venerdì 16 gennaio 2015

La crescita demografica e la distruzione della famiglia

Uno dei più grandi problemi legati al nostro futuro è rappresentato dalla crescità demografica, altro tema politicamente intoccabile, almeno pubblicamente. Veniamo da tradizioni, soprattutto religiose, che non hanno mai affrontato la questione. Al contrario hanno sempre spinto l'umanità a proliferare il più possibile senza controllo (crescete e moltiplicatevi!) 


Oggi l'umanità cresce a ritmi che la proiettano a quota 9 miliardi di persone nel 2040, ma in realtà già i 7 miliardi di oggi sono decisamente troppi per la modalità con cui gestiamo le risorse di questo pianeta. 7 miliardi? Si 7 miliardi, eravate rimasti a 6 per caso? Tranquilli, insieme a voi sono rimasti indietro sul conto in molti.

Senza cadere in facili discorsi qualunquisti e sterili polemiche sulle teorie maltusiane, quali sono le conseguenze economiche e sociali che ne derivano?

Sia ben chiaro - il pianeta Terra con una accorta gestione delle risorse da parte della razza umana, può mantenerne molte più persone, ma in questo sistema capitalistico dove di 7 miliardi di persone 6 miliardi già stentano, 9 miliardi di persone non potranno vivere degnamente. In fondo anche i più ottimisti di voi pensano come me che sempre meno persone staranno decentemente, sempre di più benissimo e sempre di più malissimo.

Quelli che staranno malissimo, cosa pensate che diventeranno col passare del tempo? Non credete che arriveremo a farci la guerra per l'acqua, il cibo e le varie risorse naturali come già accade in altri paesi oggi?

Questa è la conseguenza sociale più importante che dovremo affrontare nei prossimi 20 anni - come disinnescare la bomba demografica per permetterci di non distruggere definitivamente le risorse del pianeta.

I governi mondiali questa cosa la sanno benissimo, ed hanno il loro modo per porvi rimedio.

Annullando le disuguaglianze tra quei futuri 9 miliardi? Non direi. Vediamo che hanno fatto.
 
Hanno iniziato trascinando tutto l'occidente in una crisi infinita, per togliere reddito e invogliare i giovani a non avere più figli, oppure a crescere con la paura di non riuscire a mantenerli.

Ma l'operazione che più mi stupisce per la complessità e l'efficacia è quella che stanno facendo ormai da una decina di anni, con l'aiuto dei media. Mi riferisco alla campagna denigratoria che hanno messo in atto per ridimensionare il valore della famiglia eterosessuale.

Io queste persone da un certo punto le ammiro. Hanno capacita organizzative e conoscenze della mente umana e della scienze sociali impressionanti. Peccato il modo in cui le usino.


Tutti uguali ma senza diritti
Se c'è qualche femminista che legge questo blog, o qualche ragazza che ha una mamma che manifestava per i diritti delle donne, ricorderà o saprà bene perchè lo faceva.

Se c'è qualche ragazzo/a omosessuale saprà perchè si lotta per ottenere pari diritti.

Tutti vogliono pari diritti, non è vero?

Eppure se ci pensate bene, è davvero questo che stanno dando alle categorie considerate non "convenzionali" o più "deboli"?

Perchè a me sembra che mandano messaggi di uguaglianza ma non muovono un dito per dare pari diritti. Ed essere considerati uguali non significa per forza avere pari diritti nella realtà.

Se ad esempio i governi volessero dare pari diritti alle donne, investirebbero risorse economiche per fare in modo che il gap salariale tra uomini e donne venga colmato. Giusto?

Vi risulta lo facciano? A me no. Non solo qui in Italia, ma in tutta Europa o negli Stati Uniti, a livelli differenti, uomini e donne con le stesse mansioni hanno salari differenti.

Oppure pagherebbero le aziende un risarcimento per i periodi di maternità, affinchè assumere una donna non diventi un peso economico solo per gli imprenditori, ma per tutta la società, come è giusto che sia.

Vi risulta che lo facciano, oppure non solo non aiutano le donne incinta, ma rendono un incubo anche avere un posto in un asilo o mantenere un figlio?

Quanti esempi conoscete di questo tipo? Eppure in giro hanno tutti il coltello tra i denti perchè ci bombardano con questa idea che siamo "tutti uguali".

Scusate se ve lo dico, ma gli individui non sono tutti uguali.

Io non sono uguale a nessuno di voi, che siate eterosessuli, omosessuali, donne o qualsiasi altra cosa vogliate essere. Ed è giusto che sia così, perchè la diversità è ciò che rende questo mondo un posto dove è bello vivere, e non un luogo di una noia mortale.

Così col messaggio dell'uguaglianza hanno creato una società dove le donne vogliono essere un pò più uomini, gli uomini devono diventare un pò più donne, gli etero un pò più omo e via discorrendo.

Alla fine è tutto un gran casino, con il risultato finale di avere meno coppie tradizionali in giro che resistono più di 5 anni prima di scoppiare. E fino a prova contraria solo una coppia eterosessuale è in grado di procreare.

Toccare questi argomenti non è mai facile, ma per un momento, provate davvero a chiedervi quanto certe idee siano vostre, o quanto siano state spinte a forza nel vostro cervello. Leggete quello che dico con attenzione e senza pregiudizi.

Non parlo ad esempio, se sia giusto o no che una coppia omosessuale abbia una prole, ma che la natura non permette di averne ad una coppia non eterosessule. Quindi statisticamente il numero di nuovi nascituri si abbassa con un incremento di coppie non convenzionali. E' matematica.

Confondere in ruolo di uomini e donne nella coppia sortisce lo stesso effetto. Anche qui, non si parla di lasciare le donne a "fare la calzetta" a casa, ma di insinuare attraverso un vero e proprio lavaggio del cervello comportamenti che non sono propri del proprio sesso. Il lavoro in questo caso ne è il classico esempio. Il messaggio è: "donna, tu sei uguale all'uomo, quindi anche te devi avere la possibilità di lavorare e fare carriera, diventando economicamente indipendente!". Allora anche le donne si spaccano la schiena in un ufficio, magari rinunciando ad avere figli, quando la società dovrebbe dargli pari diritti rispettando il fatto che sono biologicamente diverse ed hanno tempi diversi. Una donna non è uguale ad un uomo e viceversa.

Capite perchè dico sempre che queste persone sono tutte super-preparate e sperare di contrastarle pensando solo al Grande Fratello e al derby è una battaglia persa? Ci fregano in ogni maniera, non ultima questa, dove non solo ci levano ogni diritto e ci rendono schiavi, ma ci mettono pure gli uni contro gli altri mandandoci messaggi falsi che distorcono la realtà.

Impatto della demografia sull'economia
La crescita demografica ha un impatto importante sul PIL, insieme all'innovazione tecnologica, quindi ridurre le nascite aggiunge crisi alla crisi.

Quale soluzione quindi abbiamo di fronte?

La prima consiste in una economia non basata sul PIL e la crescita. Io non so dirvi come una soluzione simile sarebbe praticabile, ma tanti economisti lavorano ad altri modi per misurare il benessere basati sulla "felicità" e la qualità di vita e non sulla crescita.

La seconda, secondo me più probabile, è lo scenario che ho delineato all'inizio grazie ad una serie di domande. Il mondo del futuro è fatto di austerity per la stragrande maggioranza della popolazione.

In fondo chi tira le redini non fa l'interesse di quel paese o quell'altro. Quindi va bene creare una sociatà di schiavi in occidente, visto che ci sono tanti altri paesi che dovranno svilupparsi in futuro e dove quindi nuove nascite sono auspicabili e volute.

Nel 2025 saremo sicuramente di più, ma le nascite verranno dall'Africa, soprattutto da paesi come la Nigeria, e da qualche altro paese sparso in Asia e in Sud-America. Il contributo al PIL mondiale delle economie avanzate sarà del 40% contro il 70% degli anni novanta.

Quelli saranno i paesi dove investire, perchè nuove nascite significheranno più consumi e più PIL, ergo, crescita.

A noi resterà una società con usi e costumi totalmente differenti, dove promiscuità e confusione sessuale avranno disinnescato le nascite, e nessuno vorrà più figli perchè le cose importanti della vita saranno considerate altre.

Saremo un continente di anziani malati dove i soldi li farà chi gestisce il business della vecchiaia.

Ora sapete meglio dove e cosa guardare nei prossimi anni per investire.

2 commenti:

  1. Quindi, alla luce della tua riflessione, che condivido, pensi possa essere opportuno investire una parte di capitale nel farmaceutico?
    Ti segnalo un paio di ETF, che ne pensi?

    Lyxor UCITS ETF STOXX Europe 600 Healthcare (EUR) | HLT - FR0010344879
    db x-trackers MSCI World Health Care Index UCITS ETF 1C (EUR) | XWHD - LU0540980223

    Enea

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    Risposte
    1. Ciao Enea,

      Grazie per aver postato le tue riflessioni nei commenti del post relativo. E' bene aiutarsi tra lettori del blog :-)

      Non mi occupo di aziende del settore farmaceutico, ma non sembra affatto male come idea a lungo termine. Metterne un pò in portafoglio non è una cattiva idea.

      Solo alcuni appunti:

      1) bisogna darci un occhio ogni tanto perchè mi sembra che abbiano una andatura da "bolla" al momento, soprattutto il secondo.

      2) i farmaceutici sono titoli difensivi per definizione (come l'alimentare), e come tali non rendono tantissimo in fasi di economia in espansione, quale quella che secondo me vivremo in futuro (ma posso sbagliarmi)

      Il primo mi sembra migliore per due motivi 1) l'Europa è il continente che invecchia di più e tra un pò privatizzeranno tutto il settore, 2) l'ETF relativo costa meno di gestione e ogni tanto stacca anche un dividendo. La liquidità è abbastanza per piccoli investimenti e sembra maggiore del secondo. Attenzione però che le aziende del fondo sono in maggioranza inglesi e svizzere, quindi il fondo è esposto al rischio di cambio di sterlina e franco.

      Saluti
      Ivano

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