mercoledì 1 aprile 2020

Che fine hanno fatto i PIR?

Photo credit. Ora, ricordate i PIR? Ve li riassumerò brevemente. Prima forse, siete interessati a leggere cosa scrissi anni fa, qui e qui, in tempi non sospetti. Leggete anche i commenti, sono molto indicativi.

I PIR, i Piani Individuali di Risparmio, erano una nuova forma di investimento pensata per incentivare il risparmio nel medio e lungo periodo e dare sostegno all’economia reale, avviati a inizio 2017.

I risparmi sono investiti attraverso vari strumenti finanziari, ma soprattutto azioni, visto che possono si contenere anche obbligazioni, Etf, depositi e conti correnti, ma la composizione dei portafogli ha un vincolo ben preciso. La maggior parte delle risorse vanno investite in strumenti finanziari emessi da imprese stabilite in Italia, e, in particolare, piccole e medie imprese.

È prevista una durata minima di 5 anni, per dare alle imprese la possibilità di fare affidamento sulle risorse ricevute per un orizzonte temporale medio-lungo. Per incentivare i risparmiatori ad usare questi strumenti, i redditi da capitale e i rendimenti da essi generati saranno esentati da imposte qualora l’investimento venga mantenuto per più di 5 anni.

Ed eccoci ad oggi. La carota dello sconto fiscale ha funzionato, ed adesso i soliti noti rischiano di perdere quasi tutto:


Se pensate che perderanno per colpa di una situazione eccezionale allora non avete ancora capito bene che sta succedendo. Era già tutto scritto, perchè una situazione anomala in una economia sana e ben strutturata non distrugge i corsi azionari in questa maniera. Questa è una guerra che arriva in un momento di carestia. La carestia c'è dal 2008, ed è stata causata dalla creazione della UE congiuntamente all'adozione dell'euro nel 2000, e dall'entrata in questo mitico club di speculatori ancora prima. Io spero che sia chiaro a tutti finalmente. Peccato che il 99% delle persone dovranno capirlo o attraverso la morte, o attraverso la povertà.

Adesso toccherà ai fondi pensione? Lo so, lo so. Sono diversi, sono un'altra cosa, sono tutelati, c'è lo sconto fiscale, il datore di lavoro raddoppia. Vuoi mettere, invece di farsi dare il cash tassato!

Abbiamo discusso a fondo pro e contro, grazie anche al nostro amico Mimmo, ed abbiamo un'ottima panoramica sull'argomento.

Però io non posso non notare che un fondo ETF in treasury (dovete fidarvi ma chi investe dal giugno-ottobre 2018 avrà rendimenti simili,) sta dando intorno al 25%.

E forse penserò male, ma mi sembrava di averlo detto che un fondo privato, investendo nei prodotti finanziari che erano disponibili, sarebbe fallito o andato incontro a perdite devastanti.

Intanto coi PIR, avevo avvisato. Ed avevo ragione.

Posso io cambiare idea, quando guardo i rendimenti del mio fondo pensione UBS, dove ho dovuto per legge lasciare i miei soldi?


Quante soddisfazioni!

Ma lo sapevo che erano soldi buttati nel cesso, quindi neanche ci sono rimasto male. Credo ancora che l'unica cosa che avrei ottenuto con lo sconto fiscale e la quota aziendale, sarebbe stato di perdere anche i soldi del mio datore di lavoro.

Mi fermo qui. Non cambia nulla nel mondo finanziario e sicuramente avete visto il vergognoso teatrino degli ultimi giorni tra paesi in crisi profonda come Italia e Spagna e questi inutili vigliacchi europei che mentre la gente muore "pensano" a cosa fare. Chi segue questo blog non è sicuramente stupito: sapevamo tutto, il problema è che eravamo troppo pochi a saperlo. Ora senza sovranità monetaria non possiamo stampare quello che serve, e siamo nella merda fino al collo.

È il momento di pensare a salvare la pelle, sempre che le informazioni che arrivano siano vere. Oltre al virus, abbiamo 30.000 militari americani in Est Europa che si allenano a difenderci e dei bombardieri termonucleari parcheggiati nelle Azzorre.

Nel mondo della menzogna, si passa il tempo a cercare la cosa più simile alla verità.


4 commenti:

  1. Personalmente, ho utilizzato il mio fondo pensione - non avendo alternative ad esso - alla stregua di un bancomat: considerando che ero OBBLIGATO a metterci tutto il TFR ed una parte dello stipendio, ho calcolato la percentuale messa dal mio datore di lavoro (nella mia azienda pari alla somma di TFR e parte dello stipendio), ho scelto il comparto obbligazionario (che ha reso un 30-40% nel periodo 2006-2014), dopo circa 8 anni ho preso l'anticipo (tassato meno dello stipendio) e l'ho messo come base per prendere casa (senza intaccare i miei risparmi). Se il mercato azionario dovesse crollare di un altro 30% valuterò se smobilizzare ancora e comprare dei titoli sottovalutati, fermo restando che il comparto di mia scelta è investito sempre sull'obbligazionario governativo.
    Credo che il fondo pensione vada usato così, anziché confidare in una rendita futura (che tra l'altro dipende dai coefficienti relativi alle aspettative di vita, molto aleatori).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che il 99% delle persone lo foraggia aspettando la pensione, perchè così gli insegnano che devono usarlo. Non solo, ma ai più giovani vendono un fondo che abbia almeno il 50% di azionario "altrimenti ti rende pochissimo, non abbastanza"

      Elimina
  2. https://stream24.ilsole24ore.com/podcast/italia/misiani-mef-radio-24-coronavirus-ci-sono-1400-miliardi-fermi-conti-correnti-bisogna-farli-investire/ADVCzvH

    Intanto ecco come governo e sistema bancario, a pandemia finita, si preparano ad adottare misure ancor più drastiche per costringere i cittadini italiani ad investire i soldi fermi sui conti correnti in strumenti sempre più costosi e rischiosi.

    Uomo avvisato ........

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In un futuro probabile ma non certo, bisognerà per forza investire i propri soldi da qualche parte. Già in realtà è così, ma ho paura che diventerà "legge". Quindi sapere un po' di economia sarà fondamentale per non rovinarsi.

      Elimina

ATTENZIONE: Postando un commento accetti la privacy policy di questo sito, redatta in adempimento dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dell’art.13 del Regolamento UE n. 2016/679. La privacy policy è visibile da tutte le pagine del blog mediante link nel menù principale in alto a destra.