domenica 13 gennaio 2019

Aggiornamento FTSE MIB al 11 gennaio 2019 -------------------------- CARIGE

Eccoci qua, a parlare di un'altra banca sull'orlo del fallimento. 

Inutile aggiungere altre chiacchiere da bar come quelle che avrete sentito in questi giorni in giro sulla TV o sul web.

Molto utile invece, parlare del vero problema del sistema bancario, e della (perduta) sovranità monetaria di quel che resta dello stato italiano, per inquadrare il problema.



Il disastrato panorama bancario italiano tale è diventato grazie a LeuropaAbbiamo assistito infatti alla continua richiesta da parte della BCE di creare "grandi banche", perchè le "banchette" a quanto pare sono troppo rischiose, quando empiricamente si verifica proprio il contrario.

Tutte le leggine Leuropee che mortificano le banche locali e del territorio (o gli permettono di "ciurlare nel manico" come vogliono) a favore dei grandi gruppi, hanno privato il tessuto imprenditoriale italiano della sua linfa principale. Noi infatti non siamo un paese come gli USA, dove il motto liberista si avvale degli investitori o degli azionisti per fare impresa, ma un paese socialista, dove le banche fanno (facevano) le banche finanziando il territorio. E ciò è stata la nostra forza, insieme alla micro-impresa.

Fatta questa dovuta premessa, che è il cuore del problema del sistema del credito italiano, andiamo a vedere l'origine del problema, la mancanza di sovranità monetaria. Non è infatti importante a livello macroeconomico PERCHÈ Carige è fallita. Se c'è stata una gestione "allegra" della banca, non possiamo che constatare che gli enti di controllo che abbiamo sono totalmente inutili, visto che non si accorgono mai di nulla. Se riteniamo che i colpevoli vadano puniti, abbiamo un punto di vista etico giusto ma economicamente irrilevante.

Ciò che conta è: è giusto che lo stato aiuti Carige coi "soldi pubblici", come fece il PD con Monte dei Paschi?

Certo che lo è, perdindirindina!

E allora perchè tutti la menano con questa storia dei soldi pubblici sprecati?

Perchè come al solito non capiscono un cazzo di macroeconomia! Sempre lì andiamo a parare.

Lo stato infatti non può far incancrenire il proprio sistema linfatico (la moneta è il "sangue" dell'economia) per motivi etici, deve salvarlo, E POI FARE IL CULO AI RESPONSABILI OVVIAMENTE, ma se c'è una cosa che il PD fece di decente fu salvare le banche con i miliardi necessari. Quello che fece male fu far finire le faccende a tarallucci e vino, con quella ridicola commissione d'inchiesta parlamentare.

Quale è il problema macroeconomico oggi?

Che quando eravamo uno stato sovrano, facevamo i salvataggi a debito e chissenefrega.

Ora che siamo in Leuropa, con il pareggio di bilancio in costituzione, quei soldi dobbiamo cacciarli fuori da qualche parte.

E il vero problema etico?

Che se trovi miliardi da un giorno all'altro per una banca, è impossibile che tu non possa farlo per la scuola, la sanità, le strade, etc.

È lì che entra in gioco Leuropa, dicendoti la banca si salva e gli ospedali si razionalizzano. O meglio che con le risorse degli ospedali salvi la banca!

Capito ora dove sta il vero problema?

In un mondo Keynesiano si salva la banca, si puniscono i responsabili, e poi si finanziano le strutture della Res Publica, TUTTO A DEBITO, per dare lavoro alla massa infinita di disoccupati che abbiamo.

Invece noi salviamo la banca tagliando la spesa pubblica, premiamo i responsabili, e come effetto collaterale aumentiamo i disoccupati. Geniale! W Leuropa!

Ultimo appunto: ma nessuno si domanda perchè l'inflessibile UE ci permette questi che sono di fatto aiuti di Stato?

Secondo me perchè quando sarà il momento di nazionalizzare le banche tedesche con aiuti di stato, DB in primis, allora si dirà che anche gli altri lo hanno fatto.

Ma non solo. Tria recentemente ha parlato con Weidmann di rafforzare e rivedere il meccanismo del MES...

Vuoi vedere che noi salveremo le banche tagliandoci la spesa pubblica, mentre i tedeschi lo faranno attingendo dal MES, ma senza Troika?

Se non ci tenessi così tanto, mi ci giocherei i coglioni...


Torniamo a noi.

Rimbalzano i mercati ed il petrolio. Per quanto? Chiedete a Paolo detto "er vorpe", tenendo conto che ancora siamo nel segno del Capricorno. Io ho perso la sfera di cristallo e non posso aiutarvi.

Ma fino a prova contraria questo non è un cambio di trend, quindi altri ribassi si profilano all'orizzonte.

Il DAX sarà quello che soffrirà più di tutti. I nodi stanno venendo al pettine.

Il MIB, dopo l'ultimo dato sul PIL, nonostante la discesa dai massimi, appare ancora sopravvalutato.



Siccome non c'è molto altro da dire riguardo ai mercati, vi parlo un po' della teoria, ma che dico, della filosofia dietro l'analisi tecnica. Osservate la figura sotto:



I più bravi ci avranno visto un triangolo di accumulazione. Ma di cosa?

Delle mie... performance a scacchi!


Ma che c'entrano gli scacchi con la borsa?

Le leggi della Natura sono sempre le stesse, ecco perchè spesso la borsa segue i postulati della fisica o della matematica. I frattali ne sono un classico esempio.

Che significato ha un triangolo quindi?

Rappresenta un trend ben definito (primo mark-up) che si arresta su una resistenza, nel mio caso circo 1500 punti ELO. Evidentemente, per superare quello scoglio ho bisogno di "insistere". Se lo faccio per bene, cioè gioco con regolarità per anni, vedrò delle cadute di punteggio che però mai raggiungono il punto di inizio, anzi, esse si accorciano andando avanti.

In borsa i compratori spingono i prezzi, ma devono "insistere" per farli andare oltre un certo punto. Ma una volta fatto, non ci sono più freni, ed i prezzi volano in fretta fino all'obiettivo successivo.

Personalmente ritengo il triangolo la figura di accumulazione più potente che esista, e che se ben individuata raramente sbaglia.

Ecco perchè ho consigliato un libro sull'analisi tecnica che per molti è "datato". L'universo non ha cambiato le sue leggi in miliardi di anni, figuriamoci se la borsa le cambia in meno di un secolo...


4 commenti:

  1. Ciao, sono Max (anonimo perché scrivo da un terminale improvvisato),

    interessante l'uso dell'analisi tecnica su eventi diversi.
    Lo faccio anch'io su contabilità familiare e (lo so, sembra ridicolo) su un videogioco :).
    Mi porta a riflettere sull' influenza psicologica delle probabilità sulle nostre azioni.

    Tornando alla tua passione per gli scacchi, ecco perchè tra i lettori attivi del blog abbiamo un campione .... :)

    Grazie per il post,
    Max

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  2. Buonasera a tutti
    volevo provare a fare questa considerazione terra terra.
    Le previsioni di Ivano, in tempi non sospetti, si sono rilevate alla fine corrette, con indici mondiali ed economia in difficoltà, e la cosa dovrebbe ancora peggiorare. La cosa che non mi convince è che adesso ne stanno a iniziare a parlare propio tutti:giornali e telegiornali in primis, crisi recessione , invasione di cavallette ecc...
    Cosa ne pensate? di solito non succede l'incontrario di quello che vogliono farci credere?
    Io non sono ottimista a lungo termine , pero'non mi sorprenderei ci fosse una
    "finta" rialzista prima di un eventuale crollo più pesante...
    Che ne pensate?
    Saluti
    Amos

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  3. LA COERENZA
    gira e rigira ci siamo arrivati....con gli amici le norme si interpretano con gli altri si applicano

    https://www.corriere.it/opinioni/19_marzo_11/coerenza-berlino-banche-tedesche-parole-non-fatti-7fb770ec-4428-11e9-bcde-19097826363a_print.html
    La coerenza di Berlino sulle banche tedesche: a parole, non nei fatti
    Federico Fubini
    La coerenza di Berlino sulle banche tedesche: a parole, non nei fatti

    "Per qualche giorno l’Italia è rimasta ingolfata in una discussione sul presunto «ricatto». Prima Giovanni Tria, il ministro dell’Economia, ha dichiarato che il suo predecessore del 2014 dovette accettare le regole del bail-in sulle banche perché appunto «ricattato» dal suo pari grado tedesco Wolfgang Schäuble. Poi ha cercato di correggere. Quasi tutti hanno voluto dire la loro, spesso in modo confuso, su quella decisione che introdusse l’obbligo di coinvolgere azionisti, creditori e potenzialmente depositanti delle banche nelle perdite quando scatta un salvataggio pubblico. Ma mentre in Italia si parla, in Germania si fa. Il ministro delle Finanze Olaf Scholz il mese scorso ha passato una giornata a consultare banchieri d’affari. Voleva capire come far funzionare una fusione fra le prime due banche del suo Paese, Commerzbank e Deutsche Bank. Hanno entrambe bisogno di aiuto. Alle loro spalle c’è l’economia più forte d’Europa, eppure Deutsche ha perso il 75% in Borsa dal 2015 e Commerz ha dimezzato il valore dall’inizio del 2018.

    Ormai la spinta di Berlino verso la creazione di un campione nazionale tedesco sembra difficile da fermare, per un motivo preciso: dopo i salvataggi (senza bail-in) del 2008, il governo è il primo azionista di Commerzbank con il 15%. Se la fusione si facesse, diventerebbe socio anche della «nuova» Deutsche e completerebbe così la nazionalizzazione dell’intero sistema del credito in Germania. Dopo molte lezioni accigliate all’Italia che cerca di aggirare il bail-in (non sempre con successo), ora di fatto Berlino svuota le norme europee quando si devono applicare alla Germania. Era già successo in gennaio con la ricapitalizzazione pubblica di Norddeutsche Landesbank. Per dire che nella vita servirebbe coerenza fra parole e azioni, gli inglesi dicono: metti i tuoi soldi dov’è la tua bocca. In tedesco, è intraducibile".
    Federico Fubini

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    1. Per chi segue borsole nessuna novità. Mi fa piacere esserci arrivato prima di grandi esperti come Fubini. Era ovvio che l'unico modo per salvare DB era nazionalizzarla. E noi invece "+ Europa!"

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