si ribilancia il portofoglio a scadenze fisse.

      Se ne deduce che:
      1) la nuova liquidità disponibile va investita subito ribilanciando in modo da rispettare le percentuali iniziali;
      2) eventuali investimenti periodici di nuovi risparmi tipo PAC, vanno fatti ribilanciando a partire dall'asset che ha perso di più.

      Casomai le uniche scelte discrezionali possono riguardare la gestione del portafoglio.
      Personalmente più è grande il patrimonio investito più ribilanciamenti farei nel corso dell'anno (es. ogni tre o sei mesi).
      Inoltre, poichè il portafoglio va visto come un tutt'uno, e non come un insieme di ETF scollegati, terrei un foglio excel sul suo andamento da aggiornare con cadenza mensile. A questo punto un eventuale PAC lo gestirei con la tecnica dell'average cost, per abbassare il prezzo il prezzo medio di carico. Es. di PAC di 500 € al mese: se questi sono necessari per ribilanciare li investo negli ETF che hanno perso, a partire da quello che ha perso di più, se non sono necessari per ribilanciare controllo cosa ha fatto il portafoglio rispetto al mese precedente; se ha guadagnato ne investo solo 250 e gli ulteriori 250 li tengo per il prossimo mese. A questo punto se il prossimo mese il portafoglio ha perso rispetto al mese precedente (e non devo ribilanciare) ne investo 750 (i 500 di questo mese + i 250 del mese scorso), sempre mantenendo le proporzioni indicate della strategia.

      Spero di poterti essere stato utile.
      Fabio

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    3. Ciao Fabio, quindi secondo te è giusto bilanciare anche più spesso di una volta all'anno? Ovviamente in aumento?
      e' un po' questo il io dubbio rispetto invece ad un approccio di ribilanciamento annuale
      Ho un foglio xls esattamente come dici tu, so esattamente quante quote devo comprare e di quale asset.
      Ciao e grazie ancora
      Paolo

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    4. Ciao Paolo, direi che più il capitale investito è alto e più ribilanciamenti è meglio fare; per capitali a sei cifre non meno di due all'anno.

      Anche con capitali più bassi, qualora il mercato dimostri un'elevata volatilità, meglio ribilanciare un paio di volte (ogni sei mesi).

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  4. Ciao ragazzi,
    oggi oltre a Tesla consiglio Zoom, ha un market cap maggiore di tutte le 7 più grandi compagnie aeree messe insieme e ha un p/e di appena 2300.
    Viaggia già sui 200 dollari niente male come bolla per una compagnia che fa 10 centesimi di profitto ad azione.

    A parte gli scherzi.

    Siamo seduti su una montagna di trilioni di debiti, di derivati, junk bond e spazzature simili.

    Preghiamo che non ricomincia un'altro focolaio di epidemia perchè qui con un altro lockdown è davvero la fine, bomba atomica nucleare.

    § praya §

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  5. Non comprendo minimamente questa repentina salita dei rendimenti dei Treasury. Mi piacerebbe avere una vostra visione. Vedere,poi, SP a 3100 è incredibile davvero con la realtà di 40 milioni di disoccupati in Usa. Mettiamoci poi il dollaro e tutto è incomprensibile. A me almeno.
    Tex.

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  6. Dal recupero repentino dell'Euro verso Dollaro Usa e Franco Svizzero, immagino un rientro di capitali verso l'Eurozona in vista di una ripresa economica collegata ai 750 mld di investimenti UE.
    Saluti a tutti.
    Moris

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    1. Si davvero è da ridere se pensano che l'europa si riprenderà da questo casino coi recovery fund o il MES. La germania da sola si è già stampata gli stessi soldi messi in campo tra aiuti vari e BCE totali... 1300 miliardi sono bruscolini.

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  7. Intanto i dati oggettivi dicono che chi ha investito in azionario ha fatto gain su gain. In finanza l'importante è guadagnare ed io non monto sul cavallo che vince da circa 4 anni. Magra consolazione avere un gain del 20% sui Treasury che era oltre il 30 poche settimane fa. Poche storie.. dovevo investire in azionario. E poco importa se crollerà. Intanto ha guadagnato l'impossibile.
    Tex

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    1. Ma se crolla cosa hai guadagnato? Sono d'accordo che chi vince ha ragione. Io non prevedo il futuro, ho solo studiato economia e fino a poco tempo fa Wall Street stava nello stato di New York e non in Nevada. Per abbandonare la sindrome del treno perso puoi investire in un portafoglio con vari asset come fa Paolo. Inoltre a me personalmente di aver fatto il 20% risk free in questo momento interessa di più che aver fatto il 30% (che hanno fatto in pochi visti i volumi sul minimo dell'S&P500) alla SNAI. Devo anche dormire la notte.

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    2. Da quando si è iniziato a preferire i titoli di stato americani rispetto ad un investimento in titoli azionari, periodo che possiamo far risalire all'inizio del 2018, i dati oggettivi sono questi:

      https://www.tradingview.com/x/8HOJebQ2/

      La linea blu rispecchia i rendimenti ottenibili attraverso l'investimento in un ETF che replica la performance delle borse mondiali, la linea arancione quella di un ETF che replica i treasuries americani a lunga scadenza. I due ETF sono entrambi quotati sulla borsa di Milano. Non direi proprio una magra consolazione.

      Evitando di limitare l'analisi al breve periodo, possiamo invece chiederci cosa succederà nei prossimi anni? Non abbiamo modo di saperlo con sicurezza, l'unica cosa che possiamo fare è analizzare il passato e cercare di trarre spunti per il futuro.

      Innanzitutto dovrebbe essere chiaro che le borse sono del tutto scollegate dall'economia reale perchè vengono sostenute dalle misure di salvataggio delle banche centrali.

      Esiste una legge fondamentale in economia, secondo cui l'aumento della moneta circolante provoca un'inflazione dei prezzi. Il punto è che il denaro creato dal nulla dalle banche centrali non circola nell'economia reale, mentre circola molto bene nell'ambiente finanziario. Diversi studi hanno dimostrato che l'aumento della massa monetaria M2 (denaro circolante più depositi bancari e postali) ha portato ad un aumento ininterrotto delle quotazioni del mercato azionario con un ritardo di circa 8 mesi. Stando così le cose per esempio i 4.000 miliardi appena stampati dalla FED non avrebbero ancora prodotto il loro effetto inflattivo sui prezzi di borsa, cosa che dovrebbe palesarsi fra circa 8 mesi. E se la FED stamperà altro denaro in aggiunta a quella già straordinaria i prezzi potrebbero ancora impennarsi fra 8 mesi.

      Tuttavia la storia ci insegna che, prima o poi, l'economia reale inizierà a far sentire il suo peso nelle borse.

      Il punto cruciale è quando ciò avverrà e con quali meccanismi? Il meccanismo principale che inizierà ad incidere sulle borse è sempre stato la crisi del credito, che innescherà un'ondata di fallimenti nelle aziende. L'agenzia di rating Standard and Poors stima in un 10% il numero di aziende quotate in borsa che andrà in default entro la fine del 2020. Personalmente sono molto più pessimista. Questo fattore inciderà negativamente sulle borse.

      Quello che a noi interessa è in che misura e con quali tempi?

      Dal 1929 ad oggi le crisi economiche con un tasso di default delle aziende superiore al 10% sono state quattro: 1929, 1989, 1999 e 2008. Dall'inizio dei default al picco passano in media 2 anni. Il declino medio del mercato per le quattro date durante i due anni di default è stato del 53%, con un massimo dell'86% nella crisi degli anni '30.

      Cosa possiamo dedurre da questi dati?

      Innanzitutto che la crisi attuale ha avuto un importante impatto nell'economia reale, proprio come nel 1929. Allora il tasso di default tra il 1930 e il 1932 fu del 15%, e quel periodo viene ricordato come "la grande depressione". Non è da escludere che il 2020 possa preludere ad un'autentica depressione economica in stile 1929, piuttosto che ad una semplice crisi recessiva, anche se non è detto che arriveremo a quei ribassi estremi.

      Prima però si potrebbe avere, verso fine anno inizio 2021, un ulteriore aumento delle quotazioni azionarie dovuto alla nuova liquidità immessa dalle banche centrali.

      Non ci resta che monitorare il quadro approssimativo delineato ed aggiornarlo con ulteriori analisi più puntuali sulla base di eventuali futuri sviluppi che avverranno nei singoli mesi o trimestri.

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    3. Io credo che ormai nella depressione ci siamo fino al collo. Come si muova il mercato azionario vista la quantità di droga assunta non saprei arrivato a questo punto. Certo che questi giorni vedo molta euforia e discorsi di ripresa a V. E l'euforia che cresce su un rialzo senza fondamentali è solitamente foriera di gravi accadimenti.

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  8. Ovviamente non basta comprare, ma bisogna anche saper vendere e trattenere i guadagni. In questo momento vedo io Treasury 45 che dai massimi di 135 è passato a 117 con dollaro pure in forte debolimento. Tutto ciò è una grave perdita di opportunità dal mio punto di vista.
    Quanto sopra è esclusivamente un mea culpa e non una critica nei tuo confronti, Ivano.
    Tex

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    1. Io apprezzo molto le critiche se costruttive, e continuo a ripetere che non sono infallibile come nessun altro. Infatti questa domenica farò mea culpa ;-).

      Quello che dici tu è corretto nel trading, ma da quando parliamo di treasury la strategia che io ho proposto era di incassare cedole e stare fermi per molto, più investing dunque. Certamente, più si è in grado di comprare e vendere su minimi e massimi, più i rendimenti aumentano. Ma aumenta anche il lavoro ed io non solo uno ce l'ho già, ma non voglio sposarmi un grafico :-) Insomma le opportunità non vengono da sole, hanno bisogno di fatica e tempo, che io ho scelto di non investire per questa operazione.

      Tranquillo che l'euro non va da nessuna parte, io sto creando al contrario un conto in dollari approfittando dello sconto.

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  9. La disoccupazione USA è scesa a maggio... Avranno assunto tutti come assistenti civici? Davvero ormai stanno taroccando anche i dati ufficiali.

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  10. https://www.tradingview.com/x/9OKYij1G/

    Intanto nel momento in cui viene decretato l'inizio della recessione negli Stati Uniti, la fallita Hertz fa il 115,18% in un giorno. Questa è fantafinanza!

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    1. Manipolazione ai più alti livelli. Ma chi compra una azienda che ha portato i libri in tribunale? Non dovrebbe neanche più essere quotata!

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