mercoledì 11 dicembre 2019

Expat Insider

Photo credit. È uscita la versione del 2019 dell'Expat Insider di Internations.

Per chi non lo sapesse, l'Expat Insider è 

"Expat Insider, one of the world’s largest and most comprehensive surveys on life abroad, has set yet another record: 20,259 participants from around the globe shared their experiences in 2019. Together, they represent 182 nationalities and are scattered across 187 countries or territories. Although a few destinations attract a majority of expats — three in ten live in Germany, the USA, Switzerland, the UK, or the UAE — the Expat Insider 2019 survey also includes responses from more unusual expat destinations such as Aruba, Turkmenistan, or Vanuatu."

Internations invece:

  • Founded in 2007 by Malte Zeeck, Philipp von Plato, Christian Leifeld
  • The largest global expat network
  • 3.8 million members
  • Present with communities in 420 cities worldwide
  • A community of trust: membership by approval

Nessuna novità di rilievo per noi: l'Italia si conferma uno dei posti peggiori al mondo per un expat. Dietro di lei solo il Kuwait.

Milano e Roma sono le peggiori città, solo Kuwait City fa peggio.

Ora, il survey va interpretato. Dubito fortemente che la Nigeria o Lagos siano in generale peggio dell'Italia o di Milano ad esempio.

Per capire il report bisogna capire cosa è un expat. Wikipedia ci dice che:

An expatriate (often shortened to expat) is a person residing in a country other than their native country. In common usage, the term often refers to professionals, skilled workers, or artists taking positions outside their home country, either independently or sent abroad by their employers, which can be companies, universities, governments, or non-governmental organisations. However, the term 'expatriate' is also used for retirees and others who have chosen to live outside their native country.

L'expat insomma è un professionista (oppure un pensionato con una notevole rendita) che vive in un paese che non è il suo. Gente che ci sa fare nel suo mestiere, preparata, che ha studiato, che normalmente non cerca il lavoro, perchè è spesso chiamata da vari headhunter per coprire posizioni lavorative di un certo livello. Se volete, potete anche considerarla una stortura dei nostri tempi, un puro esempio di fenomeno globalista e liberista di società fluida.

Mi dispiace ma la spiegazione di expat su Wikipedia in Italiano non c'è. Questo è un altro indizio per farvi capire quanto il nostro paese sia pronto ad attrarre professionisti da fuori. 

Manco sanno cosa sia un expat. Ma sappiamo benissimo cosa è un immigrato irregolare (ne siamo pieni ed i nostri governanti si sperticano per farne entrare il più possibile).

Il punto dunque, è che Lagos per un expat è meglio di Milano perchè, con la quantità di denaro che ti danno per andare lì, quantomeno puoi vivere in una bolla e fare una vita di un certo tipo.

Invece quando vieni in Italia il trattamento che ricevi è... italiano, e quindi fai una vita abbastanza sacrificata, perchè coi soldi che ti offrono non ci vivi bene, sicuramente sotto le aspettative per tutta la fatica fatta per raggiungere una certa professionalità.

Infatti l'Italia precipita in classifica perchè:
  • Italy is the worst country for working abroad: 58% rate the economy negatively.
  • Two-thirds find it hard to live there without Italian language skills.
  • Average costs but low incomes. Average costs — Italy ranks 33rd — don’t automatically make for good finances (62nd).
  • Parents struggling to find childcare
  • About half the respondents are unhappy with the political stability in Italy.
  • 23% are unhappier after moving abroad (vs. 16% globally).


Insomma i problemi che hanno tutti gli italiani. Gli stranieri sono contenti solo per il clima e il tempo. Ma tranquilli, sta cambiando anche quello, ed i provvedimenti che stiamo prendendo a riguardo si vedono dalla quantità di strade e viadotti distrutti.

Quando vai all'estero, o trovi una compagnia che ti paga bene perchè sei un professionista, oppure ti ci manda una compagnia pagandoti profumatamente perchè sei un professionista. In Italia invece, ti pagano una miseria nella speranza che tu ti trovi bene perchè c'è il sole, il mare e si mangia bene.

Ed infatti sono tutti abbastanza scontenti ed appena possono se ne vanno. Ed i datori di lavoro italiani non se ne capacitano: come può uno straniero rifiutare il Bel Paese? 

Semplice, come la mia compagna, che mi disse che l'Italia è "bella e impossibile". Che è la traduzione di "hard to live". E lei parla italiano benissimo!

Quindi quando sentite un politico che dice che dobbiamo attrarre professionalità da fuori, mandatelo a cagare, insieme a tutte le associazioni di categoria delle imprese. Nessuno verrà mai in Italia a lavorare con stipendi da fame e tasse da urlo dopo aver investito anni di studio e lavoro su se stesso.

Quello è un privilegio per gli Italiani che, si sa, hanno il martirio nel sangue. Avessero la rivoluzione come i francesi, forse in classifica saremmo moooooooooooooooolto più su.

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