domenica 31 agosto 2025

"Controinformazione" sempre più come il mainstream

Mi piace questa trasmissione, perché ci trovo spesso notizie che passano in secondo piano.

Uso questa in particolare perché spesso parlano di multinazionali, e si da il caso che sull'argomento sia abbastanza ferrato, vista l'esperienza che mi ha portato a scriverci anche un libro sopra.

Ho provato a contattarli ma non hanno voluto il libro neanche in regalo, come del resto tutto la "contronformazione" a cui lo ho offerto. Ci sta, ognuno è libero di leggere, dire e fare quello che ritiene più opportuno.

Ma la nota dolente è che piano piano questi nuovi giornalisti si comportano come quelli vecchi, rifiutando qualsiasi affermazione, anche se supportata dai fatti, che non sia già preconcetta nel loro cervello.

Al minuto 1:09:30 del video si parla della catena di ristoranti ed affini Cracker Barrel (tickerCBRL), ascoltate fino 1:13:06 come loro e buona parte dei loro colleghi giustifica il crollo azionario seguito al rebranding. In due parole, il nuovo logo era troppo "WOKE", e quindi "go woke go broke". Ma la cosa che mi ha sorpreso è che secondo queste persone c'è una regia, un disegno, perché i CEO sono tutti intelligenti e figli di ..., e che GLIELO ORDINANO di fare certe cose!

A parte che a me questo nuovo logo sembra più "moderno" che "woke"...

...la storia di questo boicottaggio, seguendo la logica, è ben differente. Vediamo se concordate con me. Qui sotto nell'ovale viola vedete giovedì 21 agosto 2025, la caduta del 10% a seguito del comunicato dell'azienda ma soprattutto delle parole di Trump e Co. (che non hanno preso bene il cambio di direzione aziendale...)


A parte che il giorno dopo recupera già buona parte delle perdite, quindi questo mega-boicottaggio è stato un mezzo flop. Ma prima del 27, giorno in cui la CEO annuncia che blocca tutto, già eravamo tornati quasi all'inizio del crollo. Il 27, nel grafico l'ovale giallo, il titolo schizza sopra il massimo del 21 ed ora siamo dove eravamo prima, a 59/60.

"Eh", dice la controinformazione, "vedi che succede ad andare woke!!!"

Infatti CBRL, era un titolo di grande successo, guardate qui sotto.


Dai massimi di aprile 2021 il titolo è stato letteralmente scaraventato giù, passando da 180$ a 38$. Ma dico io, chi non vorrebbe una società come questa, che ha un PE di 23 e paga un ricco 1,7% di dividendo con un payout dell'80%?

Chi è quel matto che ad esempio invece di CBRL non comprerebbe PEPSICO, con un PE di 27 ed un 3,8% di dividendo, che oltretutto aumenta da più di 25 anni? E che forse è un filino più stabile di CBRL come azienda?

Ma no dai, è il complotto del woke, sicuro.

Ora quello che è davvero successo, con la più alta probabilità, è che questa nuova CEO è arrivata, ha visto il disastro in corso, e per cercare di porvi rimedio ha fatto un rebranding, ovviamente cercando sempre di essere inclusiva, femminista, gendergappista, etc. etc. Anche perché se sei uno che punta agli anziani di una certa generazione, è triste dirlo, prima o poi la clientela ti si esaurisce... Devi attrarre nuove generazioni, sei obbligato.

Poi succede che fai il rebranding, la Casa Bianca, non pizza e fichi, ti prende in giro sui social e manda gambe all'aria tutto il tuo lavoro.

Il povero azionista retail che sperava nel miracolo, vedendo l'andazzo, disperato da 5 anni di violenti ribassi, manda tutti a spigolare vendendo le sue azioni in perdita.

Perché qua bisogna capirsi: o il management di questa azienda fa qualcosa, o questa catena di ristoranti rischia il fallimento, una acquisizione, o un pesante ridimensionamento nei prossimi 5 anni. Nella migliore delle ipotesi, seguiranno il trend di crescita decennale (la retta nera nel grafico) ma i 180$ li rivedranno ad occhio e croce nel 2800. A meno che gli insiders non sappiano qualcosa che nei conti e nei grafici proprio non si vede. Comprerei questa anatra zoppa solo sotto tortura, perché l'unica speranza qui è un recupero del prezzo, ma gli utili devono esplodere per vederlo.

Sapete chi andò incontro ad uno dei primi boicottaggi aziendali della storia moderna? Coca-cola. Che ne usci più forte di prima. E mi pare che decenni fa il woke non esistesse. C'è un motivo per cui Ambev, Disney, CBLR ed altri hanno fatto quello che hanno fatto, ma sfortunatamente qui di complotti non se ne vedono, al massimo un po' di lobbismo. Il 99,99% delle corporations si comportano come l'opinione pubblica e la politica detta. Esatto proprio la politica. E abbiamo le prove. Zuckerberg è cosi potente... che Trump lo rimette in riga in 5 minuti! Cambia il presidente USA, e la Wrangler si azzarda a fare pubblicità con maschi e femmine bianchi e biondi. Ma come, e il complotto woke allora? E poi ci sono dirigenti di tutti i tipi, bravi-neutri-scarsi-indottrinati-svegli-buoni-bastardi-etc., dinamiche controproducenti, e il "principio dell'innovazione forzata" di cui parlo nel libro, che ti manda sempre lontano dalla giusta direzione.

Lo 0,01% delle multinazionali che governa davvero il mondo...non sono multinazionali, sono altro! Le multinazionali classiche sono descritte nel mio libro, e sono l'effetto di questa società, non la causa.

Spiace distruggere i sogni di questa nuova classe di giornalisti, ma non si può neanche dire che io sia uno che crede a tutte le versioni ufficiali.


Saluti

Ivano


4 commenti:

  1. Riferendosi al capitalismo, già nel 1970 il famoso premio Nobel per l'economia Milton Friedman scrisse un'incontrovertibile verità e cioè che “esiste una e una sola responsabilità sociale delle imprese: utilizzare le proprie risorse e impegnarsi in attività volte ad aumentare i propri profitti, purché rispettino le regole del gioco, ovvero si impegnino in una concorrenza aperta e libera, senza inganni o frodi". Creare valore per gli azionisti è quello che hanno fatto, a volte riuscendoci altre volte volte no, le aziende americane nei 50 anni successivi.
    Dall'altra parte dell'oceano le cose sono andate diversamente. Le aziende europee hanno invece abbracciato la teoria propagandata da Klaus Schwab e dal World Economic Forum, che sosteneva che lo scopo di una società è massimizzare il valore per tutti gli stakeholder (membri della comunità, gruppi di attivisti, organizzazioni non-profit, agenzie governative, ecc.) e non solo per gli azionisti. Secondo il pensiero di Friedman questo non è vero capitalismo.
    I risultati di queste due diverse visioni sono stati i seguenti: il capitalismo americano ha prodotto rendimenti azionari superiori e guadagni sociali su vasta scala. Il pil degli Stati Uniti è cresciuto di 16 volte dal 1975; l’Europa è cresciuta solo di 11 volte. Il reddito pro capite racconta una storia simile, con il reddito pro capite degli Stati Uniti che surclassa l’Europa con un rapporto di quasi 2:1.
    Venendo ora al caso in esame di Cracker Barrel concordo con te che il semplice cambio del logo aziendale non abbia niente di "woke", tuttavia è innegabile sostenere che le aziende che hanno iniziato a sposare la filosofia woke e gli obblighi derivanti dall'Esg, per i quali hanno sprecato miliardi di dollari favoriti dagli stakeholder e dalle istituzioni d'élite di quella sinistra che sotto la presidenza Biden avevano inziato a ritenere sagge, abbiano iniziato a rendersi conto non solo che non hanno prodotto valore per gli azionisti ma, in molti casi, lo hanno addirittura distrutto. Né la società è migliorata.
    Oggi il capitalismo americano è in nuova ascesa e le aziende non sono più disposte a farsi ingabbiare il business, rischiando di mettere a rischio anche i posti di lavoro. Hanno preso le distanze da tutto ciò che è considearato woke, abbandonando Bruxelles al suo destino. Ormai solo la von Der Leyen e qualche incauto capo di Stato e di governo europeo abboccano ancora all’amo.

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    1. Concordo pienamente.

      Primo punto: la differenza in PIL doveva essere compensata da un migliore welfare, e per un periodo è stato così. Ora che è venuto a mancare, sentiamo molto di più la povertà addosso.

      Secondo punto: non contesto il fatto che andare "esageratamente" woke sia controproducente dal punto di vista finanziario ("esageratamente", perché ti garantisco che TUTTE le multinazionali hanno protocolli sulla diversità e affini, NESSUNA esclusa) solo che non ci siano strani complotti dietro. Nel libro che ho scritto si dovrebbe capire. La Multinazionale è il frutto della società civile attuale, quindi segue le regole della società, non è che dentro ci sono tutti questi supergeni del male, anzi...
      C'è, questo si, qualcuno che attraverso media e mondo finanziario "scrive" certe regole sociali, come quelle woke. Ma non sono le corporations. Al limite potrebbe essere quel conglomerato di poteri che ho descritto in un vecchio articolo chiamato "i padroni del mondo", che controllano anche i media occidentali.

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  2. Oggi CBRL è scesa quasi di un altro 10%, e non mi sembra ci siano boicottaggi woke. Sarà che la mia tesi non è così campata in aria?

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    1. Sarà che ora il mercato si renderà conto che l'unica speranza di rilancio è stata affossata? Vedremo.

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