giovedì 19 maggio 2016

Disperazione da mancato voto

I tentativi del governo di prolungare le giornate nelle quali andare a votare hanno del patetico. Credono infatti costoro, che la gente non vada a votare perché ha troppo poco tempo (solo domenica) e quindi una giornata in più cambierebbe le cose?

Una percentuale di votanti che non va alle urne è fisiologica, anche se queste restano aperte una settimana. Il problema è che sempre più gente ha capito che votare, semplicemente, non serve a nulla, come ampiamente discusso su questo blog ormai da tempo (qui e qui ad esempio).

Questi politici sono terrorizzati dall'unica cosa che li spazzerebbe via davvero: la perdita definitiva della fiducia nel sistema da parte del cittadino medio. Il voto infatti, nasce più o meno con la caduta delle monarchie e l'avvento delle repubbliche, in primis quella francese.

E chi secondo voi ha creato il suffragio universale, il popolo?

No amici miei, lo ha creato quella stessa aristocrazia sopravvissuta alla ghigliottina, che aveva capito che quando le masse sfuggono al controllo diventano molto pericolose.

Ed infatti, dopo un primo momento in cui le cose sono migliorate, perché le democrazie hanno fatto propri alcuni concetti e soprattutto aperto le porte della conoscenza alle classi più basse attraverso una buona scuola pubblica, abbiamo assistito ad un generale impoverimento culturale per ristabilire gli assetti monarchici di un tempo.

La cultura all'inizio era anche utile per creare più ricchezza per gli stessi aristocratici di cui sopra. Più gente istruita poteva infatti produrre di più facendo lavori più specializzati e che richiedevano qualifiche particolari. Ma ora, finita la prima fase che ha creato l'uomo moderno, c'è bisogno di fare un passo indietro per farlo passare del tutto da homo sapiens a "homo consumus". Un essere istruito abbastanza per lavorare, produrre e consumare, ma non troppo per capire l'assurdità del mondo che gli stanno costruendo intorno.

Una delle poche cose che potrebbe mettere in crisi il percorso verso il quale l'umanità si è avviata è proprio questa, la perdita della fiducia nel sistema democratico moderno e nel suffragio universale, che è diventata la scusa per ogni nefandezza che la politica perpetra nei confronti dei popoli.

Già Platone giustamente vedeva la democrazia come la peggior forma di governo dopo la dittatura:

Che può esserci infatti di peggio che mettere il tuo futuro nella mani di una massa di persone ignoranti che vogliono solo calcio, vestiti firmati, telefonini e mignotte in TV?

Che ti guardano e ti rispondono orgogliosi della propria ignoranza con un:"Oddio scusa, ma non ti seguo perché io di queste cose (economia e/o finanza n.d.r.) non ci capisco proprio nulla!" Bravo/a - continua così!

Che seguono imperterriti a dirti che è meglio la destra o la sinistra, senza osservare che a conti fatti, entrambi perseguono gli stessi obiettivi?

Che quando gli fai osservare certi fatti, ti rispondono che sei un "complottista" e ti scherniscono (facendo un favore alla CIA, che per prima invento il termine proprio per ridicolizzare chi faceva troppe domande sull'assassinio di Kennedy), solo perché tu al contrario di loro cerchi di usare il cervello e ragionare, senza dare nulla per scontato?

L'essere umano medio non è migliorato, ha solo capito che questi politici dicono cose che mai si realizzano, e cominciano a disinnamorarsi di essi.

Stanno mangiando la foglia.

Che faranno le masse, si chiede il potere, se un giorno scoprissero che il sistema attuale è un'enorme cazzata, una Matrix per farli vivere tranquilli (e sfruttarli ben bene), ed i politici non sono in grado di migliorare le cose in alcun modo?

Da lì partono tutti i vari tentativi per "riavvicinare i cittadini alla politica", di cui questo del riaprire i seggi il lunedì è solo uno (che alla faccia del risparmio, costerebbe pure 120 milioni di euro).

E' una caduta rovinosa quella della nostra società. Una caduta che probabilmente si realizzerà proprio perché, nel tentativo di voler lasciare le persone ignoranti dandogli solo "panem et circenses", ci si accorgerà troppo tardi che la crisi togliendoglieli li farà finalmente svegliare.

A meno che non riescano a correre ai ripari con misure tipo il reddito di cittadinanza, una elemosina per far si che la gente non si ribelli. Animi calmati ed appagati da quei pochi spicci che le élite di questo mondo elargiranno con fare magnanimo.

Vedremo.

5 commenti:

  1. Un post da incorniciare. Condivido tutto al 100%. Anche perchè qualcuno diceva che se votare fosse servito a qualcosa lo avrebbero impedito. Giusto per aggiungere qualcosa a quello che hai scritto, la tanto mitizzata bellissima Costituzione di questa repubblica delle banane impedisce i referendum su materie fiscali e tasse che sono proprio i referendum (o referenda) più importanti che darebbero peso veramente alla massa votante. Ovviamente alla gente non gliene frega una mazza: meglio il calcio, facebook, e altre cacchiate..

    Michele

    RispondiElimina
  2. Come mai solo un commento a questo spettacolo di articolo?
    Te lo dico sempre Ivano che devi scrivere direttamente ai parlamentari! E pure ai senatori!!
    Le persone con le quali parlo di queste cose mi guardano come se arrivassi da un altro mondo...
    Ce n'é ancora di strada da fare..............................................

    RispondiElimina
    Risposte
    1. a) il blog lo conoscono in pochi, b) tanta gente si sente molto meglio dentro Matrix (finché la scure non arriva anche da loro...) e quindi preferiscono credere che vada tutto alla grande e la loro opinione conti qualcosa.

      I parlamentari già le sanno queste cose, a che serve dirgliele? :-)

      Ciao

      Elimina
  3. Ci sono post che hanno ottenuto un bel po' di commenti, quindi il sito è conosciuto. Secondo me invece i tuoi discorsi sono troppo avanti per la maggior parte delle persone. Ce n'è ancora di strada da fare .................

    RispondiElimina

ATTENZIONE: Postando un commento accetti la privacy policy di questo sito, redatta in adempimento dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dell’art.13 del Regolamento UE n. 2016/679. La privacy policy è visibile da tutte le pagine del blog mediante link nel menù principale in alto a destra.