mercoledì 12 giugno 2019

Élites


Spesso sparlo nei miei post di fantomatiche élites, gruppi ristretti di persone (o solo un gruppo?) che attraverso le loro posizioni e le loro ricchezze materiali, stanno cercando (e credo conseguendo), di dominare il resto dell'umanità.

Dire che la presenza di una o più élites sia complottismo, è offendere la propria intelligenza. Se infatti  oggi dicessimo che la presenza di un'aristocrazia in Francia ai tempi della rivoluzione francese fosse una teoria del complotto, ci riderebbero, a ragione, in faccia.

E quindi perché oggi non potrebbe esistere un'aristocrazia di tipo moderno, basata sulla finanza, sul denaro, invece che sul censo come allora? Sono almeno 4000 anni che l'umanità sperimenta reami ed imperi di ogni specie, condite da ingiustizie e razzismo, quindi la parentesi socialista durante il diciannovesimo secolo è stata un'anomalia più che la normalità.

Ma il punto è un altro: se le élites ci sono sempre state, forse è giusto che ci siano? Sono fondamentali all'equilibrio dell'umanità, almeno in questa fase storico-spirituale?

Io credo di si.

E anche se chiaramente non posso giustificare eticamente un manipolo di persone che vuole conquistare i suoi simili e renderli di fatto schiavi, posso giustificarle da un punto di vista umano.

Mi spiego meglio.  

La settimana scorsa sono andato in piscina in pausa pranzo, come faccio spesso. Dopo aver nuotato, vado a farmi la doccia. Non c'era nessuno, e quindi ho messo, sulla lunga fila di ganci appendiabiti presenti, su un gancio l'asciugamano e su un altro il resto (cuffia, occhiali, etc.).

Mentre mi lavo, arriva un tipo. Di tutte le docce, sceglie quella accanto alla mia, ma, cosa davvero fastidiosa, di una intera fila di ganci, sceglie uno di quelli dove c'erano le mie cose.

"Scusa, mi liberi questo gancio?".

Nello stupore, sposto le mie cose e glielo libero.

Dopo la doccia vado a vestirmi. Lo spogliatoio era vuoto.

Allargo le mie cose su una delle cinque panchine presenti, per vestirmi in fretta. Tra di esse, il mio borsello.

Arriva un altro tizio, con una borsetta portaoggetti in mano, e viene dove sono io. Asciugamano legato in vita, si piega a 45 gradi con la borsetta nella mano destra, che inizia ad oscillare esattamente sopra il mio borsello.

Non dice nulla.

Lo guardo, e per una trentina di secondi, tanto durò la scena, penso nella mia testa "ma davvero vuole metterla proprio lì?".

Alla fine, lentamente, sposto il mio borsello. Lui poggia la borsetta, si gira, ed apre il suo armadietto.

Mentre tornavo a casa, ho avuto un'illuminazione.

Immaginate di essere uno dell'élite moderna, magari un Rothschild, che oggi vanno molto di moda. Ma se non vi piace sceglietene un altro.

La vostra famiglia inizia da una ferramenta e finisce a creare un impero non si sa quanto vasto, attraverso creazione di banche, matrimoni combinati, figli sacrificati alla causa, ed altro.

Un giorno, per qualche motivo, andate a nuotare in una piscina comunale, e vi succede quello che è successo a me.

Voi uscite di lì convinti non solo di dover dominare la massa, ma anche di frustarla ogni tanto, perché oggettivamente se lo merita.

Perché se è vero che la massa non è stupida come si dice, bensì facilmente influenzabile, è sicuro che essa è fondamentalmente comoda, in tutti i sensi e con tutte le relative conseguenze.

1 commento:

  1. Carissimo,
    magari i due fuggivano da una cosa chiamo urbana solitudine, incrociando l'unica umanità che avevano nei paraggi.
    Hanno trovato chi cercava ristoro e desiderava....un poco di solutudine ;)

    buone bracciate in vasca e
    maggior fortuna in spogliatotio
    f.to
    Mauro.

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