venerdì 4 aprile 2014

L'etica, le vendite allo scoperto (short selling), e la tassazione sulle rendite finanziarie

Salve a Tutti,

Dopo l'ennesimo travaso di bile dovuto alla solita ramanzina televisa sugli speculatori e la "Fffiiiinaaannnzzzaaaaa" (con voce tremula alla Dracula), ho deciso di scrivere due righe sulle vendite allo scoperto e la tassazione delle rendite finanziarie, due argomenti sui quali i media si scatenano nel trovare colpevoli alla crisi economica in cui ci troviamo. Il mio insomma, è un po' uno sfogo amaro...

In special modo però avevo promesso in un recente post di scrivere qualcosa sulla tassazione dei guadagni di borsa.

Allora iniziamo!

Le vendite allo scoperto (short selling)

Sono operazioni nelle quali si vendono azioni o titoli che non si posseggono, guadagnando poi sulla differenza quando vengono riacquistate, come si dice in gergo, "ricoprendosi". Vendo un titolo a 100, scende fino a 90, lo ricompro, e guadagno 10.

Esistevano effettivamente delle operazioni un po' assurde, che infatti sono state proibite: quelle in cui a garanzia non c'era nessun capitale (vendite "nude"). Adesso bisogna sempre mettere del capitale a garanzia, infatti il titolo potrebbe anche salire a 110 e noi dovremmo pagare quella differenza, accumulando una perdita.

Parecchie persone trovano immorale e non etica una operazione di questo tipo. Ora di grazia, rivolgendomi ad esse, vorrei sapere perchè comprare un titolo e rivenderlo quando sale è morale e fare il contrario no. Davvero, mi rivolgo a tutti quelli che la pensano così - Potete portare delle argomentazioni a favore supportate dai numeri o dalla logica, invece che dalle sole chiacchiere?

Se usciamo infatti dalla cappa dovuta al bombardamento mediatico e riflettiamo sul fatto che i mercati vanno normalmente su e giù non c'è nessun motivo per il quale un risparmiatore non possa investire sui rialzi e sui ribassi. In questo universo niente sale (o scende) per sempre, ed anche la borsa è fatta così.

La favola più cretina, spesso portata a supporto del divieto di queste operazioni, è quella secondo la quale la grande quantità di persone che vendono allo scoperto creano i crolli di borsa, come quelli visti negli ultimi anni. Questa cosa può dirla solo chi non ha mai investito un centesimo in vita sua. Se bastasse vendere allo scoperto per fare soldi, saremmo tutti ricchi, vecchi e bambini inclusi. Il meccanismo di vendita è influenzato da queste vendite non meno che dalle altre.

Come funziona infatti, il meccanismo dei crolli in borsa, fatto di vendite in preda al panico?

Facciamo un esempio.

Compro un titolo a 100€, ad un certo punto il titolo comincia a perdere valore, perchè quell'azienda peggiora il fatturato e quindi in molti si liberano di quelle azioni. Vendo quindi il titolo in perdita, magari a 97€, a qualcun'altro. E perchè qualcuno dovrebbe prenderselo se l'azienda ha peggiorato il fatturato? Magari perchè pensa che risalirà, e che 97€ è un buon prezzo. Ma il fatturato peggiora ancora, e il nuovo tipo si ritrova a vendere a 95€.

Vi sembra che ci siano state vendite allo scoperto? Pensate che se quell'azienda lo avesse incrementato il fatturato, le azioni sarebbero scese?

Lo stesso titolo e passato tra diversi operatori, perdendo valore. E' sempre lo stesso titolo. E così che le azioni perdono valore, perchè le aziende riducono i guadagni e per vendere devi abbassare il prezzo. Vendere allo scoperto può incrementare percentualmente una caduta, ma non ne è di certo la causa! Se le aziende fatturano e guadagnano meno, la borsa scende, fine della storia.

Insomma pensare che proibire le vendite allo scoperto stabilizzarebbe i mercati è come pensare che tuffandomi nel Tevere possa fermarne il corso!
Non solo, ma sono proprio le ricoperture che fanno alzare i valori dei titoli (chi ha venduto allo scoperto, quando vede il titolo salire, corre a ricomprarlo), dunque prima o poi la situazione si ristabilizza. La vendita allo scoperto, quindi, al netto delle transazioni, non incide sui prezzi finali nel lungo periodo, mentre aumenta la liquidità che circola su un mercato, rendendolo più stabile.

A mia personale opinione poi, la volatilità degli ultimi anni (cioe' il fatto che lo stesso mercato sale un giorno tantissimo e crolla il giorno dopo) è dovuta in minima parte dalle vendite allo scoperto (che esistono da un bel po') e in maggior parte alla velocità con cui le operazioni si svolgono grazie alle piattaforme online (che sono recenti quanto, guarda un po', la volatilità degli ultimi anni), rispetto a quelle manuali di una volta.

Le tasse sulle rendite finanziarie

Si dice sempre che è immorale tassare il lavoro e non le rendite, perchè nell'immaginario comune chi investe o specula non fa nulla dalla mattina alla sera. Il mestiere di trading invece è molto stressante, tanto che diversi "stagisti" di grosse banche di affari vengono spesso trovati morti di overdose in quartieri poco raccomandabili della città.

Gli investitori svolgono un ruolo fondamentale nell'economia capitalistica, perchè è grazie ai loro soldi che si può finanziare l'economia reale. Che poi ultimamente il meccanismo si sia inceppato (i soldi non arrivano per vari motivi all'economia reale) è un altro paio di maniche.

Oltretutto, visto che pensano tutti che non si faccia un c...o e siano soldi facili, mi chiedo sempre perchè queste persone che criticano chi investe non si mettano ad investire a loro volta. Venite con noi nel mondo del fancazzismo no, invece di rompere che non è etico!

E' etico lavorare per un'industria farmaceutica che fa soldi se uno sta male? O per una industria che inquina il territorio?

E' alta la tassazione sulle rendite?

La risposta dovrebbe tener conto del fatto che c'è il rischio in borsa di perdere il proprio capitale. Quando lavori invece, in condizioni normali, ogni mese ti arriva un salario, sia che tu lavori bene, benino, stia male, etc. Quindi questo rischio non esiste. Se chiude l'azienda per cui lavori, ti cerchi un altro lavoro, ma non ci rimetti i tuoi soldi, a meno che il tuo datore di lavoro non sia un furfante o il lavoratore un pirla.

C'è infatti gente che lavora mesi senza stipendio credendo a scuse come il momento difficile dell'azienda e la promessa che arriveranno gli arretrati. E puntualmente la prende in quel posto lì dove non batte mai il sole. Ragazzi, scusatemi tanto, ma che dovrei dirvi se non che questi sono degli illusi. Se non vi pagano, andate via, IMMEDIATAMENTE! Vivete nell'illusione che le cose andranno meglio, perchè non potete accettare che quello che avevate sia finito. E' come illudersi dopo essere stati mollati che il vostro amato/a tornerà dopo mesi che lo/a vedete spensierato/a a non filarvi più. Io personalmente sono andato via dall'Italia all'inizio per evitare la "gavetta", che da noi è intesa come "lavorare gratis", non come imparare un mestiere. Il lavoro si paga, sempre, senno va....ppensierosullalidorate!

Influisce sui salari dei lavoratori?

A questo rispondo con un esempio. In Svizzera le rendite finanziarie non sono tassate (lo sono solo i dividendi), e ci sono i salari più alti al mondo. Un commesso ha un salario minimo di 4000 franchi. Sono incazzati gli Svizzeri che ci sia gente che fa soldi in questa maniera e non paga tasse? Ma quando mai! Infatti anche loro possono investire a tasse zero e sanno che questo porta soldi nel loro paese. Recentemente hanno votato no ad un referendum per mettere un tetto agli stipendi milionari dei manager. Sanno benissimo che se se ne vanno sarà peggio per tutti, anche per chi lavora o possiede una attività. Non credo ci sia da aggiungere altro. Anzi si una cosa: ad ogni aumento delle tasse sulle rendite finanziarie si assiste ad un certo quantitativo di capitali che se ne vanno dall'Italia. Geniale vero? Come genereremo lavoro se i capitali fuggono?

Chiariamoci - questo capitalismo fa schifo a tutti, compreso me, ma vi ricordo che questo mondo lo abbiamo voluto tutti noi così. Esso si genera dai nostri comportamenti, dal desiderio continuo di possesso materiale. Morire per difendere l'etica a parole e da fessi e basta.

Quale è il vero problema?

Il vero problema è che è il lavoro in Italia ad essere troppo tassato, e c'è anche una spiegazione. Gli stati sociali si dividino principalmente in tre categorie: quelli dove paghi tante tasse e ti danno tutti i servizi, quelli dove ne paghi poche e non ti danno nulla, e le vie di mezzo. Noi appartenevamo (giustamente) alla prima, poi siamo scivolati nella terza. Sono rimaste le tasse ma i servizi sono spariti.

In medio stat virtus? Bella cazzata - in mezzo c'è sempre il casino, perchè mille eccezioni portano solo confusione.

Lo stato Italiano deve decidersi: tornare alla propria moneta, indebitarsi e ridurre le tasse, e tornare nella prima categoria, oppure abbassare le tasse e togliere tutti i servizi, passando nella seconda.

Al momento ci sta solo chiedendo soldi "a babbo morto" mentre continua a fare promesse che non può mantenere.

Conclusione

Le tasse sulle rendite sono basse perche tengono conto del rischio insito in quel tipo di investimento, che è diverso dal rischio di un lavoratore. Quando la maggior parte delle persone lavorava e i soldi giravano, le rendite erano tassate al 12.5% e non mi sembrava che nessuno, sindacati inclusi, si lamentasse.

Sono le tasse sul lavoro ad essere spropositate, per colpa di questa classe dirigente che si mangia tutto, infatti le spese dello stato sono in costante aumento come la tassazione (pagina 8, osservate in special modo la spesa dal 2000 in poi, entrata in vigore dell'euro...)

Per una equità sociale sulla tassazione delle rendite, bisognerebbe distinguere al limite tra speculazione ed investimento: una dovrebbe essere tassata, tenendo conto del rischio, come se fosse un lavoro, l'altra no (investo i miei risparmi, che già sono stati ampiamente tassati, e da cassettista!)

Sono pronto a discutere con tutti quelli che non condividono questo pensiero se ne hanno voglia, sempre usando logica e fatti, e non discorsi senza capo ne coda.

Ivano

4 commenti:

  1. Io la penso esattamente come te . Ma col manipolo di idioti che ci governano nn possiamo aspettarci nulla di sensato, ed è purtroppo solo l' inizio.

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  2. Ho ricevuto un commento anonimo che poi e' sparito.

    Poiche non so se e' stato rimosso dall'utente oppure se sia successo qualcos'altro, lo riposto io qui sotto. Non vorrei che qualcuno pensasse che censuro post sgraditi. Censuro (anche solo parzialmente magari) quelli offensivi (verso chiunque non solo me) per ovvie ragioni, tra cui quelle legali.

    "Io la penso esattamente come te. Ma col manipolo di idiotic che ci governano nn possiamo aspettarci nulla di sensato, ed è purtroppo solo l'inizio."

    Grazie per rispettare le regole del blog
    Ivano

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  3. Che discorsi astrusi ho letto. Ma veramente credi nelle puttanate che avevi scritto? Speculare al ribasso E' IMMORALE perché si tratta di pura e semplice speculazione. Acquistare un'azione sperando che salga invece è una condivisione del rischio con l'impresa, basandosi sul sottostante di attività reale, edilizia, meccanica, farmceutica, bancaria o web company. Da una parte cerchi di approfittare della debolezza, momentanea o strutturale , di un'azienda che da posti di lavoro e ricchezza alla popolazione, dall'altro c'è invece chi la supporta a non molare, a proseguire. Sembra palese l'incapacità di leggere tali differenze sostanziali. Chi specula al ribasso dovrebbe vedere i propri guadagni tassati al 90%. Ciarlatano.

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    1. Punto primo: quanto è ciarlatano lei che neanche mette il nome, Sig. Anonimo? Sarà mica anche lei uno di quei leoni da tastiera di cui molto si parla?

      Si vede che lei è uno di quelli che di economia sa pochissimo e crede ancora che le aziende si quotino in borsa per "condivisione del rischio con l'impresa, basandosi sul sottostante di attività reale, edilizia, meccanica, farmaceutica, bancaria o web company."

      E poi mi dica, comprare azioni di una azienda farmaceutica che sfrutta il dolore e la disperazione delle persone per fare profitto è etico? O quelle di una industria petrolifera che distrugge un ecosistema per farla andare in giro in auto?

      Se poi crede ancora che i mercati crollino perché la gente vende allo scoperto allora ha davvero enormi problemi, perché è dentro il parco buoi fino al collo.

      Ma chi è che le ha messo in testa tutte queste sciocchezze? Secondo me gli stessi che le hanno fatto perdere soldi in borsa. Il suo rancore infatti sembra quello tipico delle persone che hanno perso un sacco di soldi in "un'azienda che da posti di lavoro e ricchezza alla popolazione".

      Hai due scelte davanti a lei, glielo dico col cuore in mano e gli utenti di lungo corso di questo blog possono confermarglielo:

      1) o cerca di imparare qualcosa (gratis) dal sottoscritto, che come vede non guadagna nulla a spiegare certe cose (non c'è pubblicità, solo l'opportunità per chi vuole di fare donazioni). Lei non sa quanta gente avrebbe più soldi in tasca se mi avesse ascoltato, a partire dal nostro Portierone (si legga gli articoli su Zucchi...)

      2) oppure continuare ad insultare e farsi venire un travaso di bile inutile, continuando a ragionare come vuole il Sistema.

      In Fede
      Ivano

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