sabato 26 giugno 2021

Aggiornamento al 25 giugno 2021 ---------------------------------------- Storia

Vorrei esporre qui la mia risposta al commento di Moris sullo scorso aggiornamento, che ha postato quell'interessante grafico sullo storico dell'S&P500 che riporto sotto.

Io lo interpreto nella seguente maniera.

Partiamo ad esempio dal 1814, che ha valore pari ad 1, e vediamo cosa è successo dopo 200 anni, nel 2014, dove l'indice ha girato intorno al valore 1024 (sono conscio che dopo abbiamo visto altri riazi, ma prendo questi valori per semplicità espositiva). Ciò significa, che in 200 anni, il rendimento ottenuto è stato del 3,6% all'anno. Se avessimo impostato un PAC, anche entrando e uscendo con un sistema di trading, tra alti e bassi, commissioni e tasse non credo che avremmo fatto meglio di questa percentuale.

Se poi si è stati sfortunati, e ad esempio si è accumulato negli anni tra il 1814 e il 1860 ad una media di 2 (quindi senza nessun guadagno), nei successivi 30 anni la rivalutazione sarebbe stata solo del 2,3%.

Ma lo stesso sarebbe successo con le accumulazioni dal 1864 al 1897 (intorno a 4, nessun guadagno) e dal 1901 al 1943 (intorno a 8, nessun guadagno, ma almeno dopo è partito lo storico bull market).

A me sembra che la realtà veda solo dalla fine del crollo del '29, intorno al '40, una situazione in cui un PAC avrebbe visto continue rivalutazioni (il 7,2% annuo, il doppio dello storico) fino ad oggi, cioè per circa 70 anni, 1/3 del tempo totale dello storico nel grafico.


Se invece ad esempio, dagli anni '80, conoscendo il possibile andamento a lungo termine dei tassi di interesse (cioè conoscendo la macroeconomia), avessimo investito in bond americani decennali, avremmo portato a casa dal 15% a scendere di cedola ogni anno (che ovviamente andava re-investito), con in più la rivalutazione del bond. A rischio ZERO.

Che è poi il vero segreto dei mercati finanziari: sapere quando muoversi dall'obbligazionario all'azionario in base alla fase economica che si prospetta davanti.

Le tre maggiori considerazioni che faccio quindi sono:

1) Come dice Warren Buffet, se investi nel lunghissimo periodo sull'azionario, difficilmente perderai, ma, aggiungo io,...

2) ...se davvero vuoi sfruttare tutti i rialzi in maniera opportuna, questo lungo periodo deve per forza attraversare varie generazioni. Che poi credo sia il motivo per cui ci sono poche famiglie come i Walburg, i Rothschild, i Rockfeller, etc. (che a questa capacità oltretutto sommano anche il loro proverbiale "pelo sullo stomaco" e la loro etica "elastica") e tante famiglie come i Rossi e Bianchi. Mantenere la barra dritta con il nostro ego già riesce a pochi, immaginatevi farlo per 3-4 generazioni. Convincere il nipote coglione, senza accopparlo, a non bruciare un centinaio di anni di conquiste economiche familiari!

3) Se poi conosci la storia economica e la macroeconomia, allora sei come "Chi Sa", e passarai da uno strumento all'altro al momento giusto. Oggi, secondo me, è ancora, nonostante tutto, il momento dell'obbligazionario (ma io CS non lo conosco, quindi faccio più cazzate di sicuro...)

4) Se fai trading guadagni ancora di più, ma quello è un lavoro, non un investimento.

5) Invece è un investimento che i ricchi fanno spesso, quello che Moris menzionava riguardo al lavoro e, aggiungo, alle differenti opportunità che capitano.

Voglio parlarvi dell'ultimo punto, facendovi degli esempi concreti:

  • Lavoro: Se sei disposto a spostarti e sei qualificato, il lavoro, anche ben pagato, lo trovi in meno di un mese. Poi ci sono i benefici fiscali. Quando sono andato in Spagna mi sono reso conto (senza volerlo) che potevo beneficiare di una agevolazione fiscale molto interessante, ma solo da un certo reddito in poi. Se fossi stato uno che ha studiato e con una certa posizione (quindi benestante/ricco), spostando la residenza avrei fatto ancora più soldi del normale. Lo stesso accade a chi torna in Italia adesso: se è super-ricco paga una cedola IRPEF secca di 100.000€, altrimenti se è un lavoratore può usufuire di un bonus sul pagamento dell'IRPEF fino al 90% (legge rientro cervelli). Ma ci sono anche i pensionati in Portogallo che pagano zero tasse, chi va a Dubai e paga il 2%, e chissà che altro che ignoro. Avete notato che i ricchi ed i professionisti ben pagati, raramente risiedono tutta la loro vita nello stesso posto, ed i super ricchi non si capisce mai dove la abbiano la residenza? (Questo stile di vita è ovviamente lontano da quello che professiamo in questo blog, però parlavamo di investire su noi stessi quindi era pertinente)
  • Investimenti: al momento sono disponibili superbonus e sismabonus al 110%, con possibilità di sconto in fattura. Se si cerca bene, ci si lavora un poco sopra, si può ristrutturare o ricostruire una casa da zero, con un sconto reale dell'80-90%. In quanti momenti della vita possiamo farci casa quasi gratis, oppure pensare di guadagnare quando i bonus saranno terminati, rivendendo? Quanto dobbiamo investire nell'S&P500 per guadagnare quella cifra?
Ecco degli spunti di riflessione, visto che in questo torrido periodo non succede poi molto.


Mi raccomando, Se avete fatto due dosi con Pfizer o Moderna alla terza cambiate!


Sono sicuri per carità, ma più li fate e più rischiate effetti avversi. Che dire, a sentire questi esperti, il vaccino anti-Covid è il treasury della medicina. A guardare i fatti invece, sembra più una di quelle obbligazioni junk che pagano un rischio ridicolo e possono esploderti tra le mani da un momento all'altro...

Si vede che anche i virologi in fondo di macromedicina non capiscono poi molto!


7 commenti:

  1. Il problema sono i tassi a zero che hanno messo in crisi i portafogli perfetti che ricomprendono 1/4 di bond. Una volta, le perdite dell'azionario venivano compensate dalle cedole; l'inflazione dalla rivalutazione dell'oro. Ora stante lo yeald ridicolo sui titoli lunghissimi, per creare soldi si deve necessariamente virare sull'azionario, coi rischi conseguenti.

    A ben vedere questo dei tassi a zero è il vero Great Reset: le banche centrali hanno "suicidato" il risparmio popolare: la formichina prima poteva mettere i risparmi nei buoni fruttiferi postali, se più evoluto ne i BTP e veder crescere il capitale. Il risparmio popolare è finito. La classe media e medio bassa, non può più fare un gruzzoletto coi risparmi di una vita, da lasciare ai figli. L'investimento rischio zero è finito.
    Passare da bond ad azionario e viceversa non è da tutti.
    Io sto per 2/3 sui bond 30ennali (scommetto che scenda a zero il tasso) almeno un minimo di cedola la danno. Il resto 1/3 sugli indici azionari. Quando ci sarà il grande botto dell'azionario, passerò tutto lì. Non vedo alternative.

    Per quanto riguarda l'azionario, più diversifichi (= + titoli) più abbassi il rischio ma più diminuisci il guadagno: tra tasse al 26% e commissioni acquisto/vendita resta poco in tasca.

    Non possiamo arricchirci per svoltare. Al massimo un minimo di autonomia finanziaria.

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    1. L'alternativa ai bond è l'oro, che segue il potere d'acquisto sul lunghissimo periodo.

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  2. Lo S&P500 del 1814???
    La produttività degli schiavi di cotone nei campi dell'Alabama era troppo alta, perchè non sei partito da Adamo ed Eva, o anzi meglio, dai dinosauri?

    Invece coi bond americani furbescamente parti dagli anni 60, così prendi quel breve periodo fine 70 primi 80 in cui eccezionalmente i bond rendevano in doppia cifra. Furbesca come idea, molto Ivano-style.

    Ecco qui un grafico serio, che viene fatto sullo stesso asse di tempo.

    http://pages.stern.nyu.edu/~adamodar/New_Home_Page/datafile/histretSP.html

    Come vedi, 100 dollari investiti nel 1928 su sp500 sono oggi più di mezzo miliardo di dollari.
    A te lascio il compito di dirci quanto hanno reso i bond.



    ~ praya ~

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    1. Sono 600.000$, non 500.000.000$, mi sembra di evincere dal link che hai postato.

      Nei miei conteggi non c'erano i dividendi effettivamente, con quelli arrivi al rendimento storico dei Wall Street che è del 5% circa.

      Per il resto, ho portato degli esempi, non c'era malizia. Il discorso sui bond è a valle di quello sul passare dall'azionario all'obbligazionario, serviva da esempio. Mi dispiace se mi sono espresso male.

      Ciao

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  3. Sì mezzo milione di dollari, avevo scritto una cavolata, grazie dell'attenzione.

    Qui abbiamo il grafico storico dei bond https://tradingeconomics.com/united-states/government-bond-yield (vedi ALL years).

    Su 100 anni, dal 1920 ad oggi, c'è stato solo il periodo tra i 70 e i 90 che ha alzato la media, altrimenti siamo bassi, spesso sotto il 5%.

    Il presente e il futuro, sarà sempre più tecnologico, quindi Nasdaq secondo me, ancora meglio dell'sp500, ovvio che adesso siamo alle stelle quindi aspetterei il crollo, ma siamo a un punto di non ritorno e io punterei lì al momento giusto.

    Per il resto quoto il post di Gino Fighetti, dobbiamo essere realisti.

    A meno di non aver azzeccato l'investimento della vita, tipo aver comprato un mare di bitcoin quando costavano nulla, oppure Amazon nel 1997, non diventeremo mai così ricchi in una vita sola, ma forse lasceremo una base buona per i figli, quello sì lo possiamo e dobbiamo provare.

    Per il resto, e qui appoggio Ivano, il vero ricco è chi spende meno, quindi ben venga terreno, pannello solare, acqua ddl pozzo,orto, bici elettrica e meno stress.

    Un saluto a tutti.

    ~ praya ~

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  4. Bentrovati,
    ora sconfino dalle faccende meramente finaziarie.
    Se uno ha forza di carattere per uscire dal gregge, l'occasione di mettere a posto qualcosa, in un luogo vivibile tutti i giorni, con il 110 % è davvero unica. Insomma, un modo per essere (quasi) in ferie 365 giorni di fila.
    Quei pollai chiamati città, in cui io stesso ho vissuto, studiato, lavorato, fatto esperienza per anni, convengono davvero a pochi benestanti, che guadagnano abbastanza da avere almeno due residenze, una per la settimana in confort zone, l'altra come buon retiro per il week-end. Quasi tutti gli altri vivono nel miraggio di assomigliare a questi e però hanno un unico appartamento, di solito pagato carissimo, e nemmeno tanto spazioso. Se ti va bene c'è il terrazzo, Fine. Senza andare sul cucuzzolo, è pieno di posti fuori porta, serviti da mezzi pubbici, strade, autostrade, superstrade; si i treni regionali sono affollati e pure la tangenziale ma non è che i tram, i bus, le metro urbane profumino di fresco come le vette alpine. Con gli stessi soldini, meglio ancora con il 110% di bonus, una casa dei sogni è possibile senza accontentarsi di vederla in TV. Un po'di carattere, voglia di fare, olio di gomito, ci si riorganizza, viaggiando al mattino e alla sera, senza sentirsi uno sfigato, perchè non si abita nel tale quartiere xyz.
    Tornando all'economico, avevo notato anni fa che la stessa catena di supermarket vendeva con un mark-up del +15 % a Milano città rispetto ai punti vendita collocati a 50 km dal centro.
    La rata del condominio, tra amministratore e competenze varie, è un piccolo affitto mensile.
    Che si aggiunge al probabile muoto.
    Sembrano piccolezze ma se volete grigliare o lavare l'auto, tirate fuori l'occorrente e vi passate quanto tempo preferite in giardino.
    Con i 20 euri dell'autolavaggio vi andate a mangiare una pizza.
    La grigliata fatta in balcone me la ricordo, preferisco quella di adesso sul praticello.
    Via di questo passo.
    Non stiamo parlando di un maniero ma una di una normalissima casetta a 1.5 km dalla stazioncina ferroviaria.
    Una sera devi tornare nella metropoli? per l'aperitivo o andare al concerto? Hanno inventato le auto.
    Tra i formicai e l'eremitaggio esistono possibilità intermedie. Alla portata di molte tasche.
    Senza considerare scelte più strutturate, come utilizzare una parte della casa per un B&B, oppure costruire in aperta campagna un agriturismo, o mettere abbastanza pannelli solari da divenire produttore di energia.
    Cordialmente, rinnovo i saluti.
    Moris

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    1. Quello che ho sperimentato è che più si va verso fuori e verso sud, più calano i costi, calano certi servizi, e aumentano le possibilità di autosufficienza. L'equilibrio finale è personale.

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