giovedì 16 febbraio 2023

Aggiornamento dell'aggiornamento

 Scusate scusate scusate,


A breve tornerò a scrivere, ma non adesso. Però ci sono dei fatti importanti di cui bisogna prendere atto.

Il primo, è che i Rothschild stanno levando la loro banca dal mercato. Il secondo è che molte corporations stanno prendendo liquidità sotto forma di prestiti bancari (Meta, Amazon, etc) Il terzo è che 1 mese rende 4,5% e il 30 anni il 3,9%. Il quarto che tutti parlano della morte del dollaro, ma indiani e russi non riescono a scambiarsi materie prime in rupie.

Significa che i primi stanno mettendo al riparo i loro beni, le seconde fanno cassa prima che le banche chiudano i rubinetti, il terzo che siamo in recessione da un pezzo e prima o poi non riusciranno più a nasconderlo, il quarto è che nel momento di panico torneranno tutti sui treasuries e il dollaro facendo proseguire la deflazione.

Il secondo è il più importante: sono trecentocinquant'anni che il gioco funziona cosi: ti fanno indebitare poi chiudono i rubinetti e ti chiedono di rientrare. Quando fallisci, ti comprano in svendita.

La situazione è critica da cinque anni. A me dispiace a chi col senno di poi pensa che avrebbe potuto investire nell'azionario, ma io non prevedo il futuro ed i dati che vedo mi dicono che e' meglio starne fuori. Oggi come cinque anni fa.

127 commenti:

  1. "...Che é meglio starne fuori .Oggi come cinque anni fa".
    E il solito discorso,si aspetta l'Armageddon ,la mega recessione e intanto guarda cosa ha fatto il S&P 500,per non parlare del Nasdaq negli ultimi 5 anni,malgrado il Covid.
    Non é facile ,non dico centrare ma avvicinarsi al timing giusto,che é poi la cosa più importante negli investimenti (secondo me),ma aspettando per anni il disastro si perdono opportunità .

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    1. Io negli ultimi 5 anni ho aumentato il mio capitale del 6% l'anno. Se pensi che sia poco perche' con l'azionario avresti fatto di piu' ti invito a fare certi rendimenti in un lasso di tempo di minimo vent'anni.

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    2. Bravo,il 6% all'anno specie nel 22 me lo sogno,sono infognato con i Treasuries,prendo le cedole sperando ...

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    3. E se non sei capace ad investire i tuoi soldi che vuoi da me?

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    4. Magari vorrebbe sapere come hai fatto a fare il 6% annuo negli ultimi 5 anni,ma forse dato che il passato é manipolabile sarebbe meglio guardare avanti : come ti stai muovendo per il 2023?

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    5. Questa e' una domanda propositiva. Personalmente sto:

      1) Continuando con l'autonomia alimentare ed energetica
      Al momento ho praticamente risolto il problema acqua e riscaldamento. Devo occuparmi dell'elettricita' che si e' rivelato il piu' difficile. A livello alimentare entro due anni dovrò comprare veramente poca roba.

      2) Selezionando aziende italiane per investire nel dopo recessione, in alcuni casi anche adesso. Prevalentemente si tratta di aziende dello STAR, con qualche outsider dagli altri segmenti e dal mercato americano. E' dai valori equi di queste societa' che capisco che il mercato e' ancora sopravvalutato. Ci sono aziende che scontano 10-15 anni di crescita a due cifre...Non sono rimasto investito in treasuries per anni per comprare ora che siamo sui massimi storici di un ciclo secolare.

      3) Cercando lavori da consulente per essere impegnato non piu' di 10gg al mese.

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  2. Qual'é l'ISIN del Tnote a un mese al 4,5%. ?

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  3. Oggi ho letto "Causa politiche ue e usa sulla transizione ecologica ci sarà ( non ora ma tra un paio d anni ) uno shock inflazionistico estremo e se non indizieranno ad investire pesante su oil e gas ( infrastrutture) ci sarà un altra crisi energetica seria . Le big oil hanno gia detto che causa tassi e politiche aggressive nei loro confronti fermeranno gli investimenti. Non comprate bond."
    Cosa ne pensate?

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  4. Molto interessante Ivano.

    Aggiungo qualche altro dato che guardavo proprio oggi. I tassi di crescita (sarebbe meglio dire di decrescita) di M2 negli Stati Uniti hanno toccato livelli minimi storicamente mai raggiunti da quando i dati sono stati rilevati. Il debito federale americano ha avuto un'impennata parabolica ed ha raggiunto la considerevole cifra di 31,45 trilioni di dollari. Come avevo già scritto qualche tempo fa, un debito in costante aumento è gestibile solo se i tassi reali di interesse scendono contemporaneamente, in modo che l'ammontare nominale dell'interesse che il governo paga su quel debito rimanga costante. L'ammontare di questo debito oggi è pari a 1,93 trilioni di dollari, al massimo di ogni tempo e i tassi reali di interesse non stanno più scendendo come è successo dal 1980 al 2021, ma salendo. Se consideriamo che i costi per i servizi sociali e la sanità aumenteranno ancora a causa dell'invecchiamento dei baby boomers, questi costi per interessi sulle spalle del governo arriveranno ben presto ai 2 trilioni di dollari annui. Questo costringerà il governo a emettere ancora più' debito, portando le spese per interessi ancora più in alto, costringendo il governo a emettere più debito, e così via. Le entrate fiscali negli Stati Uniti sono state pari a 3,21 trilioni di dollari annui, il che significa che il 60% delle imposte pagate dai cittadini sono impiegate solo per pagare gli interessi sul debito governativo. Mai nessuna società civile, dall'impero romano in poi, è potuta sopravvivere oltre il "punto di non ritorno" che si ha quando tutte le entrate fiscali servono solo a pagare gli interessi del debito governativo, prosciugando qualsiasi altra risorsa disponibile per il resto.

    Detto in altre parole .... c'è ancora qualcuno convinto che la Fed alzerà i tassi all'infinito o possa mantenerli alti per lungo tempo?

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    1. Hai scritto" Vorrei ricordare che la Fed ha effettuato il primo rialzo dei tassi di 25 punti base, se non erro, solo nel marzo del 2022. Tenendo presente che l'effetto del rialzo dei tassi si manifesta nell'economia con un ritardo di circa 9/12 mesi, ad oggi l'economia sconta solo un rialzo di circa 50 punti base, e i dati sono già pessimi. Mancano ancora da scontare ancora 400 punti base con la Fed che intende ulteriormente aumentare i tassi di altri 25 base a marzo 2023.
      Quello che invece è molto strano è che gli operatori non si stiano affatto proteggendo dal "rischio di coda", infatti sia gli spread creditizi che il put/call ratio sono ai minimi."
      Rispondo a quello che trovi strano : é perché i dati degli ultimi tempi, stanno comunque dimostrando una discreta tenuta. E molti indicatori, tasso di occupazione in primis, dimostrano che non ci sono al momento segnali di recessione.
      Il problema continua ad essere maggiormente l’inflazione, x cui tassi più alti x tempo più lungo, e obbligazioni a bagno

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  5. La batteria di dati macro rilasciata ieri negli Stati Uniti conferma ciò che il mercato azionario suggerisce da tempo: l’economia gode di buona salute, il rischio di recessione è sovra misurato, la politica monetaria della Federal Reserve è allo stato attuale tutt’altro che restrittiva; e molti investitori hanno delineato nei mesi passati una asset allocation strampalata.
    Lo S&P500 fa registrare il sesto inizio d’anno migliore della storia. Meglio fanno il Nasdaq e lo Stoxx600, con il terzo saldo più consistente delle loro rispettive serie storiche (più contenuto dell’indice di Wall Street, invero). Questi record suscitano spesso reazioni stizzite da parte di chi è rimasto a guardare, che tende così a sovrastimare la possibilità di correzioni dei corsi azionari. Al contrario, l’esperienza suggerisce come queste manifestazioni di esuberanza, tendano ad essere seguite da ulteriori progressi nel tempo.
    È vero, come rilevato ieri, che il rialzo sta per raggiungere una finestra temporale di rifiatamento: lo suggeriscono la comune stagionalità, il Delta System e diversi modelli previsionali; fra cui quello basato sulle opzioni, come apprezzato ieri. Ma non bisognerebbe enfatizzare questa concreta eventualità: il drawdown stimato non raggiungerà il 5% nei tempi delineati, e comunque si tratterà di una opportunità di ingresso per i ritardatari.
    Se n’è accorto il pubblico retail, che ora torna fiducioso a comprare azioni. Il più recente sondaggio di AAII conferma il ritorno alla positività da parte dei piccoli investitori, con i rialzisti saliti al 37% del totale. Una proporzione che non si registrava da novembre 2021. Mica per niente durante il bear market dello scorso anno questa categoria di investitori è rimasta ai margini, in larga prevalenza ribassista a ragione: occorrerà coniare altre definizioni meno irriguardose verso coloro che da anni ormai non sono più etichettabili come “parco buoi”...

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  6. I dati pubblicati in queste prime sei settimane dell’anno hanno indotto gli investitori a riconsiderare il proprio orientamento sull’inflazione. Prima il mercato del lavoro, poi i dati macro nel complesso, hanno indotto una risalita delle aspettative inflazionistiche; in particolar modo su archi di tempo ristretti: 1, 2 e 5 anni.Questo ha contribuito a risollevare i rendimenti del mercato obbligazionario, già zavorrato dalla risalita dei tassi reali. Ma è sulla parte breve della curva dei rendimenti che si assiste al più consistente repricing: con lo yield a 6 mesi negli USA che ieri si è spinto sopra il 5.0%. Non accadeva dal 2007.
    I money manager sembrano come paralizzati, incapaci o riluttanti ad accettare una realtà macro in continua evoluzione benigna. Stando al Fund Manager Survey più recente, ancora una significativa quota di gestori punta ad una imminente recessione, sebbene il dato risulti ridimensionato in calo rispetto a due mesi fa. Questo diffuso timore evidentemente ha frenato l’assunzione di rischio. Facile rilevare come analoghe circostanze passate siano coincise con rialzi del listino azionario piuttosto pronunciati e duraturi.
    L’aspetto intrigante e vorremmo dire inedito è che questa previsione si associa ad attese di persistente inflazione. Il che non spiega questa marcata preferenza per il reddito fisso che il FMS registra fra i gestori. Per ritrovare una proporzione più ampia di previsioni di stagflazione, occorrerebbe risalire al 2008: quando però l’attesa di inflazione si rivelò del tutto fuori luogo.
    Il mercato sposa la tesi di un’inflazione che continuerà a disturbare il sonno delle autorità monetarie. Questa volta Powell ha vinto: per la prima volta gli operatori sposano la tesi della Federal Reserve. Che notevole differenza in appena due settimane: adesso le stime di tassi ufficiali addirittura si collocano al di sopra del tracciato disposto dalla banca centrale americana.
    Altro che “pivot”, “pausa”, o addirittura tassi del Fed Funds rate nel secondo semestre. Addirittura ieri la probabilità di un terzo rincaro del costo ufficiale del denaro, a giugno, è salita oltre il 50%: non più una ipotesi meramente teorica. Chissà se Powell sarà compiaciuto o infastidito.
    Il mercato azionario procede per la sua strada, senza concedere alcuna speranza ai ribassisti. Ad ottobre, pochi giorni il minimo di mercato, siamo andati ad un pelo dal conseguimento di un segnale bullish da parte dell’ ADT11: 66.56 a fronte di un’asticella da superare al 66.6%. Ma forse è stato meglio così, visto l’insuccesso di questo setup quantitativo nelle precedenti due occasioni registrate nel 2022. Ciò non toglie che l’ampiezza di mercato fornisca ampia conferma alla ripartenza degli ultimi quattro mesi.

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  7. Inserite le due analisi,mi ritrovo con i Tresuiries che nella disgrazia rendono come due appartamenti affittati ma senza le rogne e nella disgrazia le mie figlie li porteranno a scadenza 2045,ma non era il mio obbiettivo.
    Timing di ingresso sbagliato e mancato alleggerimento a novembre 2021 mi hanno incagliato.
    Cedole a parte (= affitti) oltre il 20% in meno in tre anni e mi tocca sperare nel l'invasione dei venusiani,e non avendo una visione complottistica come molti qui da Ivano ,ci credo poco.Anche il guru del cigno nero Mazzalai non sa più cosa dire e cosa inventarsi se non alludere a dati taroccati e Powell& c. incapaci,(cosa che dura da anni ...sempre aspettando l'Armageddon) mentre credo che Powell sia stato bravo fino ad ora a tenere tutto in piedi.
    Una cosa che mi rincresce ,e spero di sbagliarmi,ma vedendo gli interventi non credo e che il tuo blog ha poco seguito,perché aldilà delle visioni complottistiche che hai e che non condivido,sei una persona giusta,che non censura i commenti contro come altri fanno.

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  8. Buongiorno Fabio, salve a tutti.
    Ho fatto due conticini:
    se il tesoro USA spende 1.93 trilioni per interessi a servizio di un debito totale federale di 31.45 trilioni, spannometricamente il costo annuale sarebbe 6.14%.
    Da una ricerca sul web, l'inflazione annua media, per il 2022, risultava al 8%.
    Pagare un debito meno di quanto si svaluti è musica per ogni debitore.
    Finchè la faccenda resta in questi termini, l'inflazione potrà fare male a tanti ma non ai governi.
    A casa nostra, il debito pubblico italiani risulta, al 31/12/2022, pari a 2.762.5 mld euro, la spesa per interessi risultante dalla NADEF di novembre 2022 era 77 mld euro, con un costo medio implicito del debito al 2.8%; l'inflazione media dell'anno passato si aggirava all'8.1%.
    Guai per me che sono dipendente, senza adeguamento automatico della busta paga, a differenza degli onorevoli siciliani e, in una certa misura, dei pensionati. Ma ottima cosa per il tesoro italiano.
    Saluti.
    Moris
    ps. per fare backtest su allocazioni di portafoglio, tra le opportunità gratuite via web, quale mi consigliate?
    Per ora, ho sperimentato moneycontroller e quantalys.
    Invece, come piattaforma software a pagamento, cosa suggerite?
    Grazie.

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    1. Ciao Moris,
      a pagamento non saprei dirti, ma tra le opportunità gratuite sul web la migliore è sicuramente portfoliovisualizer, valida solo per fondi ed ETF statunitensi però. Puoi testare non solo allocazioni di portafoglio, ma anche complete strategie di investimento con regole standard. Il problema dell'ETF americano può essere facilmente superato scegliendo poi il corrispondente europeo.
      Per comparare portafogli di ETF europei invece, io mi trovo bene con curvo.eu/backtest, sempre gratuito.

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    2. Veramente simpatico curvo, non conoscevo

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    3. Molte grazie per per i backtest;
      segnalo la recente introduzione (gennaio 2023), nella gamma di etf basati sugli indici del prof. Shiller: Ossiam Shiller Barclays Cape Global Sector Value

      saluti a tutti.
      Moris

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  9. Bisogna smetterla di ascoltare i vari Mazzalai & c. la FED non trascinerà l'economia in recessione per uccidere l'inflazione, e il motivo è semplice,
    le banche centrali si preoccuperanno più della crescita del PIL nominale (crescita reale + inflazione) che della sola inflazione , al fine di abbassare il rapporto debito/PIL. Questo rapporto deve contrarsi altrimenti il peso del debito sarà insostenibile. La riduzione del rapporto non può essere ottenuta riducendo il debito. In effetti, il disavanzo è obbligatorio per sostenere i piani di investimento del governo. La caduta del rapporto debito/PIL sarà quindi ottenuta dall'aumento del PIL nominale e questo aumento è molto più semplice con un'inflazione elevata che senza.

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    1. Molto interessante e pertinente. Forse e' qui l'equivoco che nasce da chi sostiene come me, Mazzalai ed altri che e' comunque meglio essere investiti in bond che azionario. Che le BC vogliano questo secondo me dipende. La FED ad esempio ci sta sicuramente provando. La BCE al contrario, non ci pensa proprio, e l'affossamento del superbonus 110 ne e' una delle prove. Ma anche nel caso della FED, la vera domanda e': ci riuscira'? Ecco, secondo me ed altri no, secondo te ed altri si. Io penso come Mazzalai che i dati sono farlocchi (troppe incongruenze tra dati che dovrebbero essere correlati), te pensi come altri che invece va tutto bene. E' dal 2008 che la FED vuole ridurre il debito, ottenendo solo un debito piu' grande. Questa e' l'essenza della deflazione da debiti! Io inoltre, a differenza di Mazzalai, penso che da 300 anni il giochino della borsa serve a togliere soldi alle classi sociali piu' deboli. Se come dici te la FED cercasse di ridurre il debito per un soft landing, significa che avrebbe cambiato gioco, e non fosse piu' interessata a depredare imprese fallite. Per non parlare di altre BC: quella svizzera ha perso miliardi di franchi, la giapponese cerca disperatamente di cambiare i corsi ma di fatto si e' comprata mezzo paese per tappare i buchi.

      E' tutta qui la scommessa perche' vedi, quando si parla del fatto che e' sempre meglio investire in azionario sul lungo periodo, nessuno che lo dice si e' mai ritrovato in mezzo ad una crisi stile 29', dove il capitale perde l'80% e poi ci mette decenni a riprendersi. Qui si cerca di fare soldi senza ritrovarsi rovinati, mente in giro e' pieno di gente che brucia portafogli e poi fa performance del 100%. Se io brucio il mio di portafoglio e' game over, non trovo altro capitale.

      L'ultima opzione che fregherebbe me e te, e' il reset del sistema attraverso l'implementazione delle valute digitali delle banche centrali. A quel punto pero', saremmo letteralmente schiavi dei maiali della fattoria di orwell, e poco ci interesserebbe dei soldi (almeno a me).

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    2. Tu parli di incremento del PIL nominale e questo, nel lungo periodo, è certamente aumentato negli Stati Uniti. Ma se vuoi vedere il trend attuale quello che devi fare è guardare il dato tendenziale, cioè devi confrontare i dati anno su anno. Ebbene dal picco raggiunto nel secondo trimestre del 2021, in seguito agli aiuti statali in epoca di Covid il dato tendenziale ha subito un calo di più del 50% a far data quarto trimestre 2022. Quindi la tendenza attuale è di una contrazione del PIL nominale, non di un aumento. E, secondo me, siamo solo agli inizi.

      Per quanto riguarda i dati aggiustati e/o incongruenti di cui parla tanto Mazzalai, vorrei citarti solo un esempio. E' da poco uscito il dato del quarto trimestre 2022, relativo al debito delle carte di credito negli Stati Uniti, giunto a poco meno di un trilione di dollari, il livello più alto di sempre. Se seguiamo i media e l'opinione mainstream questo aumento è dovuto ai consumi ancora troppo "forti", perchè in America ci sarebbe bassa disoccupazione e aumento dei salari ... Se questo fosse vero la logica ci suggerisce che le vendite al dettaglio dovrebbero essere in aumento, giusto? E invece no. Il Johnson Redbook Index https://www.fxstreet.com/economic-calendar/event/4c143a67-e8f2-43f2-89a6-4027234fda5c che rappresenta circa l'80% del totale delle vendite al dettaglio nel paese, ha imboccato un chiaro canale ribassista dal picco di novembre 2021. Il dato più recente di metà febbraio del 5,3% è drammaticamente basso, se confrontato con il 9,1% di marzo 2020, ossia prima della pandemia e ci dice che la velocità del trend al ribasso è significativamente peggiore di quello che abbiamo visto nel 2019-2020, quando tutti i negozi erano in lockdown. La realtà è che i consumatori, molto probabilmente, stanno facendo ricorso a nuovi debiti (a tassi più elevati) per pagare i loro debiti pregressi.

      Se la Fed non abbandonerà al più' presto la sua ossessione sull'inflazione per concentrarsi invece sui rischi di recessione, l'America, e con essa il resto del mondo, rischia davvero grosso.

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    3. Ed aggiungo, che tali consumatori si stanno indebitando a tassi che vanno dal 6-7% dei mutui al 20% delle carte di credito...

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  10. Quello che scrivi é condivisibile circa gli insuccessi della FED,solo,che ora i gringos stanno usando armi "non convenzionali" tipo inflazione da offerta e guerra militare ed economica con l'Europa che fa da garson pipi ai gringos.
    Quindi lo scenario é cambiato ,ma soprattutto nuovo:ma come sempre il futuro é imprevedibile,ma un altro 29 od anche 2008 non mi pare all'orizzonte e aspettarlo prendendo il 2,5 % in $ non é il massimo.
    Ieri sera ho visto la puntata di report sulla fragilità economica dell'Europa e del fatto che gli USA hanno stanziato 900 miliardi per incentivare aziende a trasferire la produzione con l'obbligo di comprare solo in USA.
    La Wolkswagen si è già attivata,con buona pace delle maestranze teutoniche.

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    1. Ripeto, te non vedi un '29 all'orizzonte io si. E poco importa se invece che nel 2014 arrivera' nel 2024, sempre di distruzione del portafoglio si trattera', sempre in un sistema all'orlo del collasso siamo. Io preferisco aspettarlo col 4% di rendimento. Inoltre, se l'Europa si impoverisce a chi venderanno gli americani? Ai Cinesi? Agli Indiani? Ai Russi? Ai BRICS? Un conto e' volere, un altro e' potere. Se la situazione gli scappa di mano il crollo sara' repentino ed inevitabile. E siccome io non sono uno di quelli che racconta di uscire sempre il giorno prima di un crollo, preferisco starne fuori.
      Insomma, qua non discutiamo di chi ha ragione e di rendimenti, di fatto (come sempre affermo) siamo in un calcolo del rischio/beneficio. Io non rischio, anche se perdo delle opportunita', altri invece preferiscono farlo.

      Saluti

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  11. Mah...un altro 29,va bene che tu sei complottista ma l'enorme liquidità tiene in piedi tutto.
    Intanto in guru anche oggi ,dato che da anni non va come aveva predetto da la colpa alla manipolazione dei dati,questo nel breve ma vedrete nel medio lungo...
    E il tempo passa e quello che ieri era breve diventa medio e poi lungo,ma la musica é sempre quella...Non azzeccarne una e dare la colpa ai cattivoni manipolatori é un po' infantile.
    Guadagnare tempo ,sperando nel disastro per poi dire l'avevo detto...
    Tornando all'ipotetico nuovo 29 un eventuale crollo chiaramente non avviene tutto in un giorno,magari uno se non é stupido dopo un meno 10 esce...
    Guarda cosa ha fatto SP500 e Nasdaq dal 2010...bolla sempre più gonfia e pronta ad esplodere...buona giornata a tutti e sopratutto dite la vostra.

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  12. Volevo segnalarvi un interessante strumento finanziario, da fine novembre 2022 disponibile anche in Italia sotto forma di ETF. Si tratta dell'ETF QYLD. In pratica è un ETF che investe sui titoli del Nasdaq100 e poi genera reddito attraverso la vendita di opzioni call coperte su questi titoli. Ha una volatilità di circa il 30% inferiore rispetto a quella dell'indice Nasdaq100 e un rendimento da dividendi, distribuiti mensilmente, che supera il 13% annuo (dati estrapolati dal gemello quotato negli Stati Uniti che esiste dal 2013 ed ha sempre distribuito dividendi ogni mese). Ha un rendimento inferiore a quello dell'indice Nasdaq100, perchè la vendita di covered call ne limita il potenziale rialzo, ma anche drawdown inferiori perchè i premi incassati mitigano il rischio di ribasso quando il mercato scende. Un ottimo strumento per chi cerca una rendita dal proprio capitale investito.

    A proposito di Nasdaq100, e per rispondere a Rita, entrambi i miei indicatori di ampiezza il 13 gennaio scorso hanno dato un segnale di acquisto su questo mercato. Sono indicatori che danno pochi segnali nel tempo (l'ultima volta si erano attivati post crollo del Covid) ma hanno una percentuale di esattezza superiore al 90%. Quando si verifica il segnale l'indice registra di solito rendimenti positivi nel medio lungo periodo (da tre mesi a un anno).

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    1. Fabio,
      QYLD lo sconsiglio, è una trappola a orologeria. All'inizio ti alletta mediante le percentuale di dividendo, perchè quello che ti dà, poi alla lunga si riprende tutto mediante la perdita di valore del capitale.

      QYLD dà l'1% mensile del suo valore. Nel 2014 costava 24 dollari quindi rendeva 0.24, adesso sta sui 16 e rende 0.16. Dimezzato il capitale e il dividendo,. È una lotta contro il tempo: quando il nasdaq sale, QYLD sale molto meno, quando il Nasdq scende, QYLD crolla e non torna più ai valori precedenti.
      Va molto di moda fra i retailers, i piccoli investitori, ma nessun istituzionale, nessuna grossa banca d'investimento è presente tra i grossi azionisti, questo dovrebbe far riflettere.

      ~ praya ~

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    2. Ciao praya e bentornato intanto.

      Attenzione a quando si guarda un grafico di uno strumento finanziario che distribuisce dividendi. Se metti QYLD su tradingview per esempio, e desideri ispezionare il reale rendimento dello strumento, devi ricordarti di adeguare i dati a seconda dei dividendi distribuiti cliccando sul pulsante in basso "adg". Se lo fai vedrai tutto un altro grafico.

      Per ovvi motivi guadagna e perde meno dell'indice a cui fa riferimento, ma può essere una scelta interessante per chi punta sui dividendi.

      Il fatto poi che nessun istituzionale ne faccia ricorso è presto spiegato: le grosse banche d'investimento, dato l'ingente capitale di cui dispongono, se desiderano vendere call coperte lo fanno sui singoli titoli, ma noi retailers non ce lo possiamo permettere (a meno che non si disponga di qualche milione di euro). Un'opzione controlla 100 azioni, quindi per poter vendere una call coperta per esempio su Adobe devi avere 100 azioni e la bellezza di 34.400 $ investiti in solo titolo. Per diversificare almeno su una ventina di azioni e poter vendere call coperte ci vogliono molti soldini, che non tutti hanno.

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    3. Ciao Fabio,

      - per avere quel grafico total return (prezzo+dividendi) sei costretto a reinvestire sempre i dividendi, non si scappa. Per quello parlavo di trappola. Quindi che senso ha comprare QYLD che mi dà l'1% mensile di dividendi se tanto poi dopo li devo usare per comprare nuovamente altro QYLD, (per la gioia dei manager di QYLD).
      A questo punto non è molto meglio SCHD? Incassi dividendi crescenti ogni anno, li puoi spendere o reinvestire ma sei tranquillo perchè tanto il capitale sotto aumenta di valore.

      - banche e fondi d'investimento sono squali pronti ad azzannare ovunque dove sentono odore di profitto, negli anni hanno comprato di tutto anche startup con le idee più assurde anche fallimentari vedi Mayoshi Son, c'è Bill Gates vorrebbe comprati anche l'aria che respiri per aver altri rendimenti, e tu credi davvero che se esistesse un ETF che ti dà il 12% qualche nome grosso non ci avrebe investirebbe qualche miliardo, tanto per?


      ~ praya ~

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    4. Sì, effettivamente hai ragione su tutta la linea.

      Eppure la vendita di covered call non è una strategia d'investimento nuova e nel tempo ha sempre dimostrato di essere profittevole. E soprattutto non puoi perdere il capitale.

      Se l'ETF, senza il reinvestimento dei dividendi, perde in conto capitale può significare una cosa sola: per mantenere la distribuzione mensile del dividendo costante, l'ETF vende call anche quando non dovrebbe, intaccandolo con la distribuzione il capitale. Questo significa che vieni troppo spesso assegnato perchè il titolo cresce e tu non riesci a sfruttare i benefici della salita, mentre il premio incassato non ti ricompensa a sufficienza. Infatti la vendita di call coperte non andrebbe fatta sempre a prescindere, ma solo in determinate condizioni (per esempio quando siamo in ipercomprato ed è probabile un pullback) se il titolo è in un trend crescente.

      Meglio lasciar perdere quell'ETF.

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    5. Sì, esatto Fabio,
      QYLD dovrebbe decidere di usare la sua strategia solo in certe condizioni di mercato e poi distribuire meno dividendi, allora in quel caso conserverebbe il suo valore. Ma siccome sono famosi per essere l'ETF che dà il 12% annuo, si vendono bene: stai sicuro che quando QYLD avrà il valore di 8 $, ci sarà sempre qualche novello entusiasta disposto a comprarlo per ricevere 0.08$ al mese, che non vorrà ascoltare gli avvisi di chi lo ha comprato a 16$ o a 24$.

      Per chi ha tanta pazienza, nel lungo periodo lo stesso rendimento di QQQ sorpasserà QYLD.
      Chi vuole una metà strada , ci sono titoli che pagano mensilmente come (MAIN) Capital o REALTY (O).
      Altrimenti ETF come SCHD.

      I dividendi diversificati sono la mia strategia di investimento e credo sia la migliore, ma ci vuole tanta pazienza.

      ~ praya ~

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    6. Dove lo compri SCHD? Per un investitore italiano mi pare sia acquistabile solo su eToro.

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    7. Sì sono su Etoro da qualche anno, mi trovo bene.

      Adesso hanno abbassato la tassazione sui dividendi USA dal 30% al 15%.
      Per chi si vuol divertire, oltre a QYLD della GlobalXEtf hanno anche DIV e SDIV (stessa musica, alti dividendi e distruzione inesorabile del capitale...).

      Oltre a SCHD invece hanno DGRO, HDV (ottimo), NOBL, VIG.

      ~ praya ~

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  13. Quindi secondo i tuoi indicatori il rialzo del Nasdaq continuerà ...con buona pace di Ivano

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    1. Questo non posso assicurarlo, però gli indicatori di ampiezza di solito sono abbastanza precisi. Uno dei due si è attivato solo 24 volte dal 1945 (questa è la 25esima) ed ha fallito solo una volta. Tuttavia è impossibile sapere la percentuale di guadagno potenziale: potrebbe essere solo il 5%, come tranquillamente più del 10% od oltre.

      Ci tengo a sottolineare però, che nè l'uno nè l'altro si sono attivati sul più ampio mercato del NYSE, e questa potrebbe essere una spia di allarme.

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  14. Qualche mese fa lessi un articolo di Matt King, uno dei maggiori esperti mondiali dei mercati obbligazionari globali. Sosteneva che, in presenza di estrema manipolazione delle banche centrali, i tassi del mercato obbligazionario non riflettono più i fondamentali dell'economia, ma solo i timori delle mosse pericolose della Fed. Sempre secondo King, se il mercato obbligazionario è ormai sempre più disallineato dai dati economici, allora le fluttuazioni dei tassi non riflettono più nemmeno lo stato di salute dei titoli quotati in borsa, dunque non costituiscono un "allarme" credibile per i mercati azionari ed è per questo che la borsa non è crollata pur con tassi sul decennale USA tornati al 4%.
    L'articolo mi ha fatto molto riflettere perchè, se il capitalismo è ancora capitalismo, noi sappiamo che l'aumento dei tassi deve per forza portare ad un calo del valore dei flussi di utili attesi di un'azienda.
    Come ben sapete è già da un po' di tempo che mi sto domandando come mai il mercato azionario non stia per niente scontando una discesa delle borse dovuta all'aumento dei tassi. Cercando una risposta mi è venuta un'idea. Non so se altri lo abbiano fatto prima o se sia solo un dato senza senso, ma ho provato a confrontare i rendimenti degli utili a termine delle aziende quotate allo S&P500 e il rendimento del Tesoro a 10 anni, a partire dal 1990 ed ho scoperto qualcosa che reputo interessante: lo spread medio tra queste due variabili ha avuto un valore di 150 punti base (1,5%). Ogni volta che il dato si allontanava da questo valore, tendeva sempre a ritornare alla media.
    Oggi il valore medio degli utili per le aziende dello S&P500 è di 224,2$ e il valore dello S&P500 è di 4045,64, il che porta il P/E a 18. Il rendimento degli utili è 224,2/4045,64 = 5,54%. Il tasso a 10 anni USA è 3,96%. 5,54% - 3.96% = 1,58% (spread), quindi quasi perfettamente in media.
    Potrebbe essere una spiegazione? Non lo so, ma si dice che il mercato abbia sempre ragione....
    Le previsioni forward per il 2024 degli utili attesi è di 250$.
    Se supponiamo che il rendimento del 4% sul decennale USA sia un limite massimo sopra il quale non possa crescere ulteriormente, c'è bisogno di una completa distruzione dell'economia da parte della FED con ulteriori aumenti dei tassi, affinchè il rendimento degli utili delle aziende crolli da quel valore. Solo allora la FED abbasserà i tassi e i rendimenti del decennale caleranno riportando lo spread verso i valori storici medi.
    Dunque il punto è tutto qui. C'è chi crede che l'economia USA non sia sull'orlo dell'abisso, quindi la salita del tasso decennale è arrivata al suo valore limite e lo spread di 1,50% sarà rispettato, perché le aziende riusciranno a maturare utili futuri e chi invece pensa, come me, che l'azione irresponsabile e "terroristica" della FED potrebbe intromettersi in questo delicato equilibrio facendo andare le cose diversamente, con esiti davvero disastrosi per l'economia.

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    1. Intanto cominciano i default sui fondi immobiliari...

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    2. Uno ,bisogna vedere se sarà un caso isolato.
      Per ora sono solo 571 milioni , se iniziano altri fallimenti veri più grandi i rialzi si fermeranno presto , in caso contrario con gli ultimi dati usciti la fed non si fermerà fino a quando l inflazione non sarà sotto controllo, potrebbe essere il 5,5 % o il 6 % , quando rinunceranno la fine dei rialzi dei tassi gli indici azionari scenderanno e tutti cercheranno di salire sul treno dei bond , è che se arrivano al 6 o addirittura al 6,5 % per chi ha in portafoglio bond extralunghi sarà molto dura psicologicamente resistere alle perdite teoriche che saranno oltre il 50 %attendendo magari per anni.

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    3. Aggiungi altri 1700 milioni, e metti pure un'altra tacca ;-)

      https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-02-22/pimco-owned-office-landlord-defaults-on-1-7-billion-mortgage?leadSource=uverify%20wall

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  15. Dopo il matusalemme Austria ,ho preso un po' di questo Tnote a 17 mesi che rende il 5% annuo,avendo conto in $ non ho rischio cambio perché a mal parata rinnovo e aspetto...come Ivano che però non sa che la FED in ultima istanza ha il jolly da giocarsi

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  16. Altro annuncio di salita tassi di Powell, con discesa del tasso trentennale e rafforzamento del dollaro. Tra un po' sulla curva dei rendimenti ci si potrà andare con lo slittino.

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  17. Buongiorno a tutti,
    da quando ho terminato i miei studi economici, aimè, sono trascorse oltre due decadi; una punta di curiosità per questo genere di faccende c’è ancora;
    ho recuperato qualche dato, la disoccupazione USA è arrivata di recente al 3.4%, il miglior dato da 53 anni (migliore per chi vede ancora l'occupazione al fine di produrre ricchezza in accezione positiva, prima che venga scoperto l'albero degli spaghetti e dei quattrini); l'inflazione annua 2021 era al 7.04% con un PIL al +5.9; nel 2022 inflazione annua al 6.5% e PIL a +2.9%.
    Provo a spiegarmi: gli USA hanno un colossale debito federale (oltre 31.000 mld di Usdollars), che sostiene una spesa militare che a sua volta consente una primazia strategica globale; anche il debito privato (oltre 16.000 mld USdollars) è considerevole e permette un livello di benessere tra i più invidiati, a molti cittadini.
    Cosa mi viene in mente per rendere sostenibile una tale montagna di "pagherò" ? Proprio l'inflazione.
    Come tassa occulta, non ricade soltanto all'interno del paese ma viene spalmata, proprio malgrado, pure sui tanti investitori stranieri che detengono debito USA o utilizzano dollari come valuta di riserva, senza beneficiare immediatamente dal vivere in una superpotenza consumista.
    Uno che sta in Ammerica piglia diversi piccioni con una fava: quasi piena occupazione che, a differenza della BCE, pare sia nel mandato FED, oltre alla stabilità dei prezzi; aggiungi benessere e un ruolo guida (finchè le ambizioni abiteranno nel mondo, c'è ancora qualcuno che vuole stare in testa).
    Dal loro punto di vista e di tornaconto, perchè uno come Powell dovrebbe scassare il giocattolo ?
    A chiacchere deve dire ogni male possibile dell'inflazione, dei grandi debiti, poi dovrebbe agire per lasciare le cose esattamente come sono, e fare come dicono a Napoli: chiagni e fotti :P
    vi abbraccio....
    Moris

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    1. Ciao Moris. Il tuo ragionamento secondo me e' corretto, non a caso una della quattro opzioni per ridurre il debito in una deflazione da debiti e' l'iperinflazione. Ma partiamo sempre dal presupposto che la FED ed altri possano veramente influenzare il sistema a loro piacimento. La realta' ci dice che i dati sull'occupazione sono farlocchi, perche' segnano come occupato anche chi lavora due ore alla settimana, e che il mercato immobiliare si e' fermato. Tutto punta ad un altro blocco dell'economia. Guardate che truccare i dati non e' mica prerogativa degli USA. I tedeschi ad esempio truccano i dati sul loro debito da sempre, tenendo fuori dal conto la spesa pensionistica.

      Insomma l'unico modo per salvarsi che hanno, e' controllare la finanza della massa in maniera totale. A quel punto anche il giochino di togliere gli sghei ai poveri per darli ai ricchi con la borsa sara' futile. Potranno farlo con un click. Da qui nasce infatti l'idea delle valute digitali delle banche centrali. A quel punto li', saremo schiavi davvero, in mano a gente che potra' addirittura programmare i nostri risparmi. Non fai il bravo? ti blocco certi acquisti. Non spendi? ci metto una scadenza sopra e puffete! Gia' con la MIFID II non vedete le mille domande che vi fanno su patrimonio, origine del denaro, etc.? E vi garantisco che se il lavoro puo' dare "dignita'", sono i risparmi che danno "liberta'".

      Vediamo se ci riusciranno. A guardare il pecorame in giro, non ci sono molti dubbi.

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    2. Ciao Moris, la tua domanda è interessante e ci sarebbe da scrivere un trattato. Mi limito però solo a girarti un'altra domanda: siamo proprio sicuri che il reale obiettivo della Fed sia proprio quello di influenzare, con la sua politica monetaria, la disoccupazione e l'inflazione, i due indicatori economici in assoluto più ritardatari e facilmente manipolabili? O è solo la storiella che viene data in pasto alle masse? Per quanto riguarda l'occupazione basti pensare che se uno lavora otto ore la settimana, lavorando un'ora presso otto diversi datori di lavoro, è stato conteggiato come occupato otto volte. Anche l'inflazione è manipolabile, basta cambiare a piacimento il paniere dei beni sui quali viene calcolata e i diversi pesi. I due indicatori sono ritardatari perchè gli effetti dell'aumento dei tassi si notano solo con un ritardo di circa 9/12 mesi nell'economia, per cui è chiaro che la Fed agirà sempre con il tempismo sbagliato.
      Qui stiamo parlando di banchieri che, nell'immaginario collettivo dovrebbero avere le sorti di una paese sotto controllo ed invece nella storia non ne hanno mai azzeccata una!
      La verità secondo me è diversa e sottolineata più volte nel blog ....

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  18. Oggi mercati giu', interessi giu', ed oro su'. Che stia tornando tutto normale? Vediamo se stavolta e' diverso.

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    1. E' bastata la pubblicazione del dato di ieri di aumento inaspettato delle richieste di disoccupazione ..... ennesima conferma di un chiaro ritorno della deflazione che solo la Fed sembra ormai ignorare. Forse il mercato inizia finalmente a non credere più a Powell. D'altronde solo il 4 maggio scorso dichiarò in conferenza stampa "non stiamo prendendo in considerazione un aumento di 75 punti base" e solo cinque settimane dopo iniziò ad alzare i tassi di 75 punti base per quattro volte di fila. Quindi oggi, quando Powell dice che i tassi rimarranno alti, senza dare una motivazione economica concreta a questa affermazione, perchè dovremmo crederci?

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    2. Forse, la vera urgenza è occuparsi della crisi bancaria che sta per scoppiare in America. https://www.rainews.it/articoli/2023/03/borsa-a-piazza-affari-crollano-le-banche-e-allarme-su-istituti-di-credito-americani-1f62c822-d138-4158-b33b-a6c7645b2b8f.html
      Personalmente, se avessi soldi in banche americane li ritirerei con bonifico o carta di credito. Ritirerei anche valuta fiat dagli exchanges di criptovalute di qualsiasi paese o li cambierei in stablecoin (preferibilmente in USDC), trasferendoli poi in un wallet personale di cui si possiedono le chiavi private (non in wallet gestiti da banche o da exchanges). Speriamo che la crisi non si propaghi ad altre banche, europee comprese.

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    3. Il mio timore e' quello, il reset finanziario dove vaporizzeranno i nostri risparmi. Vorrei metterli al sicuro ma nell'azionario ovviamente non si puo' adesso, neanche "value". Cosi' sono liquido su piu' conti e piu' paesi, ed ho investito in autosufficienza e treasuries.

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    4. https://www.rainews.it/articoli/2023/03/fallimento-della-silicon-valley-bank-in-un-solo-giorno-ritirati-42-miliardi-dai-conti--404b31d8-afbb-476c-aabf-5ace5ebb90cd.html
      La storia si ripete. Da quanto dicevamo che gli aumenti dei tassi sarebbero proseguiti fino a quando qualcosa non si fosse rotto nel sistema finanziario. Bene, ora è successo e sono proprio curioso di vedere le prossime mosse mosse di Powell.

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    5. Nei prossimi giorni capiremo se il rischio di una cascata di piccoli fallimenti bancari sarà sufficiente a costringere la Fed a invertire il suo percorso di inasprimento oppure potrebbe esserci un disegno, da parte delle grandi banche e della Fed, di provocare un collasso a cascata tra le banche più piccole, prima che la Fed inondi nuovamente il sistema di liquidità, in modo da rendere le banche sistemiche (J.P Morgan in testa) ancora più grandi e potenti. L'impressione è che, mentre la Fed e i media distraevano le masse con problemi "accessori", come le criptovalute, l'inflazione (in netto declino) e la recessione, l'intero sistema finanziario americano arrivava a un punto di rottura.
      Che sia stato un progetto intenzionale o un incidente di percorso delle élites finanziarie, lo scopriremo col tempo.

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    6. New York Times del 10 marzo 2023:

      "Ciò aveva funzionato bene fino a quando la Federal Reserve non ha iniziato ad alzare i tassi di interesse l'anno scorso per raffreddare l'inflazione. Allo stesso tempo, i fondi per le start-up hanno iniziato a prosciugarsi, mettendo sotto pressione molti clienti della banca, che hanno poi iniziato a ritirare i loro soldi. Per pagare tali richieste, la Silicon Valley Bank è stata costretta a vendere alcuni dei suoi investimenti in un momento in cui il loro valore era diminuito. Nella sua rivelazione a sorpresa di mercoledì, la banca ha dichiarato di aver perso quasi 2 miliardi di dollari."
      https://web.archive.org/web/20230310193337/https://www.nytimes.com/2023/03/10/business/svb-silicon-valley-bank-explainer.html#:~:text=captures,miliardi%20di%20dollari.

      Al ventesimo posto su Forbes nella lista delle migliori banche del 2023:

      https://www.forbes.com/lists/americas-best-banks/?sh=44631c51c0de

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    7. Fabio, e' la storia di sempre. La FED si fermera' dopo il crollo, uando sara' tutto in svendita. Il mercato reggera' il tempo necessario ora a far vendere la banca dei rothschild e finire la distribuzione iniziata a gennaio 2021.

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    8. Che branco di delinquenti. Guardate cosa ho scoperto https://www.levernews.com/svb-chief-pressed-lawmakers-to-weaken-bank-risk-regs/?utm_source=substack&utm_medium=email
      Per chi non sapesse cosa sono gli standard prudenziali rafforzati sono una legge approvata negli Stati Uniti dopo la crisi bancaria del 2008, che costringe le banche americane (ma solo quelle con più di 250 miliardi di dollari) a detenere una quantità di attività liquide di alta qualità (Treasuries, ma anche obbligazioni societarie e MBS in una certa misura) almeno abbastanza grande da soddisfare un deflusso stressato di depositi per 30 giorni.
      La formula è questa: Liquid Coverage Ratio (LCR) = Stock of high quality liquid assets/Net cash outflow over 30 days >= 100%

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    9. "ora a far vendere la banca dei Rothschild..."avevi scritto che i Rothschild la stavano ritirando dal mercato...cosa vuoi dire?

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    10. Si scusa ho scritto di corsa. Confermo che la vogliono togliere dal mercato.

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  19. Prova di forza della FED,borse europee in profondo rosso e equity USA in positivo e Bitcoin a palla...
    Questa volta non vogliono farsi fottere,stampano all'occorrenza.
    Altro cigno nero neutralizzato...?

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    1. Io vedo S&P a 3900, il massimo assoluto a 4800 ormai più di un anno fa. Se questo e' il soft landing, vuol dire che l'indice ristagnera' per anni. Potrebbe essere una buona notizia: in questo caso andare a pescare aziende sottovalutate rendera' parecchio.

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    2. Oggi S&P tocca i 3800, 1000 punti in meno del massimo storico. Saremo solo all'inizio, o la strada e' ancora lunga?

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  20. Siamo nel bel mezzo del più grande trasferimento di ricchezza della storia moderna. Siamo anche agli albori di un cambio di sistema monetario, che come scrissi in un post proprio su questo sito qualche anno fa, riguarda l'introduzione e il successivo utilizzo delle valute digitali di banca centrale (CBDC).

    Dopo il fallimento delle tre banche regionali Silvergate, Silicon Valley Bank e Signature, il sistema cripto americano si trova ora nella situazione di non avere servizi bancari a disposizione per i cambi e le transazioni in valuta fiat necessari a chi usa le cripto stesse. Le tre banche fallite erano le banche principali che effettuavano questo servizio. Ma già c'è l'interessamento di qualche banca sistemica (cercate su internet per sapere quali sono e che cos'è una banca sistemica) all'acquisto degli asset, ovviamente in liquidazione, di alcune di queste banche. L'agognata meta dei puristi delle cripto, ovvero fare a meno delle banche, sembra ormai solo un sogno. Al contrario il potere bancario ha dichiarato guerra al fintech e si sta accaparrando un business miliardario.

    Circle, la società che gestisce la stablecoin USDC, aveva depositi presso queste banche fallite pari a 3,3 miliardi di dollari ed inizialmente non era stata inserita tra i correntisti garantiti. USDC aveva perso così l'ancoraggio col dollaro, proprio come a suo tempo Terra Luna. Poi le cose sono miracolosamente rientrate, anche Circle è stata inserita, pericolo scampato per USDC. Circle ha già iniziato i prelievi di quei soldi, per depositarli presso la BNY Mellon (altra banca sistemica), la più grande banca di riserva al mondo e la più sicura. Circle ha anche depositati, presso la stessa banca, i buoni del tesoro a garanzia della stablecoin, che compongono il 77% del patrimonio di Circle. Perchè preoccuparsi di salvare Circle e non Terra Luna? Vuoi vedere che le élites finanziarie hanno in mente di usare USDC al posto della nuova valuta digitale (o per lo meno affiancarla)? Se la troverebbero già bella e pronta all'uso, al contrario della Cina che ha dovuto crearla ex-novo. Se ho ragione USDT e BUSD, le altre due stablecoin più capitalizzate di USDC sono in pericolo ma, cosa più grave, i tempi per l'utilizzo delle valute digitali di banca centrale si accorcerebbero terribilmente.

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  21. Per chi detiene Treasuries l'ennesima delusione,in meno di 24 ore praticamente tutto come prima,ma ci vuole anche poco a capire che questa volta non si faranno trovare impreparati,con buona pace di chi da anni aspetta e prevede cigni neri.Lei caro Ivano é in guadagno (non credo) o in perdita con i Treasuries ?A parte i professionisti del punto esclamativo che quasi tutti i giorni con dati sempre negativi annunciano l'Armageddon da anni ,senza averne azzeccata una ,memorabile la linea maginot del 2,5% invalicabile,non ci crede più nessuno,anche perché una previsione deve avere un termine .

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    1. Io sono in leggera perdita ma senza contare i dividendi dal 2018 ad oggi (uso l'ETF). Comunque ho gia' spiegato che il treasury non e' l'unico investimento. Personalmente sto investendo per azzerare le spese, il miglior rendimento che conosco al momento, almeno per chi come me non fa parte di nessuna cricca. Il resto me lo investiro' poco a poco con tecnica value investing, ora che i corsi azionari ritorneranno sulla terra.

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    2. Per l'azionario (USA) vedi anche tu un buon momento x comprare lo SP500 a 3.300?
      Per quel che conta credi che rivedremo entro 3/4 anni il treasury 45 a 120?

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    3. Quando vedo l'azionario a prezzi umani ve lo dico. Al momento c'e' gia' qualche azienda a fair value, pero' se scoppia il panico le valutazioni saranno inutile. Mi prendo le cedole e aspetto. Almeno le bollette le ho quasi azzerate.

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  22. Non so se c'è qualcuno che può aiutarmi. Avrei bisogno di filtrare un universo di azioni con questo parametro fondamentale: Shareholder Yield (rendimento dell'azionista), a mio avviso più significativo rispetto al Dividend Yield. E' molto semplice da ottenere basta banalmente sommare i dividendi pagati nell'anno alla variazione annuale del debito totale e alla variazione annuale del numero delle azioni proprie e dividere il tutto per la capitalizzazione di mercato dell'azienda. Non ho tempo di passare azienda per azienda e mi servirebbe, se esiste, uno screener gratuito che mi faccia il calcolo in automatico filtrando i risultati dal più alto al più basso. Sapete indicarmene qualcuno?

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    1. Non saprei, ma se intanto cercassi in quelle presenti dentro un etf tipo questo? https://www.cambriafunds.com/syld

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    2. Grazie Ivano, non è proprio quello che cercavo ma è già qualcosa.

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    3. Si lo so, mi dispiace non poter aiutare di piu'

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    4. concetto molto interessante, andrebbe posto per legge sul frontespizio di ogni bilancio: ((spesa per erogare dividendi - (+/- variazione del debito totale) + spesa per eventuali bayback)) / capitalizzazione di mercato

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    5. ciao Fabio, salve a tutti, reputo utile sull'argomento shareholder dividend yield questa email ricevuta da www.suredividend.com; sono iscritto ad una delle loro newsletter che di solito si occupa dei dividend aristocrat; seguendo il link
      https://www.suredividend.com/highest-shareholder-yields/
      ed inserendo la propria email nella pagina dedicata si riceve un file excel con 350 Shareholder dividend yield già calcolati e pronti da utilizzare.
      Saluti.

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  23. Credit Suisse in grossa difficoltà.
    Stiamo parlando di una Bulge Brackets Bank, banche considerate di importanza globale sistemica.
    Intanto il grafico SP500 assomiglia sempre di piú a quello del 2008. Situazione da monitorare con attenzione.

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    ~ praya ~

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  24. Buongiorno a tutti,

    della serie "mal comune mezzo gaudio", SVB è collassata perchè era anche lei esposta massicciamente in treasuries USA...
    Dopo anni di investimenti, trading, strategie, etc una cosa mi pare evidente e chiara: un PAC è l'unica soluzione per avere coronarie pulite e soddisfazioni a lungo termine. Inutile provare ad azzeccare il timing, impossibile.
    Quindi vivete sereni ed abbiate pazienza ;-)
    Un saluto a tutto il blog

    Gabriele

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    1. Gabriele, mi dispiace ma non hai capito una mazza di quello che è successo. I treasuries non c'entrano nulla.

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    2. Carissimi,
      leggere di finanza negli ultimi giorni non ha nulla di noioso; la volatilità mi agita il ptf, e però trovo avvincente il susseguirsi degli eventi, ogni grande notizia è presto superata da un'altra più grande.
      Riflettevo, dopo aver letto Gabriele ed Ivano, sul confine tra scelta e scommessa.
      Immagino che il fondatorte di Borsole utilizzi fondi propri, per i quali non deve rendere conto a terzi, quando punta sui treasuries USA a lunga scadenza per assecondare la sua visione delle cose economiche.
      La SVB pescava nell'enorme oceano di liquidità, per caricarsi dei medesimi titoli.
      Immagino che, sul totale dei suoi acquisti, la quota parte effettuata con mezzi propri, rivenienti da capitale, riserve, utili rimessi a nuovo, fossero una inezia. E il grosso fosse basato sulla raccolta a vista o quasi.
      E' cosa nota che, prima di un generale tracollo economico-finaziario, che ciclicamente si verifica qualunque ne sia la causa, quella che sarebbe diventata una cuccagna (Tbond) è divenuta una pietra al collo.
      I soldi degli altri sono, appunto, degli altri.
      Li hanno reclamati indietro tutti e subito.
      La differenza tra valore di mercato e di libro dei Tbond "nel caveau", ha trasformato i decisori della SVB in scommettitori.
      Ve lo leggo nel pensiero,
      tra una banca e una bisca c'è differenza, oppure no?
      Quando si maneggiano quattrini altrui, vorremmo autorità più impiccione, che vanno a ficcare il naso, poi però dipendono dalla politica, che a sua volta dipende da noi.....
      Quale bussola?
      Quanto vale nel micro, magari funziona nel macro.
      Usi il tuo stipendio? In titoli o al superenalotto??
      Fai come ti pare.
      Sei tutore di un minore con averi?
      I suoi soldi li usi tu ma non sono tuoi.
      E alla comunità, cioè a noi, tramite la pubblica autorità (il giudice)
      rendi conto.
      C'erano regole diverse?
      Le ha allentate Trump, per banche con attivi entro 250 mld Usd?
      Erano utili?
      Rimettetele :))

      Salute a tutti.
      Moris


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  25. Perdonami Ivano, non sono un esperto di finanza perchè mi occupo di tutt'altro. Quindi lungi da me "spiegare", mi limito a "capire" da quello che traspare dalle notizie finanziare dato che mio malgrado sono anch'io molto esposto in obbligazioni (non solo USA).
    Se io non ho capito una mazza allora rispondi anche a Milano Finanza:
    https://www.milanofinanza.it/news/silicon-valley-bak-e-goldman-sachs-ad-aver-acquistato-il-portafoglio-obbligazionario-su-cui-ha-registrato-202303151027115730

    Gabriele

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    1. Scusa Gabriele, ho risposto da cafone perche' e' un periodo troppo impegnativo. Colpa mia.

      Dopo le scuse, lo spiegone, in realta' spieghino.
      1) SVB e' una banca che finanzia il green, ed il green e' totalmente insostenibile senza fondi e tassi zero, perche' non crea profitto, e' una macchina in perdita. Ecco che con il rialzo dei tassi i creditori di SVB cominciano ad entrare in crisi.

      2) SVB e' molto liquida, ha tanti treasuries (quasi 120 mld se ho letto bene) ma ha bisogno di liquidita' che vuole ottenere attraverso una vendita di treasuries ed un aumento di capitale. L'operazione di vendita dei bond crea una perdita da 2mld di dollari causa rialzo tassi. Le due notizie messe insieme fanno scattare il panico tra i correntisti, di cui molti con poca cassa (vedi punto 1).

      3) Tutti corrono a ritirare e la banca finisce nei guai (qualsiasi banca se c'e' una corsa agli sportelli finirebbe nei guai, anche quelle grandi).

      Insomma SVB non era una banca messa male. In condizioni normali non avrebbe venduto i bond e non avrebbe registrato perdite. Ma quei cialtroni delle FED non capiscono neanche che in una deflazione da debiti se alzi i tassi saltano le aziende.

      Un appunto. Io non rispondo a Milano Finanza, perche' questi giornali sono altri cialtroni. Se dopo 12 anni di Masterchef e tre anni di pandemia (dove sta saltando fuori quello che scrivo da maggio 2020) non avete ancora capito chi e cosa muove gli "esperti", non posso farci nulla. Se vuoi capire di economia, o meglio di teorie macroeconomiche da gente che ha un pensiero non manovrato, deve seguire nino gallori, nicoletta forcheri, mazzalai, il bagnai pre-lega quando ancora non aveva tradito, etc.

      Il resto non vale nulla.

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    2. Per curiosità sono andato a vedermi i dati di bilancio di questa banca alla fine del 2022. SVB aveva un gigantesco portafoglio di investimenti pari a 120 miliardi di dollari. Di questi 120mld solo il 14% erano rappresentati da treasuries e ben il 78% da titoli a tasso fisso garantiti da ipoteca. Il capitale proprio della banca era di 16mld di dollari. Ora una banca con più di 90mld di titoli in portafoglio esposti al rischio di aumento tassi cosa fa, o meglio cosa dovrebbe fare? Coprirsi da questo rischio. Come? Come fanno tutte le banche "normali", cioè stipulando uno o più contratti swap con una o più controparti che fungano da assicuratori. Es. se voglio coprirmi per 10 anni posso pagare un tasso fisso a 10 anni (OIS), ricevendo in cambio il tasso Fed Funds overnight variabile per i successivi 10 anni più uno spread (spread swap). SVB si era coperta per il 2021, ma nel 2022 queste coperture erano praticamente sparite (solo 550 milioni di dollari in bilancio di interesse sugli swap). Io questa mala gestione la chiamo "azzardo morale". Ora il conto è presto fatto: 120mld di titoli a tasso fisso in portafoglio con duration di 5,6 anni (era la duration media dei titoli in portafoglio di SVB) non coperti da contratti swap significa che ogni 10 punti base di aumento del tasso di interesse a 5 anni ha fatto perdere alla banca quasi 700 milioni di dollari.
      100 bps (1%)? Perdita economica di 7 miliardi di dollari.
      200 bps (2%)? Perdita economica di 14 miliardi di dollari.
      Praticamente quasi spazzato via l'intero capitale della banca.
      Quando il boom della tecnologia e delle IPO è svanito, i depositi hanno smesso di arrivare nel 2022.
      Di recente, i depositanti hanno iniziato a portare via i loro soldi e hanno costretto SVB a realizzare queste enormi perdite sugli investimenti obbligazionari (prima non palesate in bilancio perchè solo potenziali) per servire i deflussi di depositi.
      La natura concentrata della base di deposito e la terribile gestione del rischio hanno fatto sì che SVB andasse a gambe all'aria molto velocemente.

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    3. Grazie Fabio. Io avevo letto che i 120 mld erano di titoli di stato. Ho fatto male a fidarmi di quello che scrivono i giornali. Evidentemente ormai oltre alle analisi neanche i dati sono affidabili.

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    4. Ciao Fabio. Un grazie anche da parte mia. Una curiosità: quel 78%, allocato in titoli a tasso fisso, è costituito da bond emessi da clienti della banca, e finanziati attraverso emissioni obbligazionarie sottoscritte da SVB? Con quella bassa copertura di capitali propri, sembra un Hedge Fund che fa arbitraggio tra raccolta a vista (magari costa come da noi, quasi zero) e impieghi a medio-lungo termine. Saluti.

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    5. Ciao Moris. Quel 78% in bilancio è così ulteriormente ripartito: 64% Agency MBS/CMO, 14% Agency CMBS. MBS=Mortgage-Backed Security=titoli garantiti da ipoteca; CMO=Collateralized Mortgage Obligation=obbligazioni ipotecarie garantite; CMBS=Commercial Mortgage-Backed Securities=obbligazioni garantite da ipoteca commerciale.
      Complice di quella situazione disastrata è anche la normativa contabile a cui sono soggette le banche americane, meno rigida di quella di altri paesi. L'Europa, per esempio, dispone di un quadro normativo piuttosto ampio per sottoporre a stress test il rischio di tasso di interesse che le banche europee assumono sui loro bilanci aggregati (l'esposizione netta derivante da prestiti, mutui, investimenti obbligazionari, emissione di obbligazioni, passività a lungo termine e swap). Si chiama stress test IRRBB (Interest Rate Risk in Banking Book).
      L'equivalente americano? Non esiste!

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    6. IRBB ?! The US equivalent does not exist.
      Ciao Fabio, in estrema sintesi:
      se uno ha la febbre,
      per non spaventare la famiglia dell'ammalato,
      nascondi il termometro!!!!
      In USA sono pionieri in certe cose ma così indiero per tante altre....

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    7. Moris, molto bella la definizione che hai dato di queste banche.
      Dal punto di vista del depositante si potrebbe anche assimilarle a fondi obbligazionari ad alta leva finanziaria, con annessi servizi di pagamento, nelle quali mantenere i propri risparmi è reputato cosa "normale". A presto.

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  26. Ciao Ivano,

    grazie dello spieghino. Mi sono espresso male nel primo messaggio, la causa del tracollo non è stata la vendita di treasuries (in perdita) ma ha semplicemente gettato altra benzina sul fuoco a caccia disperata di liquidità.
    Ultimamente intervengo poco qui ma leggo sempre con piacere i tuoi contributi e quelli degli altri.
    Riguardo il consiglio su Galloni, Mazzalai, Bagnai e compagnia cantante...sfondi una porta aperta in quanto ho letto molti dei loro libri ed ascoltato i loro interventi (tra l'altro non mi perdevo un singolo video di Byoblu su Youtube prima che venisse bandito).
    Ma essendo io un tipo curioso che mette sempre tutto in discussione (e l'economia si presta benissimo ad essere messa in discussione...non c'è una sola verità ma tante teorie ed interpretazioni), ho anche apprezzato il punto di vista delle controparti dei signori che hai citato tu.
    E quello che vedo dai confronti tra queste teorie opposte è che spesso, mio malgrado, la teoria "pseudosovranista" fa acqua da tutte le parti.
    O meglio, sarebbe bellissimo se tutto fosse come dicono effettivamente i Galloni e Mazzalai di turno...ma all'atto pratico la dura realtà spesso è un altra.
    Ripeto, non sto qui a dare ragione all'una o all'altra parte...probabilmente la verità si piazza nel mezzo. Voglio solo capire le ragioni dell'una e dell'altra sponda per farmi una vaga idea.
    E spesso quando si confrontano verbalmente le due parti, ad avere la meglio sono sempre gli anti-sovranisti...basti ricordare la pessima figura di Bagnai in duello vs Calenda oppure il buon Nino Galloni vs Michele Boldrin che potete vedere qui: https://www.youtube.com/watch?v=L8WoWE0Ls3s (premesso che disprezzo l'approccio da sapientone di Boldrin, ma è interessante notare come il povero Galloni, messo alle strette, non riesca ad argomentare e controbattere).
    A presto

    Gabriele

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    1. Capisco. Attento a non confondere la realta' con la giustizia. Gente come Galloni si batte per un sistema economico giusto, che pero' "non funziona" perche' non lo fanno funzionare. Ciao

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  27. Ricordo che iniziai ad interessarmene verso la fine del 2017. Allora in Italia non se ne sentiva ancora parlare, almeno tra le persone di mia conoscenza. Sicuramente qualcuno li utilizzava, ma all’epoca non condivideva. Fui così costretto a rivolgermi ad autori esteri ed iniziai a leggere tantissimo sull’argomento. Si trovavano solo studi e libri scritti in inglese che dovevo prima tradurre, un lavoraccio, e poi cercare di capire. La materia non era per niente semplice nemmeno per me, appassionato di numeri, economia, finanza ed investimenti già dalla seconda metà degli anni ’80. La maggior parte del materiale letto si rivelò inutile, le solite cose di cultura generale che si potevano trovare gratis su internet. Molte altre notizie erano invece interessanti, ma non di facile implementazione per gli investimenti soprattutto per me, che non sono programmatore. Alla fine i libri davvero istruttivi, che mi hanno insegnato veramente qualcosa, si potevano contare sulle dita di una mano. Però mi accorgevo che stavo iniziando a prendere via via sempre più dimestichezza con l’argomento. Capivo, costruivo, backtestavo e pian piano mi si è aperto un mondo … Volevo mettere in pratica quanto appreso sul mio portafoglio d’investimenti ma non ero mai sicuro di saperne abbastanza, avevo paura di sbagliare e così ho continuato a rimandare. E via con ancora studio, nuove idee, nuove prove, nuovi backtest, nuovi risultati positivi e incoraggianti, alcune volte persino notti insonni. Nonostante tutto ho preferito rimanere investito in treasuries americani a lunga scadenza con circa il 90% del mio portafoglio, la scelta che allora ritenevo giusta e che credo giusta anche adesso. Senza voler vantarmi, oggi posso dire di saperne abbastanza sull’argomento, anche se non mi ritengo un esperto. Parecchie soddisfazioni …. purtroppo solo sulla carta dei backtest. Riguardando i vostri commenti sul sito leggo frasi del tipo: “non dico di centrare, ma avvicinarsi al timing giusto”, “aspettare per anni il disastro si perdono opportunità”, “una previsione deve avere un termine”. Tutte esternazioni legittime. Probabilmente avrei quasi il doppio dei soldi se fossi uscito dai miei treasuries con il 50% di guadagno dopo il crollo del Covid, fossi entrato in azioni e poi uscito agli inizi del 2022, rimasto in contanti ed avessi reinvestito oggi ancora una volta in treasuries a lunga scadenza. Ma con i se e con i ma non si fanno soldi. Non si fanno soldi nemmeno con i backtest. I soldi si fanno solo con l’azione. Eppure, se avessi avuto un po’ più di coraggio e di fiducia in me stesso, dopo tutto quello che avevo imparato, le mosse scritte sopra sarebbero state proprio quelle indicate dai miei sistemi. Non le ho eseguite, pazienza … non me ne pento.

    Sono comunque contento degli sforzi fatti e di quanto appreso. Felice di aver capito, finalmente, con quale strumento gestire il mio portafoglio da qui in avanti.

    Di cosa sto parlando? Dei PORTAFOGLI DINAMICI naturalmente, secondo me il futuro degli investimenti.

    Se siete interessati all’argomento vi prego di darmi un feedback nei commenti. Potrei parlarne un po’ e magari scrivere anche un articolo, se Ivano me lo consente.

    Fabio

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    1. Siamo sempre interessati a teorie argomentate ed interessanti, giusto? Io invece ho capito dopo anni di test e tentativi che quello che mi riesce meglio e' il value investing. Ho notato che il trading e i sistemi da programmare sono piu' redditizi, ma ci vuole troppo tempo per i miei gusti e la necessita' di "esserci" al momento giusto senza essere liberi di anticipare o ritardare. Se una mattina non voglio comprare un future alle 9:00 in punto, con un sistema sono costretto a farlo. Mentre se trovo una ottima azienda posso comprarla quando voglio, euro piu' euro meno. Ecco perche' nell'ultimo anno mi sto dedicando al mercato STAR, sul quale voglio diventare super-esperto.

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    2. Caro Fabio,mi auguro per te ed anche per me (io ho Treasuries lunghi per il 25% in perdita del 20%) che succeda qualcosa perché rimanere investiti 30 anni al 2,5% in una valuta che non é quella con cui mangiamo non é una bella prospettiva.
      Non pensi che le BC non vogliono la deflazione?
      Se volevano abbattere l’inflazione non alzavano i tassi, toglievano liquidità al sistema . L’inflazione é l‘alibi per alzare i tassi, sempre sotto la curva, così si erode il debito a spese della gente:la deflazione non la vogliono.
      Tra l'altro ,per salvare le banche continuano a mettere liquidità ...

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    3. "Caro Fabio, mi auguro per te ed anche per me (io ho Treasuries lunghi per il 25% in perdita del 20%) che succeda qualcosa perché rimanere investiti 30 anni al 2,5% in una valuta che non é quella con cui mangiamo non é una bella prospettiva".
      Sta già succedendo.

      "Non pensi che le BC non vogliono la deflazione?"
      La deflazione è la diminuzione nel tempo del prezzo dei beni e dei servizi. Tecnicamente, si verifica una deflazione quando il tasso di inflazione scende sotto lo 0%. Al momento parlerei più correttamente di disinflazione.
      L'inflazione avvantaggia i debitori, e quindi principalmente le aziende e gli Stati, mentre penalizza i creditori, e quindi risparmiatori e lavoratori. Se ti fermi a pensare chi rappresentano le banche centrali, penso sia chiaro cosa preferiscano.

      "Se volevano abbattere l’inflazione non alzavano i tassi, toglievano liquidità al sistema".
      Di solito fanno entrambe le cose, lo hanno sempre fatto.

      "L’inflazione é l‘alibi per alzare i tassi, sempre sotto la curva, così si erode il debito a spese della gente".
      Parole sacrosante.

      "Tra l'altro, per salvare le banche continuano a mettere liquidità ..."
      Per salvare le banche i soldi, magicamente, saltano sempre fuori.




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    4. Ottima idea Ivano quella di specializzarti sul mercato STAR.
      Sempre molto apprezzati i commenti tecnici di Fabio

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    5. Ciao Ivano. I portafogli dinamici non si riducono esclusivamente alla costruzione di sistemi trading, ma possono essere utilizzati benissimo per l'investing, quello che faccio io. Certo, un sistema di trading su time frame a 5 minuti sul forex, che fa 20 operazioni al giorno può essere assimilato ad un portafoglio dinamico; in questo caso meglio avere un bot che fa le operazioni per te, questo è ovvio. Ma un sistema che ruota tra loro asset d'investimento (azioni, obbligazioni e ETF) può anche limitarsi a compiere una sola operazione al mese o al trimestre. Le soluzioni possono essere infinite.

      Il value investing l'ho fatto anch'io, ma ho sempre avuto l'impressione che mancasse qualcosa. Quello che non mi piaceva era rimanere investito in un'azienda, pur con buoni fondamentali e sottoquotata, per tempi abbastanza lunghi prima che il mercato se ne accorgesse, il che portava a lunghi periodi di sottoperformance. Un portafoglio dinamico è l'unico strumento di mia conoscenza capace di unire analisi fondamentale, analisi tecnica e regole in un unico "prodotto". Un portafoglio dinamico non sarà mai investito in un asset che non sia in una tendenza al rialzo. Ecco perchè mi piacciono. Penso anche che possano essere alla portata di chiunque, esperti di finanza o meno.

      Comunque scriverò ancora su questo interessante argomento.

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  28. Cambiando discorso,lo sai che accedendo a borsole il sito viene dichiarato come non sicuro?

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    1. Si, e non ho idea del perche', visto che si appoggia su blogger di Google. Comunque poiche' fondamentalmente non si usano password o dati sensibili sul sito, non dovrebbero esserci problemi.

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  29. Bentrovati,
    segnalo questa lettura
    https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2023/03/20/credit-suisse-svb-lehman-storia/
    domanda:
    nel bilancio al 31.12.2023, pubblicato sul sito web di Credit Suisse, a pg 113, tra le attività,
    vedo finaziamenti elargiti per 276 mld di CHF a fronte, sulle passività, di depositi per 234, capitale sociale per 45, propri prestiti, contratti da CS a breve per 23, debiti della banca a lungo termine per 157. Immagino che in qs ultima voce siano ricompresi i 16 mld di bond emessi da credit suisse e che non verranno rimborsati.
    Pesano per il 5.8 % circa sugli impieghi in finanziamento verso terzi;
    tra i soggetti finanziati, chi è andato così in rovina ?
    Da non poter rifondere la banca?
    Che salva, per ora, azionisti, correntisrti e una parte degli obbligazionisti.
    Saluti.
    Moris

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    Risposte
    1. Secondo me il default di Credit Suisse ha ben poco a che fare con quello delle banche regionali americane. Innanzitutto lì si trattava di banche commerciali, mentre Credit Suisse è una grande banca sistemica globale. Negli Stati Uniti il fattore principale che ha permesso i default è stata la svendita degli asset obbligazionari innescata dai rialzi dei tassi della Federal Reserve, mentre Credit Suisse non aveva una particolare esposizione a questa classe di titoli. Inoltre negli USA i bank run che hanno fatto precipitare le cose sono avvenuti nell’arco di pochi giorni e sono stati in buona parte pilotati dall’esterno con la complicità delle banche sistemiche americane rivali, mentre i bank run in Credit Suisse erano già in corso da settimane e sono tuttora “misteriosi”, nel senso che nessuno ne ha mai fatto una analisi specifica.
      Proviamo a fare chiarezza. Se negli Stati Uniti i default bancari hanno provocato una crisi di fiducia nei confronti di un sistema bancario dominato dal sistema fiat (denaro come credito), innescata da un comportamento "sconsiderato" nella gestione della liquidità da parte della Fed, altrettanto non si può dire per la Svizzera. A mio modo di vedere l’uscita di capitali dalla banca svizzera è dovuta a una causa ben precisa e completamente differente da quella che ha provocato i bank run in America.
      Per capire di cosa si tratta dobbiamo parlare anzitutto delle riserve straniere depositate nelle banche svizzere. La Svizzera è ancora il centro numero uno per la raccolta di capitali provenienti da tutto il mondo ed è responsabile di un quarto del totale globale dei capitali offshore. Forse pochi sanno che la borsa svizzera sta quotando un numero crescente di società cinesi che non vogliono più sottostare alle “regole di ingaggio” della borsa americana. https://asia.nikkei.com/Business/Markets/Chinese-companies-find-Swiss-listing-haven-amid-U.S.-pressure
      Questo non è un fenomeno passeggero, ma un processo di integrazione a lungo termine che ha implicato la determinazione di uno standard comune di auditing e supervisione da parte dei regolatori svizzeri e cinesi, con cui i capitali delle società possono essere riconosciuti e fatti transitare tra le borse di entrambi i paesi. La Svizzera è uno dei pochi paesi occidentali che sta incamerando a piene mani capitali cinesi, e continua a farlo anche nel clima di diffidenza tra oriente e occidente instauratosi tra il 2022 e il 2023.
      Ma quanto ammontano i capitali cinesi depositati nelle banche svizzere?
      E’ uno dei misteri di questo secolo su cui pochi media, come il Financial Times, hanno tentato di fare luce. In questo articolo, https://www.ft.com/content/409d9fc1-7259-4b11-8916-376fa25a00a4 il FT dice cose davvero interessanti, come ad esempio:
      I beni russi domiciliati in Svizzera ammontano a un valore di 46,1 miliardi di franchi.
      Nell’ultimo decennio, tuttavia, la Cina è diventata una fonte di entrate molto più importante della Russia.
      Possiamo dunque indovinare che i beni cinesi in Svizzera superino i 50, forse i 100 miliardi di franchi, o forse sono molto di più, se consideriamo il punto seguente.
      Infatti, secondo Anke Reingen, analista della RBC Royal Bank intervistata dal FT, la Cina è ormai al centro della redditività delle maggiori banche svizzere, al punto che (cito): “Se guardi ai prezzi delle banche svizzere in borsa, ti accorgi che sono strettamente correlati agli indici asiatici, perché una parte ampia degli utili di queste banche proviene da quella regione”.
      Quindi possiamo desumere che, se e vi è una crisi di fiducia nel sistema finanziario occidentale, la Svizzera viene vista dal continente più popoloso al mondo, l’Asia, come una fortunata eccezione, anzi come un’opportunità in questa crisi, non come parte del problema.
      CONTINUA

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    2. CONTINUAZIONE
      Ora le ultime notizie di questi giorni note a tutti sono che l’ambasciatore Usa a Berna, Scott Miller, si è detto poco soddisfatto della Segreteria di Stato dell’economia svizzera, deputata a sorvegliare l’applicazione delle sanzioni alla Russia e si è anche irritato per alcuni commenti della direttrice Helene Budliger Artieda, che “rimettono in discussione l’utilità delle sanzioni”. Secondo Miller, a fronte dei 7,75 miliardi di franchi di beni russi congelati in Svizzera, ci sono altri 50-100 miliardi che non sono stati congelati. L’ambasciatore Usa a Berna ha inoltre esortato la Confederazione elvetica a prendere parte alla task force “Russian Elites, Proxies and Oligarchs” e a partecipare alla discussione su come confiscare questi fondi nel quadro del diritto internazionale e nazionale degli Stati. La Svizzera non ha mostrato finora alcuna disponibilità in tal senso. E per l’ambasciatore Usa (questo passo è molto importante), i paesi che non si impegnano nella confisca dei fondi russi devono aspettarsi delle conseguenze.
      Questo duro braccio di ferro non ha tranquillizzato i Cinesi.
      Gli Americani possono parlare apertamente di confisca dei beni russi, per la ben nota situazione in atto, ma non possono certo dichiarare apertamente che anche la progressiva integrazione delle finanze cinesi e svizzere sia un incubo per loro; anzi, probabilmente è il loro incubo peggiore! I Cinesi questo lo sanno bene e perciò, da quando le relazioni USA-Svizzera hanno iniziato a peggiorare, stanno riportando in patria una parte dei capitali che, come abbiamo visto, formano il core business di molte banche svizzere.
      A quanto ammontano i capitali in fuga, rispetto al capitale totale cinese che si trova in Svizzera? Quali banche stanno subendo questi bank run? Nessuno lo sa, data la completa impenetrabilità del governo e degli enti regolatori svizzeri su questi argomenti.
      Possiamo però iniziare a tirare le fila del discorso e ipotizzare che la causa dei bank run di Credit Suisse sia fortemente correlata alla fuga dei capitali cinesi o asiatici in generale dalla Svizzera.
      E che perciò questa tendenza al bank run non ha nulla a che fare con la crisi di fiducia nelle valute fiat o nelle politiche monetarie delle banche centrali occidentali, ma piuttosto con la possibilità che la Svizzera prima o poi venga obbligata ad allinearsi con il resto dell’occidente nel mandare all’aria l’affidabilità della custodia dei depositi nelle sue banche.
      Dunque in America abbiamo un sistema finanziario sempre più difficile da gestire e una banca centrale che sembra impegnata a distruggere, più che a trovare soluzioni, lasciando campo libero alla legge della jungla nella quale le banche più grandi iniziano a divorare le più piccole.
      In Svizzera abbiamo una realtà immune dalla deriva finanziaria occidentale, che però proprio per questo è caduta sotto il mirino degli Stati Uniti e rischia di soccombere.
      Se i fautori dell’ipotesi di una “riedizione del 2008” avevano bisogno del crollo di una grande banca sistemica, in modo da far dimenticare le specificità delle banche americane in default, Credit Suisse non può assumere questo ruolo, perché le condizioni che hanno portato al suo default non sono legate ad alcun fattore finanziario tipicamente occidentale, come il denaro fiat, la svalutazione, l’inflazione, le banche centrali e chi più ne ha più ne metta.
      Credit Suisse è caduta a causa della guerra, non dell’economia corrotta occidentale.

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    3. E se CS fosse stata punita dagli americani invece? Anche nella tua ipotesi, cio' che e' interessante notare e che l'impero che tutti danno per decotto riesce ad influenzare la finanza in maniera indiretta anche col solo "pensiero" di agire. La partita con gli USA non e' affatto finita: ancora e' il dollaro a farla da padrone e la determinazione dello zio Sam a non venire spodestato dal gradino piu' alto del podio. Sfortunatamente per noi, ad ogni costo.

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    4. Non credo fosse quella la vera intenzione.
      Guarda questo articolo https://wolfstreet.com/2023/03/23/update-on-the-feds-liquidity-support-for-banks-over-the-past-week/ Con lo strumento dei repo la Fed presta denaro ad una controparte estera contro garanzie costituite da titoli del Tesoro o MBS. Le attività di questo strumento sono solitamente pari a zero (anche perché qui la controparte paga anche un interesse, che da mercoledì è aumentato al solito 5%). L'unica eccezione è avvenuta una settimana fa, quando il bilancio di questo strumento è passato dal valore $ 0 (che ha tuttora e che ha sempre avuto dal 2020) a... $ 60 miliardi...cifra identica a quella che la Banca Nazionale Svizzera ha messo in campo proprio per sostenere l'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS.

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    5. Buongiorno Fabio,
      molte grazie per la disamina, comprendere il dietro le quinte senza commenti come i tuoi sarebbe pressochè impossibile;
      ti sei fatto un'idea della vicenda "Deutsche Bank?" Non si fa in tempo ad assorbire un dossier che ne arriva subito un'altro. E questa volta siamo in area euro, ci riguarda più da vicino. Saluti. Moris

      ps.
      per i backtest, con questa funzionalità
      https://www.portfoliovisualizer.com/backtest-portfolio
      sono riuscito a valutare, con profondità temporale di 10 anni, un ptf ottenuto da una selezione "shareholder yield factor", effettuata sui titoli S&P500. Lo studio è interessante, l'equity risultava a fine periodo a +27% rispetto al benchmark S&P500 a +24 (dati depurati dall'inflazione). La faccenda che trovo interessante è che ho messo in gioco 20 titoli, pesati al 5% ciascuno, con ribilanciamento annuale, per fare meglio di un indice che ne movimenta 500. Secondo te, per valutare una profondità temporale più ampia (ad es. 30 anni), posso utilizzare metatrader 4 ? Per recuperare i dati di base (prezzi storici) necessari al funzionamento del software, a quale piattaforma DEMO mi consigli l'abbinamento ??
      GRAZIE.

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    6. Deutsche Bank? Una delle banche piu' corrotte coinvolta nei peggiori scandali, inclusi quelli con lo IOR. Non guardo neanche la vicenda, il pedigree dice tutto.

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    7. Ciao Moris,
      io direi panico dovuto alla speculazione.

      Tutte le banche sistemiche sono da sempre soggette a scandali, corruzioni, multe e chi più ne ha più ne metta, ma non saranno mai lasciate fallire. Ecco l'elenco delle 40 banche sistemiche:
      Jp Morgan
      Hsbc
      Citigroup
      BNP Paribas
      Bank of America
      ICBC
      Bank of China
      Barclays
      MUFG
      Goldman Sachs
      Deutsche Bank
      China Construction Bank
      Crédite Agricole
      Morgan Stanley
      Agricultural Bank of China
      Sociéte General
      UBS
      Mizuho
      SMFG
      Santander
      Wells Fargo
      RBC
      Credit Suisse
      BNY Mellon
      ING Bank
      State Street
      Standard Chartered
      BPCE
      Toronto Dominion
      BoComm
      Unicredit
      Nomura
      Industrial Bank
      CITIC
      China Merchants
      Intesa
      Bank of Montreal
      Shanghai Pudong
      DZ Bank
      Bank of Nova Scotia

      Per quanto riguarda il crollo di borsa di Deutsche Bank, è indirettamente collegato all'azzeramento dei bond subordinati e convertibili di Credit Suisse della scorsa settimana. Questa vicenda ha fatto crescere in Europa la preoccupazione che tale fatto potesse verificarsi nuovamente, cosa che si è puntualmente verificata quando due fragili banche tedesche, Deutsche Pfandbriefbank e Aareal Bank, non hanno rimborsato le loro obbligazioni in scadenza AT1 (le stesse di Credit Suisse) trasformandole in obbligazioni perpetue (anche se questo era legale secondo le normative contrattuali). E, in previsione che la mossa non sarebbe piaciuta ai mercati, alcuni hedge fund americani hanno deciso di prendere di mira DB, anche se la stessa banca aveva appena annunciato il rimborso il rimborso di 1,5 miliardi di dollari di bond subordinati Tier 2 con scadenza 2028. Questi hedge fund hanno cominciato a comprare Cds (derivati di assicurazione sul default di Deutsche Bank) e quando il mercato ha creduto di capire dalla quotazione in aumento dei Cds che qualcuno temeva il fallimento di Deutsche stessa, i prezzi della banca sono crollati in borsa, mentre gli hedge fund hanno guadagnato dalla chiusura dello scoperto sulle azioni della banca che avevano "astutamente" aperto in precedenza. La solita speculazione al ribasso, già vista molte altre volte in passato, attraverso uno strumento derivato che, secondo me, dovrebbe essere vietato.

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    8. Per quanto riguarda il tuo backtest su portfoliovisualizer, anch'io avevo fatto qualcosa di simile qualche tempo fa. Avevo costruito tutta una serie di portafogli "random" composti da soli 10 aziende americane equipesate, scelte tra i leaders di mercato (una per settore) con ribilanciamento annuale e avevo ottenuto gli stessi tuoi risultati. Praticamente qualsiasi combinazione batteva di gran lunga lo S&P500.
      Poi però mi sono reso conto che quell'indagine aveva poco senso, perchè viziata dal "survivorship bias" https://it.wikipedia.org/wiki/Survivorship_bias
      In pratica oggi lo sai, ma trent'anni fa non potevi sapere quali aziende sarebbe sopravvissute e quali invece sarebbero fallite, per cui il rischio di trovarti in portafoglio una Lehmann Brothers, una General Motors o una Enron (tanto per citarne solo alcune) esisteva, ed esiste anche adesso. E incappare in uno di questi casi abbassa i rendimenti complessivi di portafoglio, e di molto.

      Secondo me il segreto non è aumentare la profondità temporale dell'analisi (a proposito non credo si possa utilizzare le metatrader 4 per questo), ma partire da un universo di azioni (es. le 500 dello S&P) e successivamente ridurlo scegliendo solo quelle con buoni fondamentali e, possibilmente, sottoquotate per arrivare ad un universo più ridotto (es. 100 azioni) e applicare poi solo su questo universo ridotto, l'unico filtro che veramente conta, il movimento, in modo da scegliere solo quelle 10 o 20 azioni con trend attualmente al rialzo. Infatti, se decidiamo di andare solo long, abbiamo bisogno che le azioni in portafoglio si muovano al rialzo, mentre non vogliamo avere quelle che lateralizzano o, peggio, vadano al ribasso. Per poter fare una cosa simile il ribilanciamento deve essere molto più breve di un anno, mensile o addirittura settimanale, per far uscire dal portafoglio le aziende non più in trend rialzista e sostituirle con altre migliori.

      Le soluzioni sono dunque due:
      - imparare a programmare per essere in grado di crearsi da soli i giusti screener o
      - utilizzare piattaforme a pagamento che facciano il lavoro per te.

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    9. Cercare su SP le migliori azioni e' la strategia che sto usando con lo STAR. La differenza e' che lo STAR performa meglio di SP e bisogna cercare in un numero ridotto di aziende. Bisogna pero' uscire prima dei crolli decennali, perche' soffre particolarmente al ribasso. Riguardo a scegliere titoli con movimento ottimale (momentum), ho gia' provato questa strategia ma senza successo. Cio' nn vuol dire che non funzioni. Personalmente non riesco a tradare con l'analisi tecnica piu' di tanto: l'idea di stare sempre appresso al mercato non fa per me. E' una delle cose che ho scoperto aprendo questo blog, e potendo vedere nero su bianco cosa va meglio e cosa peggio nelle mie analisi.

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    10. Ciao Ivano, ciò che hai scritto è esattamente quello che vorrei fare io, ma non su un unico mercato, bensì su qualsiasi mercato. Lo vorrei fare però risparmiando tempo ed automatizzando il più possibile il processo di selezione. E' bello ed interessante analizzare le aziende attraverso i dati di bilancio (analizzare i valori aziendali è tra l'altro una parte importante del mio lavoro), ma è un compito troppo lungo e non alla portata di tutti.
      Spiego con un esempio cosa vorrei fare io.
      Diciamo che mi interessano le aziende dello S&P500 con buoni fondamentali (P/B basso, P/E basso, P/S basso, ROIC alto, Shareholder yield alto, FCF/EV alto e EBIT/EV alto). Potrei aggiungere altri parametri ma voglio solo fare un esempio. Per ogni multiplo che ho indicato mi servirebbe individuare diciamo il 20% di aziende con i valori migliori. Avrei bisogno di uno screener dove posso settare quei valori per ogni multiplo che, una volta lanciato sullo S&P500 (ma potrebbe essere un qualsiasi altro mercato azionario), mi individui il primo 20% migliore di azioni. A questo punto, solo su ques'ultimo universo di azioni, vorrei lanciare un'ulteriore ricerca di momentum (es. trovami le azioni col miglior momentum a 6 mesi), ed investire solo nei primi 10 o 20 titoli trovati. Nessuna lunga analisi fondamentale, nessuna analisi tecnica sui grafici. Ripeterei il processo per es. ogni fine mese, sostituendo i titoli che escono dalla classifica con altri che vi rientrano.
      Su questa strategia non ho fatto backtest personali, ma ho letto libri di chi la utilizza. I rendimenti medi annui si aggirano intorno al 20%, anche più, su periodi maggiori di 15 anni. I drawdown sono simili a quelli del mercato generale, ma solo perchè non è stato usato un "indicatore di regime di mercato". Su questo indicatore ci ho lavorato per più di un anno e mezzo e posso dire di aver trovato un ottimo compromesso per separare il semplice rumore di mercato dai crolli più importanti. Su backtest effettuati su indici, mi avrebbe permesso di stare fuori da tutti i maggiori mercati ribassisti. Applicato alla strategia in azioni credo si potrebbero raggiungere rendimenti medi annui forse anche del 30% o più, con drawdown ridotti della metà. Il tutto senza fare trading e con non più di 30 minuti al mese dedicati agli investimenti.
      Credo che insieme potremmo fare un buon lavoro, ma ci sarebbe bisogno di qualcuno esperto di programmazione per costituire gli screener ed una piattaforma per i backtest. Urge un informatico insomma.
      Chi è interessato batta un colpo!

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    11. Carissimi, bentrovati; grazie ancora per i vostri interventi.
      Dopo il boschetto in Africa, quando vorremo fondare una SGR, possiamo proporre un ETF tutto nostro sulle 40 banche sistemiche, pesate 2.5%ciascuna, (a rischio insolvenza assai remoto), magari aggiungiamo BNS (Banca nazionale svizzera che è quotata) e qualche banca più piccola e specializzata.
      Fabio, a proposito di "survivorship bias", mi hai letto nel pensiero. Nel passaggio dal mio caso di studio alla costruzione vera e propria di un PTF ad accumulazione (da iniziare a 20 anni e terminare a 50 per ritirarsi prima dal lavoro o affrontare imprevisti), gestisco la faccenda individuando 5 riserve nello screening, da aggiungere in coda alle prime 20 aziende estratte.
      Nella verifica annuale del PTF, che immagino ad aprile dopo la chiusura dei bilanci dell'anno precedente, oltre al ribilanciamento al 5% effettuo la drastica sostituzione di chi fosse andato in EPS negativo, anche per un solo esercizio, attingendo alle aziende di riserva. Certo, nessuno backtest è predittivo, soltanto ex post sapremo i risultati della strategia.
      Penso, inoltre, di implementare l'accumulo in modo controintuitivo, sfruttando i periodi di ribasso; impostando un ptf virtuale, che chiamo "civetta" (solo teorico), in cui carico il medesimo importo annuale effettivamente adoperato nel ptf reale, suddividendolo però in 50 % etf s&p500 e 50% etc oro, nel ribilanciamento annuale di "civetta", quando è l'etc sull'oro ad esuberare, l'importo conteggiato nel ribilanciamento in favore dell' etf su s&p500, risparmi permettendo, va utilizzato per incrementare l'accumulo annuale nel ptf reale.
      Da spiegare a parole è un po' lungo e noioso, ma in concreto consente di maggiorare gli apporti annuali quando l'oro svetta e di solito l'azionario picchia al ribasso.
      Molto interessante la tua, di strategia, se saranno verificati rendimenti del 20% e oltre non sarà necessario attendere tre decenni per utlizzare i benefici, come nel mio caso; basterà fissare un quota di guadagni da reinvestire e poi utilizzare subito l'eventuale rimanenza.
      Non a caso parlo di caso di studio; infatti, avendo 52 anni, anche se la costruzione del mio ptf fosse valida, per me è tardi.
      Sarebbe utile ad un 20enne di oggi, più consapevole di quanto fossi io a quell'età, per costruirsi una stabilità economica, senza aspettarsi troppo dal welfare pubblico. Al momento, parliamo di una prospettiva di ritiro dal lavoro, in Italia, dopo i 63 anni se hai iniziato a versare a 20 e non hai scoperti contributivi; quel che più mi preoccupa è il tasso di sostituzione tra ultimo stipendio e assegno pensionistico (intorno al 63/65%). Versi contributi per una vita e costruisci un futuro di povertà.
      Magari esula dagli argomenti di discussione del blog ma sono pensieri di molti.
      Provo a fare un esempio, sul perchè sia utile/necessario iniziare per tempo un accumulo efficiente di risparmio: assisto un familiare gravemente malato, so che una retta per un ricovero presso struttura idonea di un paziente non autosufficiente parte da 2.200 euro mensili, senza considerare altri oneri (eventuali medicine non passate dal SSN, vestiario personale ecc.). Per una spesa annua a quel livello (2.200x12), tenuto conto delle attuali aliquote marginali irpef e del tasso di sostituzione di cui sopra, per non chiedere aiuto a nessuno occorre ammalarsi dopo i 63 anni compiuti e, sopprattutto, aver avuto un reddito medio di 51.000 euro lordi, a valere sul quale sono stati effettuati gli accantonamenti INPS durante i 43 anni di vita lavorativa. Non ne conosco molti che guadagnino almeno quella cifra media nell'arco dell'intera carriera. Diversamente, devi attingere a risparmi pregressi, venderti la casa, fare domanda di sussidio ecc.
      Buon inizio di settimana a tutti !!!!
      Moris

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    12. Moris, la tematica della seconda parte del tuo intervento e' molto interessante. Sono decisamente benvenuti certi ragionamenti, perche' altrimenti questo sarebbe un altro blog di finanza qualsiasi, con piu' utonti e pochi utenti.

      Secondo me un ventenne non ha bisogno di un sistema, ma di investire in un lazy portfolio come l'all weather, o un 50/50. Ancora meglio se quel ventenne ha qualcuno che inizia ad investire per lui dall'eta' massima di 5 anni, e gli spieghi un po' di vera economia e finanza. Perche' dico cosi'? Perche' i milioni si fanno investendo poco subito, e non tanto dopo. Si fanno imparando a non gettare i soldi in stupidaggini. 10.000$ investiti in un portafoglio conservativo (60% bond) in 30 anni triplicano di valore al netto dell'inflazione. Possiamo farli diventare di piu', aumentando il rischio e iniettando nuova liquidita'.
      Il problema e' che solo le famiglie che hanno tale tradizione riescono in questo, la maggior parte no. Infatti i ricchi sono pochi.
      Quindi noi comuni mortali ci troviamo fuori tempo massimo a cercare di aumentare i rendimenti dei nostri portafogli. Purtroppo ci insegnano a studiare e lavorare, invece ai figli dei ricchi insegnano a studiare quello che alla scuola pubblica non viene insegnato, ed a far lavorare gli altri.

      fine prima parte...

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    13. Seconda parte.

      Invece, sull'ammalarsi e la pensione, ho provato a discutere tante volte, ricevendo solo pernacchie come commenti. Vediamo la realta'. Sono anni che vi dico che i soldi messi all'INPS sono un "pizzo" legalizzato, non li vedremo mai. Esempio concreto: un mio collega alcuni anni fa riceve la busta arancione, con previsione di andare in pensione a 71 anni, ma con un discreto gruzzolo. Significa che ad una eta' lavorativa "rischiosa", intorno ai 50 anni, deve farne altri 20 con stipendi lordi che menzionavi, sperando di non ammalarsi. Perche' io ne ho visti di salariati con brutte malattie, essere mandati via a norma di legge... In piu' sei uno schiavo totale: perdere il lavoro senza avere un piano B e' morte certa, quindi devi accettare ogni angheria. E' ovvio, almeno per me, che sperare oggi in questa strada non e' realistico. Il lavoro che si fa in una corporation da colletto bianco oltretutto, non e' come scaricare mattoni, ma a livello mentale e' molto pesante.

      I soldi nei fondi pensione rischiate di non vederli, come accade ora a chi aveva fondi che investivano nel commercial estate o in Credit suisse. Personalmente ho rinunciato ad agevolazioni fiscali ed ho sempre incassato tutto. Oggi invece di pagare il mutuo, ho una casa di proprieta' quasi autosufficiente, e il cibo "bio" che produco, a valori di mercato, vale uno stipendio di un giovane poveraccio che inizia oggi a lavorare. Non so se ho fatto bene o male, ma statisticamente ho anche meno probabilita' di ammalarmi vivendo in campagna e mangiando meno merda, di quello che guadagna 51k a Milano e vede il cielo giallo la mattina...

      Insomma il paradigma e' cambiato, ma noi siamo cresciuti pensando che avremmo avuto pensione, lavoro e SSN. Ci hanno fregato, e siamo soli, perche' la maggioranza pensa sia colpa di quelli che rubbbano e non pagano le tasse :-D

      Ho scelto di vivere diversamente non solo perche' la vita lavorativa e' delirante ormai, ma perche' credo anche che sia sconveniente finanziariamente. Immagina di essere un bravo cacciatore: uccidere un cinghiale medio (60kg) significa portarsi a casa l'equivalente di 3-400e di carne. Dovresti andare a lavorare e guadagnare 6-800e lorde - quanti sono in gradi di farlo, in un giorno? Passo dal fruttivendolo che coltiva a km0 (neanche bio) e gli lascio 12e per un broccolo e qualche puntarella. La legna che ho fatto quest'anno, vale 3000e di gpl in potere calorifero, ed e' costata 5e di affilatura catena e 15e di olio, e un mese circa di lavoro effettivo. La realta' si e' ribaltata, oggi comanda chi riesce ad incassare, in natura, la maggiorparte delle cose che gli servono. E magari ha conoscenze che gli permettono sporadiche consulenze per incassare il cash che gli manca. Poi se hai il cognome che finisce con "tes" "ler" e' un'altra storia, ma per la gente normale e' cosi'.

      Non so se faccio la cosa giusta, ma vedo molti che lavorano sempre e mettono via pochissimo, senza investirlo. Finanziariamente ritengo rischino piu' loro che me.

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    14. Buongiorno ragazzi.
      Sulla seconda parte del tuo ragionamento Moris, la più interessante secondo me, mi riservo di scrivere qualcosa più avanti quando avrò più tempo, perchè il discorso è più articolato di quello che potrebbe sembrare a prima vista.

      Per quanto riguarda la prima parte sul backtest purtroppo mi dispiace deluderti ma non è così che si deve fare. Nel mio precedente intervento, nella fretta, mi sono dimenticato di scrivere la cosa più importante e cioè che l'analisi fatta così com'è è viziata dal ben più importante "overfitting bias". In pratica tu hai applicato un paramento (lo "shareholder yield" mi pare) ai dati di oggi e poi sei tornato indietro di 30 anni per fare il test. La cosa giusta da fare perchè il test sia significativo è invece esattamente il contrario e cioè applicare quel parametro ai dati e alle aziende di 30 anni fa e da lì venire avanti nel tempo fino ai giorni nostri. Altrimenti è abbastanza chiaro che le aziende migliori di oggi sono quelle che negli ultimi 30 anni hanno avuto i rendimenti più alti, solo che 30 anni fa questo non potevi saperlo. Il rischio è dunque quello di sovrastimare la "bontà" dei rendimenti della strategia.

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    15. Ciao Fabio,
      mi è chiaro quanto dici, a sapere dove rintracciare i dati avrei effettuato una selezione "shareholder yield factor based" su aziende/valori del 1993, per poi valutare gli sviluppi nei 30 anni successivi; mi interessa soprattutto studiare il comportamento di un ptf di questo tipo nei periodi di grande crisi, se per esempio risulti un max drawdown inferiore rispetto rispetto al benchmark (s&p500), un'eventuale minor volatilità, oppure gli effetti di un incremento dei versamenti periodici nei periodi di recessione.
      Una grande questione è l'accesso alle info storiche, procurarsi un database profondo per applicare il metodo di selezione prescelto.
      Vorrei, inoltre, confrontare la strategia "shareholder yield based" in USA e in UK; vista la tassazione favorevole in quest'ultimo paese, per reinvestire i dividendi è meglio farsi tosare alla fonte al 26% anzichè al 37.1 %, se l'equity line americana e britannica, al lordo delle imposte, fosse paragonabile.
      Non sono un informatico e non posso programmare uno screener.
      Se c'è interesse, possiamo valutare la formazione di un gruppo di lavoro tra di noi, un abbonamento da condividere, e arrivare a dama.
      Saluti.
      Moris

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    16. Ciao Moris,
      io i backtest li ho fatti solo su ETF, scaricandomi i dati storici di chiusura da yahoo finanza su un foglio excel e poi applicando le formule, ma è un lavoraccio. Basta cambiare un solo parametro e bisogna rifare tutto il lavoro daccapo. Sono intere giornate che se ne vanno. Non è per tutti.
      Sulle azioni non mi cimento perchè il lavoro diventerebbe troppo complesso.
      Tuttavia, sulla base di tutti i libri che ho letto, e dei backtest fatti da altri posso dirti questo:
      1) la strategia migliore sull'azionario è quella che combina valore, qualità e slancio in un unico portafoglio; i parametri utilizzati per i test sono i seguenti, usati in combinazione tra loro a seconda dell'autore: FCF Yield, Price to Sales, Price to Book, Earnings Yields, Net Debt on Market Value, ROIC, Shareholder Yield, EBIT/EV, EBITDA/EV, Liquidità, Price to FCF, Margine lordo, Momentum a 6 mesi, Momentum a 12 mesi;
      2) quei parametri e quella strategia funziona egualmente bene sul mercato azionario di qualsiasi paese e sia su large, medium e small cap;
      3) i rendimenti trovati spaziano tra il 15% annuo e il 23% e sono quindi notevolmente più alti di quelli del mercato generale;
      4) i rendimenti aumentano con meno titoli in portafoglio (10 titoli), ma aumenta anche la volatilità. Con più di 50 titoli in portafoglio i rendimenti e la volatilità si avvicinano molto a quelli del mercato;
      5) i drawdown sono molto profondi, simili a quelli del mercato, ma solo perchè non è stato applicato un filtro per determinare il regime di mercato. Questo filtro io l'ho applicato agli ETF ed ho notato, da backtest fatti, che si possono tranquillamente dimezzare.
      Sulla questione del gruppo di lavoro con me troverai sempre la porta aperta. Certo l'ideale sarebbe riuscire a programmare da soli gli screener, ma serve un informatico. In mancanza la soluzione è l'acquisto in abbonamento. Ho già individuato alcuni screener interessanti ad un prezzo annuo assolutamente abbordabile.

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    17. Ciao Fabio,
      per gli stock_screener, quelli abbordabili e tra i più conosciuti:
      - https://www.investing.com/pro/pricing?paywall=header_strip
      - https://www.yahoo.com/plus/finance?ncid=dcm_306158762_490172245_127172993
      tra gli altri, che ho provato nella versione free/trial, mi sembra ben fatto questo ma costa uno sproposito (500 Usd/mese):
      - https://ycharts.com/store/unpaid_trial_wall/dataExport
      viene la tentazione di accedere ogni anno, ad aprile, cambiando account di volta in volta, e copiare a mano i risultati, se la rotazione del ptf è annuale.
      Su https://finance.yahoo.com/ tra le metriche, non ho trovato lo shareholder yield, andrebbe calcolato per migliaia di aziende, una volta scaricati i dati di base in excel.
      Su investing.com, bisognerebbe verificare che lo "shareholder yield" disponibile in accesso pay, sia quello completo (div.yield/buyback/deltaDebt).
      Saluto.
      Moris

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    18. Ciao Moris,
      io sarei molto orientato verso questo
      https://www.quant-investing.com/products/screener, perchè settabile esattamente coi parametri che mi interessano. Inoltre è possibile fare backtest di strategie, mentre non sono sicuro si possano fare con quelli che mi hai indicato tu.
      Il prezzo annuo è abbordabile: € 375,70 annuo solo screener o € 549,70 annue per screener + newsletter mensile con suggerimenti di titoli di valore, qualità e movimento.
      Mi sembra molto facile da usare (ho dato una rapida occhiata agli articoli esplicativi del sito).
      Durante il fine settimana voglio provare in demo lo screener gratuito per fare un po' di pratica.
      Se hai un po' di tempo prova a guardare le strategie d'investimento riportate nel sito. Sono tutte facilmente replicabili attraverso l'uso dello screener.
      Buon fine settimana
      Fabio

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    19. Ciao Fabio, nei prossimi giorni proverò a farmi un'idea dello screener che hai segnalato. A grandi linee, stai cercando un ptf rotazionale multi-factor; il mio studio è rivolto ad un ptf ad accumulazione, ad incrementi annuali, con selezione all'ingresso in base a shareholder yield, maggiore remunerazione del capitale proprio rispetto a quello di terzi, sostenibilità della leva finanziaria, minimo di capitalizzazione per non andare su titoli troppo sottili.
      Dagli interventi, vedo che l'argomento interessa principalmente noi due, in termini di futuri sviluppi in un piano di lavoro.
      Ti lascio la mia email per un contatto diretto: moris7097@hotmail.com
      a presto,
      saluto.
      Moris

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    20. Ottimo Moris, ti contatterò presto per email.

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  30. Ma, off-topic, avete visto cosa sta uscendo fuori sul siero salvifico e sulle restrizioni?

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  31. ...e il dollaro sfonda 1,09 con buona pace di chi ha i Treasuries e mangia in euro.

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    1. Hai ragione, doveva andare a 1,4 invece sta a 1,09 da 1,25. Abbiamo sbagliato tutto.

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  32. Volevo segnalarvi questo sito https://truflation.com/ Truflation è una società americana indipendente molto seria, che rileva i dati dell'inflazione USA in real time, giorno per giorno, senza essere influenzata dai media mainstream e dai social complottisti. Come potete vedere il tasso reale di inflazione negli Stati Uniti è un po' diverso da quello riportato dal governo e, soprattutto, in costante discesa giorno dopo giorno.

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    Risposte
    1. Davvero interessante.
      Fabio, un grazie anche da parte mia.
      Se il dato di "truflation" può essere in qualche modo anticipatorio di quello ufficiale, a cui la gran parte degli operatori faraaà riferimento per scente economiche future, quello che capisco io è che conviene accumulare nei momenti di debolezza titoli a tasso fisso, a lunghissima scadenza, sia in Usd che in Euro, che presto o tardi seguiranno in scia. Sono quelli destinati a reagire, nella risalita del prezzo del sottostante, ai ribassi nei tassi che questo scenario prefigura. Meno inflazione, probabilmente da rallentamento dell'economia, tassi più bassi, titoli a lungo che impennano.
      Saluti. Sempre un piacere leggervi. Moris

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