mercoledì 4 novembre 2015

Di tutto un po'

Quante volte abbiamo ascoltato il vecchio detto riportato nel titolo, oppure altri tipo: “la verità sta nel mezzo” o “le colpe sono sempre da entrambe le parti”?

Sono tra le più grandi boiate che abbia mai potuto inventare questa società, ed infatti sono alla base del nostro sistema democratico, dove tutti contano uguale e possono esprimersi su quello che vogliono, anche se non ci capiscono un cazzo.

Per chiarirci, nel mezzo ci sono quelli “medi”, cioè i mediocri, visto che la radice della parola viene appunto da lì, non quelli bravi.

Su due persone, se uno fa una cazzata, la colpa è sua. Solo se la fanno entrambi, allora la colpa è di entrambi.

Nella vita, ho imparato ad esprimermi solo sulle cose che conosco, in particolare su tre di esse: cibo, economia e finanza (gli ultimi due con delle ovvie limitazioni, vista la complessità e ampiezza del soggetto). Su altri temi, ammetto senza problemi, so poco, l’utile per vivere, anche se mi impegno sempre per saperne di più, visto che la conoscenza è l'unica arma che abbiamo per provare a vivere liberi in questa società.

Ma questo è il paese dove tutti sanno tutto, senza studiare ovviamente, perché si sono fatti da soli, “sulla strada”, dimenticandosi che tra le vie, le professioni che meglio si imparano sono quelle legate alla piccola criminalità ed alla prostituzione. Tutto il resto invece, si impara a scuola.

E allora posso dire due parole su questa storia della carne, visto che una laurea in tecnologie alimentari io ce l’ho, ed ho anche fatto un esame di nutrizione, al contrario della stragrande maggioranza di quelli che sento parlare in televisione e per radio, e soprattutto del nostro Ministro della Sanità, che avendo solo il classico, ha pure fatto poca matematica e chimica? Posso provare a contrastare il “di tutto un po’” dilagante?


Cosa si sa della carne dopo le ultime scoperte
Che la carne non faccia tanto bene si sa da un pezzo. Il nostro corpo fa una fatica bestiale a digerire le proteine, infatti la carne “riempie” molto più di altri cibi. Potrei aggiungere anche che la carne porta con se della “energia negativa”, che segue al dolore e al terrore degli animali quando vengono uccisi, ma qui sconfinerei nel filosofico-mistico e quindi mi limito alla parte scientifica della faccenda.

Negli ultimi 15 anni, si sono moltiplicati gli studi che mettono in relazione il consumo di carne con la formazione di tumori, soprattutto allo stomaco, colon, pancreas e prostata. Sono tantissimi, basta mettere qualche parola chiave qui per avere un’idea (provate ad esempio con “meat” e ”colon”). Si è scoperto con evidenze scientifiche che chi consuma un certo quantitativo di carne con una certa frequenza ha un rischio più alto (più probabilità quindi, non certezza) di contrarre queste patologie (ed anche altre in realtà, come le cardiopatie, visto che gli alimenti di origine animale contengono anche colesterolo in quantità importanti).

Diversi medici già si sono espressi da tempo sul pericolo che ha un eccessivo consumo di carne, e alcuni avevano pure fatto un documentario, che ovviamente nessuno ha mai pensato di passare su un canale convenzionale. Notate la data in cui è stato pubblicato... Quando lo feci vedere a dei colleghi, ovviamente, mi risero in faccia e mi diedero del “complottista” (e te pareva!) Ma si sa, basta sedersi sul bordo del fiume per veder passare il cadavere del proprio nemico...

Lo IARC insomma, ha messo insieme i pezzi, e le conclusioni non potevano essere che queste. Possiamo dire che ha (quasi) scoperto la famosa acqua calda. Siccome ogni organizzazione ha un suo modello di classificazione che segue regole ben precise, altrimenti mancherebbe di oggettività, la carne processata è "finita" tra le sigarette, badate bene, non come livello di pericolosità, ma come livello di accuratezza delle conclusioni.

Ma, a differenza di queste ultime ad esempio, sappiamo che le proteine animali hanno dei vantaggi. Portano con se un alto valore nutritivo in poco spazio (è dura mangiare le stesse proteine che ci sono in 50g di carne rimpinzandosi di fagioli e lenticchie) e da quando ci sono più proteine animali a disposizione, anche la vita media si è allungata.

Intere famiglie italiane sono sopravvissute grazie al famoso maiale che si scannava una volta all'anno, e grazie ad alcune popolazioni, che si sono inventati gli insaccati, conservare la carne senza frigoriferi è stato possibile ed ha apportato grossi benefici.

Ma allora quale è la conclusione, "di tutto un po’"?

Manco per il cazzo!

Certe cose vanno mangiate di più, altre di meno, altre non andrebbero neanche toccate. Chi aveva meno di trent'anni dopo la seconda guerra mondiale mangiava carne una o due volte alla settimana, se era fortunato, ed aveva una dieta prevalentemente vegetariana. La società odierna ha sconfinato tutti i limiti, tra cui questo, ed oggi mangiamo un quantitativo di carne esagerato, mentre la scienza ci dice che dovremmo consumare solo quello che serve ai fini nutrizionali.

Ma allora che senso ha continuare a mangiare carne se fa male?

Il primo motivo è quello appunto nutrizionale, visto che ci sono anche studi che mettono in risalto i vantaggi di una dieta bilanciata dove sono presenti proteine animali.

Il secondo, ancora più importante secondo me, è lo stesso che ha una sigaretta fumata in una fresca serata estiva: fa sicuramente male, però per alcuni è un piacere che fa bene all'animo. La vita infatti non è solo una piramide nutrizionale, ma è fatta di pensieri, emozioni e piaceri, ed anche di una gloriosa bistecca alla fiorentina se uno ha voglia di mangiarsela! Se una cosa fa male fa male, ma di qualche cosa moriamo tutti prima o poi, e questo sembra che se lo siano dimenticato in parecchi. Meno male che qualcuno però se lo è ricordato.

Quelli con un po' di sale in zucca e che si informano costantemente, anche se adorano la carne alla griglia, la finocchiona e lo speck, hanno sempre continuato a mangiarne un quantitativo esiguo, così da potersi togliere lo sfizio mantenendo una dieta equilibrata e riducendo il rischio. Nel mio piccolo ad esempio, negli ultimi 10 anni, ho ridotto gradualmente il consumo di carne e pesce (e le calorie in generale), e sto cercando di fare di più. Personalmente i benefici che questa cosa ha avuto sul mio organismo sono stati incredibili. Niente più senso di pesantezza e quasi totale assenza di gastriti e simili. 


Perché mangiamo troppa carne?
L’eccessivo consumo che si è venuto a creare negli ultimi anni, è un fatto economico (ma va! Strano...) Viene da una gestione finanziaria del settore agricolo totalmente sballata che ha reso la carne, soprattutto quella di bassa qualità, quasi più economica di frutta e verdura, a parità di capacità di generare sazietà e potere calorico. Non pensate solo all'Italia, fate un salto in un supermercato tedesco, e confrontate i prezzi di quest'ultima con quelli di un bratwurst per rendervene conto. Prezzi bassi, quelli che vediamo al supermercato, ma altissimi, quelli che non vediamo. Aggiungendo il costo ambientale ai prezzi odierni della carne, quest'ultimi triplicherebbero (o peggio), e vedremmo molti diventare più vegetariani...

Anche il lavoro odierno, il male del terzo millennio, ha portato ad un cambio di abitudini alimentari. Tutti lavorano, nessuno cucina, a parte provare a rifare le boiate che si vedono in televisione. Cucinare “bene” non significa solo creare piatti appetitosi, ma mettere in piedi una gestione alimentare di buona qualità nutrizionale. Non solo cucinare il sabato e la domenica dunque, ma lungo tutto l’arco della nostra esistenza. E questo lo fanno in pochissimi.

Quando torni a casa dal lavoro, cosa è più facile preparare nei 10 minuti che hai a disposizione, un panino col prosciutto o una ratatouille di verdure fresche? E per il bar che ti prepara il pranzo, cosa è più facile e più redditizio mettere sul menù, il cordon bleu o le verdure ripassate?


Conclusioni
Sappiamo da tempo immemore che una dieta dove predominano frutta e verdura è associata ad una qualità di vita migliore e ad una più bassa probabilità di sviluppare tumori ed altre malattie.

Sappiamo che produrre carne inquina il mondo a causa delle deiezioni e della quantità di risorse di cui necessitano gli animali domestici, e basterebbe ridurne il consumo pro-capite per migliorare le cose di molto.

E chi dice di non saperlo, o ha fatto finta di non vedere, oppure è il solito ignavo. In entrambi i casi forse si merita qualche patologia, come quello che fuma non dovrebbe sorprendersi se gli viene un cancro ai polmoni o un infarto.

E basta con questi luoghi comuni "democratici", che niente hanno a che fare (tranne rare eccezioni) con la logica ed un po' di sana scienza! Mi chiedo sinceramente che cosa diavolo mandiamo a fare i nostri figli a scuola, se poi le persone che fanno da riferimento in questa società parlano solo per frasi fatte.

5 commenti:

  1. Penso che l'articolo sia equilibrato e tenga conto della prospettiva scientifica come di quella umana. Il problema é sempre quella mancanza di buonsenso che deriva dalla sparizione di senso critico individuale. Cosí come ci nutriamo di cibi pronti anche le idee della collettività sono preconfezionate e pronte all'uso. Ma ormai nessuno ha piú tempo, bisogna lavorare! Nascita, produzione e consumo e infine morte. Non siamo tanto diversi dagli animali che vengono allevati per la nostra sussistenza.

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  2. Ciao Ivano,
    argomento veramente interessante e motivo di numerose discussioni questi giorni.
    Mia moglie ed io abbiamo letto il libro del prof. Campbell "The China Study", e ne sono rimasto scettico all'inizio. Pensavo proprio ai valori nutrizionali della carne, alla vitamina B12 e se era giusto privarne i miei figli. Infine, però devo ammettere che ha prevalso proprio la via di mezzo, cioè abbiamo scelto non di eliminare come consigliato nello studio, ma di ridurre. Nel libro viene descritto l' esperimento sui topi, somministrando la aflatossina cancerogena, si nota che con il consumo di proteine animali pari al 5% del totale assunto (il restante erano proteine vegetali) il tumore non cresceva. Pertanto ci siamo detto: non sappiamo quantificare il 5% di proteine, però possiamo a spanne calcolare i pasti che facciamo a base di carne. Alla fine è un anno che assumiamo mezzo chilo di carne al mese a testa, bovina o pollame. Sono calato pochissimo ma mi sento bene uguale, sensibilmente più attivo. I bambini sono bravissimi a scuola e hanno un buon peso forma oltre che una energia incontenibile ( sfibrante devo dire).
    Grazie per l'articolo,
    Max

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  3. Caro Ivano, sinceri complimenti per l'ampiezza delle competenze, si spazia dall'alimentazione alla finanza, senza trascurare economia e scienze sociali.
    Secondo gli studi consolidati che richiamavi nell'articolo, le proteine di origine di origine animale sono accomunate nelle medesime valutazioni ?
    Oppure è possibile trarre, scientificamente parlando, valutazioni differenti a prosposito di carni rosse, biance, pesce, derivati (latte, uova) ?
    Inoltre, a parità di quantitativi della stessa materia prima, esistono evidenze scientifiche sulla minore salubrità dei prodotti conservati ?
    Bistecca di manzo versus scatoletta tipo simmenthal
    Coscia di pollo versus wurstel aia e simili
    Tonno fresco versus scatoletta riomare
    .........

    grazie in anticipo
    saluti
    Moris

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    Risposte
    1. Moris,

      E' probabile che le proteine di origine animale abbiano tutte lo stesso effetto, però c'è da dire che quasi tutti gli studi si sono concentrati su carne lavorata e carne rossa. Non mi sorprenderei se in futuro però spuntasse fuori qualche "scoperta" su pesce, latticini e quant'altro.

      Riguardo l'ultima parte della tua domanda, posso dirti che il prodotto conservato a confronto di quello fresco ha spesso (non sempre) conservanti ed altri additivi che chiaramente possono influire sull'aspetto salutistico. Sono quelli il maggior problema.

      Ricordate sempre che il problema degli additivi in generale non è la quantità sulla singola scatoletta (sempre nei valori della norma) ma il fatto che molti cibi che assumiamo sono già preparati, quindi tutti questi additivi si sommano. Mangio il wurstel, mangio il prosciutto, mangio le caramelle, la bevanda con l'aspastame, etc. ed alla fine della giornata tiro le somme... e mi viene un colpo.

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