sabato 1 aprile 2023

In giro per multinazionali

Salve a Tutti,

Nell'ultimo anno e qualcosa sono stato molto impegnato. Allo stesso tempo, mi sono ritrovato con qualche ora qua e là di tempo libero.

Oltre a preparare un portafoglio basato sul value investing per il mercato STAR, mi sono divertito a scrivere ed auto-pubblicare un libro sul mondo corporativo, basato su fatti ed esperienze personali.

In questo lavoro quindi non si parla di economia. E' un piccolo saggio dove descrivo la mia idea su cosa sono le corporations, perché esistono, come funzionano, e cosa deve aspettarsi chi ci andrà a lavorare.

Per chi fosse interessato, o se pensate che a qualcuno che conoscete possa interessare l'argomento, questo è il link ad Amazon.

A presto, Ivano

70 commenti:

  1. Ciao Ivano io sarei interessato a comprarlo ,è disponibile come ebook?

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    1. Ciao Federico. No, é una mia scelta personale averlo solo cartaceo. Penso che la bellezza Di in libro stia anche nel tenerlo tra le mani sentendo le pagine mentre si sfoglia. Posso chiederti invece perche' tu preferiresti un e-book? Grazie.

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    2. Per praticità, io ho parecchi ebook ,se li compravo di carta non sapevo dove metterli. anche se si è fuori casa li trovo più comodi (potendo mettere un sacco di libri su telefono o PC) , alla fine sono opinioni personali :)

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    3. Spero il cartaceo non ti faccia desistere. In fondo non ho scritto guerra e pace!

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    4. Nono preferivo ebook ma l'ho comprato lo stesso cartaceo :)

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  2. Intanto: https://www.affaritaliani.it/esteri/cina-brasile-picconata-al-dollaro-usa-scambi-commerciali-in-yuan-reais-847406.html

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    1. Da me per fare i lavori hanno usato il martello pneumatico. Difficile altrimenti togliere il vecchio massetto. Col piccone finivano a dicembre...

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  3. Scusa Ivano,
    ma evitare di abbattere alberi per stampare libri non sarebbe una scelta ecologica migliore?
    Parli della imminente fine del mondo e dell'ambiente distrutto dalle elites del mondo, ma poi la tua priorità di ambientalista è quella farci tenere le pagine in mano perchè è più bello sfogliarle???

    Riepilogando: ti sei fatto mandare soldi per creare alberi virtuali, ora ti fai mandare soldi per abbattere alberi (reali) scrivendo un libro sulle multinazionali che odi ma per cui lavori.

    http://www.borsole.it/2020/01/aggiornamento-ftse-mib-17-gennaio-2020_26.html
    http://www.borsole.it/p/la-foresta-di-borsole.html

    Complimenti per la coerenza, ottimo direi, continua così!

    ~ praya ~

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    1. Per compensare la produzione di un e-book servono dai 15 ai 50 libri. Il 60% degli italiani non legge neanche un libro all'anno, la media é di 1,3 libri per abitante. Con 1 pino medio si fanno 79500 fogli A4. 79500/150 (le pagine del mio libro) = 530 ma con un foglio fai 4 pagine di un tascabile, quindi piu' di 2000 libri. Ogni 2000 libri venduti piantero' con piacere una quercia nel mio terreno per far felice praya. I pini non crescono bene qui. Treedom non é solo piantare alberi, ma aiutare realta' locali. Prendo spunto per invitare chi vuole a piantare altri alberi nella foresta di borsole. Treedom non paga chi pianta alberi, la tua crassa ignoranza come al solito ti precede. Io non odio le multinazionali, basterebbe leggere l'introduzione del libro per capirlo. Nel libro parlo di quello che devi aspettarti se ci lavori, non giudico chi ci lavora, dico la mia citando fatti. Per trasparenza, Io prendo dai 2.5 ai 3.5e a libro, su cui poi pago le tasse. Ora puoi inserire la mia risposta nel tuo album di figure di merda. Ciao.

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    2. Va bene Ivano,

      ti auguro di vendere milioni di copie, di abbattere tutte le pinete d'Italia e pure quello che rimane della foresta Amazzonica, ma almeno ricordati di ringraziarmi nelle prefazioni: perchè prima dei miei interventi arguti, intelligenti e stimolanti, facevi 3 commenti, dopo ne hai fatti 150 in media,
      ti ho dato visibilità:-)

      la tua

      ~ praya ~

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    3. Per questo ti rispondo, aiuti il traffico sul blog

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  4. Ciao Ivano, libro preso e mi arriverà domani. Spero mi aiuterà a diventare menaggerrr in quella società di consulenza informatica italiana (R*...) che ha fatto tanto bene e dove attualmente lavoro!:)

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    1. Spero che qualsiasi sogno hai si realizzi, e che la mia esperienza possa aiutarti.

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  5. Noto da tempo che come i Treasuries si apprezzano il dollaro si indebolisce,vanificando il vantaggio per chi mangia in euro.
    É una casualità o esiste una relazione ?
    Per i Treasuries boys l'ideale sarebbe dollaro forte e Treasuries su,ma probabilmente ci vorrebbe l'apocalisse...

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  6. Sono mesi che noto quello che ho scritto , e mi ribatti con quella che ,al momento, purtroppo é un eccezione.
    Una curiosità in che parte dell'Italia ti sei trasferito ?

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    1. Il decennale é passato da piu' Di 4 a 3,3 il dollaro stabile sotto 1.1. I dati che escono sono terrificanti. É chiaro ormai che gli USA cercano una guerra come nel '45 per uscire dal trend depressivo. Io sono mesi che ti dico di pensare ad altro se hai intrapreso una strategia sui treasury. Avresti potuto scrivere un libro invece di stare a guardare dove vanno I tassi... Sono vicino Roma.

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  7. Circa la guerra,temo che purtroppo tu abbia ragione:un po' per la situazione economica ed anche come tentativo per non perdere il predominio che ancora hanno ,é verosimile che scatenino il disastro ora che pensano ancora di poter di vincere .
    Storicamente chi ha avuto il dominio sul mondo non ha mai accettato l'inevitabile proprio declino senza giocarsi tutte le carte.
    In tal caso i Treasuries sarebbero l'ultimo dei problemi.
    Vado a farmi un Chupa Chups al lampone e buona Pasqua a tutti.

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  8. https://www.repubblica.it/economia/2023/04/11/news/bolla_immobiliare_2023-395288513/?ref=RHLF-BG-I395580221-P1-S1-T1

    Qualcuno ha shortato l'etf REIT? Eheheh

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  9. Con il nuovo Bank Term Funding Program (BTFP) la Fed garantisce che ci sia sempre un acquirente per i Treasury statunitensi delle banche in difficoltà.
    https://www.federalreserve.gov/monetarypolicy/bank-term-funding-program.htm#:~:text=The%20Bank%20Term%20Funding%20Program,needs%20of%20all%20their%20depositors.
    Di fatto, anche senza QE, siamo ugualmente entrati in una nuova fase di salvataggio permanente in una sua versione "mascherata".
    Con il BTFP la Fed in pratica si impegna a salvare l'incredibile cifra di 4,5 trilioni di dollari in acquisti di obbligazioni (è il totale degli attivi di tutte le banche USA), facendo sembrare la stampa di denaro dell'era COVID-19 un gioco da ragazzi.
    Provate a immaginare quale potrebbe essere l'impatto della stampa di 10, 20 o anche 30 volte quella quantità di denaro nei prossimi anni e avrete la ricetta per il prossimo ciclo a rialzo delle borse e probabilmente delle criptovalute.

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    1. Da vedere. La yellen non é stata cosi espansiva.

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    2. Andrea parli del prossimo ciclo, ma prima ci dovrebbe essere un crollo che, al momento non c'è stato. O sbaglio?
      Grazie.
      Tex

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    3. Con buona pace di chi ha Treasuries...

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    4. No, al momento non c'è stato Tex. La borsa oggi è completamente scollegata dall'economia e vive come di vita propria.
      Per ovviare a questo inconveniente, nell'ultimo anno e mezzo, sono riuscito a mettere a punto un indicatore capace di adattarsi alle attuali condizioni di mercato e prendere la semplice decisione binaria: risk-on contro risk-off. E' sufficientemente filtrato per non prendere più di cinque decisioni di trading all'anno e sufficientemente affidabile da evitare costosi falsi segnali, ma anche abbastanza veloce da tenere traccia dei cambiamenti improvvisi di sentiment. Ho deciso di usarlo per i miei portafogli dinamici. Se Ivano me lo permette potrei indicare sul sito i segnali. Fatemi sapere se siete interessati.
      Fabio




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    5. Certo Fabio cosi puoi anche testarlo dal vivo

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    6. Bene, spiego a grandi linee come funziona.

      E' composto da 3 indicatori mensili e da 2 indicatori giornalieri. I 3 indicatori mensili vengono rilevati a fine mese, l'ultimo giorno di borsa aperta, e cambiano in modo relativamente poco frequente per evitare falsi segnali. Se due o più indicatori mensili sono positivi il segnale è risk-on altrimenti è risk-off. Risk-on significa preferenza per il mercato azionario, risk-off preferenza per le obbligazioni o altre attività difensive come l'oro. Già questo segnale mensile gestisce bene le recessioni economiche, come quelle del 2000 e del 2008, tuttavia non è adeguato per gestire i bruschi cali seguito da rapidi recuperi come quelli del 2018 e del 2020, perchè interverrebbe troppo lentamente. Per evitare i grossi drawdown ci sono quindi i 2 indicatori monitorati giornalmente, che possono attivarsi anche al di fuori del programma mensile. Non appena uno qualsiasi dei due segnala condizioni ribassiste si esce dal rischio e il programma mensile viene disattivato per il mese successivo e rimane tale fino a che i due indicatori giornalieri non tornano ad essere positivi.

      L'ultimo segnale è stato dato dal programma mensile il 31 marzo ed è RISK-ON.

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    7. Fabio grazie.
      Una domanda mi sorge spontanea: data la bontà del trading system che hai costruito, investi a leva?
      Io sto accumulando Austria 2120.
      Tex

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    8. Ciao Tex non si tratta propriamente di un trading system e non consiglio di usarlo per fare trading. Direi piuttosto che potrebbe essere visto come un indicatore composito (perchè genera un segnale proveniente da 5 fonti diverse), adatto per gli investimenti di lungo periodo. Il suo scopo principale è tenerti fuori da gravi ed importanti drawdown per i quali è poi necessario un tempo lungo per recuperare e tornare in pari.
      E' progettato propriamente per il mercato americano.

      Se per andare a leva intendi l'utilizzo di futures od opzioni la mia risposta è negativa. Certo, in particolari situazioni di volatilità inferiore alla media e di mercato azionario favorevole, potrebbe essere utilizzato, per parte del capitale, un ETF a leva 2 su un indice azionario.

      Potrebbe sembrare strano il segnale di RISK-ON attuale, data l'attuale situazione macro statunitense. Dei tre segnali mensili, quello macroeconomico e fondamentale è l'unico fortemente negativo, mentre gli altri due sono positivi, per cui vince la maggioranza di 2 a 1.

      Per chi intende utilizzare sistemi dinamici d'investimento come questo, mi sento di consigliare almeno due cose:
      - sapere cosa fare nel momento di segnale RISK-OFF. Serve quindi un altro sistema che dica su quali risorse difensive investire quando si è fuori dal mercato azionario;
      - se si investe su asset denominati in valuta diversa dall'euro, dotarsi di un sistema che indichi se convenga o meno coprire il rischio di cambio.


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    9. Nell'accodarmi ai ringraziamenti a Fabio,
      propongo a Ivano di aumentare la visibilità dell'operatività suggerita inserendola in apposita sezione, facilmente visualizzabile.
      Eviteremme di cercare gli aggiornamenti futuri in mezzo a tutti gli altri messaggi. Inoltre, è buona l'occasione per suggerire alcuni strumenti operativi per testare la strategia.
      Fabio, un ETF su S&P500 può andar bene? Oppure è da preferire un ETF azionario globale? ETF normale oppure a leva ? Nelle fasi risk-off, pensi ad uno strumento obbligazionario specifico oppure è meglio un ETF? E quale? Soltanto obbligazioni oppure 50% bond e 50% gold?
      E' buona l'occasione per capirne di più
      Grazie ancora.
      Saluti.
      Moris

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    10. Per me va bene Ivano.

      La strategia è stata ideata per battere lo S&P500 nel lungo periodo con minori rischi. Nei miei test ho sempre usato lo S&P500 come benchmark ed utilizzato esclusivamente ETF non a leva.
      Quali ETF utilizzare?
      Diciamo che usando solo ETF è difficile battere lo S&P500 durante i mercati rialzisti. Nelle fasi risk-on mi limiterei quindi ad un ETF che replica lo S&P500.
      Nelle fasi risk-off meglio sempre usare ETF, ma non è possibile dire a priori su quale investire. Dipende dal contesto macro, dall'inflazione e dalla salute generale del mercato obbligazionario. Sarà la strategia che mi dirà al momento quale utilizzare dell'universo disponibile. Ricordo che anche la strategia difensiva è progettata per investire su ETF americani, quindi esiste il rischio di cambio.

      Attualmente la strategia è RISK-ON su un ETF che replica lo S&P500. La strategia attualmente mi indica di coprire il cambio col dollaro, quindi è long su IUSE.

      P.S.: potete scegliere l'ETF che desiderate sullo S&P500. Il mio consiglio è utilizzare comunque ETF molto liquidi, con bassi spread denaro/lettera e ad accumulo. Io uso IUSE (a cambio coperto) e CSSPX (a cambio non coperto).

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    11. Ok Fabio, dobbiamo procedere cosi. Devo creare Una pagina nel menu in alto, spero si possano aggiungere I commenti, cosi puoi mettere I segnali. Dopo un po' vediamo gli etf usati cosi creiamo Una tabella con tutti I segnali che faccia da riassunto. Io posso partecipare con la bussola del Forex su EUR USD. Al momento mi da euro long

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    12. Per una parte del mio ptf, entro ed esco da mercato azionario su segnale a fine mese su sp500 raffrontato alla media mobile semplice a 12 mesi. Sicuramente meno preciso del tuo, ma che trovo ottimo nella sua semplicità per avere un rendimento ragionevole di lungo periodo.
      Tex

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    13. Tex pero' questo sistema nelle fasi laterali rischia di massacrarti il portafoglio. Occhio.

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    14. Fabio la pagina e' pronta. Nome: "Risk on/off S&P500". Ciao

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    15. L'utilizzo di una media mobile semplice a 12 mesi è sicuramente un buon sistema che da solo ti permette di fare meglio del 95% degli investitori nel lungo periodo, se non altro perchè le decisioni d'investimento si basano su osservazioni oggettive dei dati di mercato, anzichè su giudizi umani soggettivi spesso influenzati dalle emozioni.
      E' sicuramente un sistema migliore del buy and hold, che pecca infatti per un rapporto rischio/rendimento orribile. Devi essere disposto ad accettare potenziali drawdown anche del 50% in cambio di rendimenti a una cifra a lungo termine.
      Purtroppo la media mobile a 12 mesi è un po' lenta nel reagire alle variazioni repentine di trend e durante i mercati laterali dà frequenti falsi segnali. La linea di fondo è questa: se i mercati si stanno muovendo più velocemente del periodo di oscillazione della media mobile, allora perderai denaro a causa dei falsi segnali; infatti il prezzo scende tardi al di sotto della media mobile e innesca una vendita, ma poi torna troppo rapidamente al di sopra della media mobile, senza aver trascorso abbastanza tempo a prezzi bassi, in modo da poter abbassare sufficientemente la media mobile al di sotto del prezzo di vendita. Viene quindi attivato un acquisto successivo ad un prezzo non sufficientemente basso da compensare il gap (e i relativi costi) sostenuti nella transazione.
      Un regola per ovviare a questo inconveniente potrebbe essere o quella di utilizzare un media mobile adattiva, oppure quella di utilizzare una media mobile più lunga (e quindi più lenta a reagire) durante i mercati in forte trend rialzista (per non uscire troppo presto) e una più veloce dopo gli ampi ribassi e recuperi a V (per non rientrare troppo tardi).


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    16. Un sincero grazie a Fabio e Ivano per questa possibilità di condividere conoscenza; spero emergano domande e osservazioni sul metodo, per approfondire la logica che è alla sua base e le modalità operative più efficienti per "metterlo a terra" :) un saluto a tutti, buon inizio di settimana. Moris

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    17. Concordo con Ivano e Fabio. Ci ho messo denaro che non mi servirà. Conscio della inefficienza dei periodi laterali, li sta bene questo sistema che mi permette di avere un sufficiente risultato nel lungo periodo.
      Grazie. Tex

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    18. Grazie Fabio e Ivano. Condivido. Con questo sistema però mantengo un guadagno decente nel lungo periodo. Ci metto i denari che penso non mi serviranno mai. Il sistema è semplice e adatto a chi ha poche conoscenze di analisi come me.
      Tex

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    19. Grazie Ivano e Fabio.

      Anch'io ho un sistema come Tex su SP500, ma utilizzo su grafico mensile una media mobile a 6 periodi traslata di 3 mesi perché dopo svariati backtest mi sembrava migliore della 12. Anche così comunque valgono tutte le considerazioni negative sulla lateralità dette sopra, ma il sistema per la sua semplicità è facile da seguire per un inesperto come me.

      Ho fatto invece alcuni test utilizzando un indicatore anticipatore della FRED consigliato tempo fa da Fabio, che utilizzato da solo può dare falsi segnali perché è soggetto ad aggiustamenti. Ma, filtrando i segnali positivi sempre con la media mobile a 6 periodi traslata di 3 mesi e utilizzando lo storico dagli anni 80 ad oggi pare che su SP500 ne abbia sbagliate pochissime.
      Per fare un esempio: faceva uscire in ottobre 2018 e rientrare in ottobre 2020 per poi riuscire in dicembre 2021. Attualmente é ancora fuori.
      Nella pratica non ho quindi avuto possibilità di operare ma potrei comunque scrivere aggiornamenti nei futuri commenti anche se non mi sento nella posizione di dare consigli...

      Saluti
      Max

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    20. Non ricordo quale era l'anticipatore Di Fred, posteresti il link?

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    21. Scusa, sono stato impreciso, il sito che era stato indicato era della FRED, ed era questo:
      https://fred.stlouisfed.org/graph/?g=P3WC

      Ma i dati sono presi dall'OECD, scaricabili da qua:
      https://stats.oecd.org/viewhtml.aspx?datasetcode=MEI_CLI&lang=en

      Segnalato da Fabio, l'8 maggio 2022 nel post "Perchè sparire".
      Segnalo anche un'interessante applicazione qui:
      https://grzegorz.link/growth

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    22. Molto scarso per uscire dal mercato azionario, perchè non tiene conto del sentiment di mercato.
      Buonissimo invece per rientrare (perchè anticipa l'economia) adesso che sono state accelerate le pubblicazioni. Il prossimo aggiornamento sarà il 5/5/2023 col dato relativo al mese di aprile 2023. Comunque non vanno guardati i dati mensili dell'indice, ma i dati tendenziali anno su anno: quindi una volta entrati su fred, si deve cliccare il tasto arancione "EDITH GRAPH" e nella finestra a tendina "Units:" scegliere "Change from Year Ago, Index". Si guardano i punti di svolta (picchi bassi) e si entra nel momento in cui il dato relativo all'ultimo mese è superiore a quello del mese precedente.
      E' ottimo per rientrare perchè, essendo un indicatore economico anticipatore, si muove di pari passo col mercato azionario, anch'esso anticipatore dell'economia.

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    23. Un altro modo di utilizzare il CLI dell'OECD è quello di calcolare un "indice di diffusione" basato sugli ultimi dati del CLI pubblicati per tutti i paesi. Con questo sistema i valori assoluti del CLI non contano. L'indice di diffusione misura la % di paesi ii cui il valore del CLI è aumentato rispetto al mese precedente. Se il valore del nostro indice di diffusione è >= 50%, la condizione di mercato è risk-on e si va lungo su un ETF azionario, in caso contrario si passa alla liquidità.

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    24. Grazie per l'aiuto Fabio.
      Se per uscire serve un indicatore di sentiment proverò a fare dei backtest con la media mobile 200 periodi su grafico giornaliero, magari considerando una diminuizione del 3% come già indicavi tempo fa.

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    25. Secondo me, come indicatore di sentiment, le medie mobili vanno benissimo. Diventano ancora più precise se integrate con altri indicatori contrarian di sentiment.
      Per esempio un buon segnale di sentiment di lungo periodo potrebbe essere questo: uscire dallo S&P500 se il prezzo giornaliero chiude sotto la SMA a 200 giorni e se il segnale è confermato contemporaneamente dal VIX che chiude sopra la sua SMA a 200 giorni, dal Bullish percent index che chiude sotto la sua SMA a 200 giorni e dall' High-Low index e dal Fear&Greed index sotto i 50. Viceversa per l'entrata.

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  10. Il 24 Ottobre 22 il Treasury 45 2.5% ha toccato (al momento ) il suo minimo per noi che mangiamo in euro.
    Ai valori attuali di $ 78,70 e con il cambio €/$ a 1,0923 siamo praticamente nuovamente ai minimi.
    Occasione per mediare?

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  11. Per il breve periodo, nell'ultimo anno ho "protetto" una parte del ptf dall'inflazione con i BTPItalia; penso di reinvestire le cedole semestrali, più rivalutazione del capitale, in titoli obbligazionari a lunga scadenza, a tasso fisso; se il cambio Eur/Usd resta ai livelli attuali, oltre al matusalem austriaco che abbiamo menzionato sul blog, penso di utilizzare un Tbond Usa a scadenza ultraventennale.
    Saluti.
    Moris

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  12. Recentemente il presidente brasiliano Lula ha posto le seguenti domande:
    ''Ogni notte mi chiedo perché ogni paese dovrebbe essere legato al dollaro USA per il commercio?''
    ''Perché non possiamo commerciare nella nostra valuta?''
    ''Perché una banca centrale BRICS non può avere una valuta per finanziare il commercio tra i paesi BRICS?''
    Il discorso di Lula ha scatenato l'ennesimo clamore mediatico sull'imminente de-dollarizzazione.
    Provo a spiegare qui molto semplicemente come funziona l'odierno sistema incentrato sull'USD come valuta di riserva globale e perché è stato impossibile sostituirlo in oltre 50 anni.

    In un sistema economico globalizzato, vuoi commerciare con il maggior numero possibile di partner senza soluzione di continuità. Quando il Brasile esporta le sue merci in Cina o in Giappone e il commercio avviene in USD, il Brasile accumula dollari e potrebbe anche usarli per acquistare beni o servizi di cui ha bisogno da altri paesi. In altre parole, oggi il dollaro USA è la valuta globale (di riserva) preferita : oltre l'80% delle transazioni FX globali e oltre il 50% degli scambi e dei pagamenti globali avviene in dollari USA. Ancora più importante, negli ultimi 30 anni i concorrenti non sono riusciti a modificare questo massiccio predominio del dollaro: perché? Partiamo dal lato patrimoniale. Quando il Brasile esporta materie prime in USD più di quanto spende in USD per importare roba dall'esterno, il paese accumula riserve di valuta estera in USD.

    CONTINUA

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  13. CONTINUAZIONE

    Questi USD entrano nel sistema bancario nazionale e, in ultima analisi, la banca centrale locale è responsabile della gestione di questo buffer di riserva FX, il che significa mantenere questi dollari USA sicuri e liquidi. Nel nostro sistema monetario, mantenere il denaro ''sicuro e liquido'' significa evitare il rischio di credito e investire in mercati profondi e liquidi che garantiscano un turnover indolore se necessario (tramite la vendita o il repo di titoli). Il mercato dei Treasury statunitensi si distingue come leader globale in questo campo: grande più di 20 trilioni di USD di dimensioni, liquido e sostenuto da un profondo ecosistema di pronti contro termine.
    Nessun controllo sui capitali, radici democratiche e lo stato di diritto rafforzano la tesi. Ancora più importante, un'ampia offerta di titoli del Tesoro USA ( leggi: deficit ) fornisce al resto del mondo ciò di cui ha bisogno: un asset sicuro e liquido dove riciclare i proventi in USD dalle loro negoziazioni globali.
    Ma quindi, qual è la potenziale alternativa? Giappone? Il suo mercato dei titoli di stato è assorbito per oltre il 60% dalla BoJ e ci sono stati diversi giorni consecutivi in cui non è avvenuto alcun commercio nei JGB: come puoi immagazzinare le tue riserve FX in un mercato così illiquido?
    Europa? Con un'unione monetaria ma non fiscale così fragile, e gli unici paesi AAA potenzialmente in grado di fornire al mondo garanzie collaterali sicure potrebbero essere i Bund tedeschi, ma la Germania continua ad attenersi ad un modello di austerità ormai da decenni?
    Cina? Brasile? Russia? Stiamo affrontando una combinazione di controlli sui capitali (Cina), mancanza di democrazia/stato di diritto (Russia), corruzione e frequenti episodi di inflazione a due cifre (Brasile): vuoi correre questi rischi quando immagazzini le tue sudate riserve valutarie accumulate dalla vendita di beni e servizi all'estero? La verità è che i Treasuries statunitensi non hanno un valido concorrente come veicolo globale dove investire le riserve valutarie.
    Passiamo all'altra faccia della medaglia, il debito. Il debito estero denominato in USD è enorme e rende una de-dollarizzazione ordinata non più di una chimera. Le entità che si trovano al di fuori degli Stati Uniti hanno accumulato $ 12 trilioni di debito denominato in USD : questo perché per finanziare le imprese globali che vendono roba in dollari USA ... hai bisogno di debito in dollari USA! L'allontanamento del Brasile dalle negoziazioni denominate in USD ostacolerebbe i propri afflussi organici di dollari USA e le società brasiliane sarebbero soffocate dalla scarsità di USD poiché hanno bisogno di rimborsare e rifinanziare il proprio debito in USD. Non posso sottolineare quanto sia importante capire questo concetto: se vuoi rompere questo sistema e "de-dollarizzare", devi ridurre l'indebitamento di un sistema di debito da 12 trilioni di dollari. Voler ridurre l'indebitamento di un sistema basato sul debito porterebbe a eventi geopolitici tettonici (ad esempio guerre) in cui è in gioco l'ordine mondiale. Una liquidazione ordinata del dollaro USA è una favola: non esiste un'alternativa valida per una transizione graduale e la riduzione dell'indebitamento del sistema globale basato sul debito in USD sarebbe un processo molto doloroso. Ed è per questo che si continua a sentire parlare della de-dollarizzazione, ma non succede mai.

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    1. Riassuntone casareccio. Perche' molti sondaggi dicono che gli italiani vogliono uscire in maggioranza dall'euro, ma poi in cabina elettorale questo non si nota? Perche' alla resa dei conti molti hanno paura di rimanere fregati tornando alla lira. Col dollaro é uguale: tutti lo odiano, perche' ne sono schiavi, ma nessuno vuole rischiare di rimanere "cetriolato". Dal fiorino olandese alla sterlina, dalla sterlina al dollaro, sempre la guerra ha accompagnato il passaggio. Se la Cina vuole imporre lo yuan deve battere gli USA militarmente, oppure attendere un evento economico devastate, mai visto prima, che la colpisca solo di striscio. Oppure sspettare un lento processo che duri decenni. E i cinesi sono Maestri nell'attesa....

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    2. USA a rischio default. A gennaio 2023 raggiunto il tetto al debito di 31,4 trilioni di dollari. Sarebbe la prima volta per gli Stati Uniti. E sarebbe un brutto colpo.
      Cosa ne pensate? Risolveranno alzando nuovamente il tetto al debito?

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    3. Secondo te faranno fallire il paese quando hanno una banca centrale che puo' stampare moneta in maniera infinita? E che succedera' agli altri paesi? Possibilita' prossime allo zero, poi tutto é possibile

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  14. Salve a tutti. Sto vendendo diverse copie del libro, grazie per l'interesse ed il supporto. Chiedo un favore ai lettori: se potete aggiungete le vostre impressioni con una recensione su Amazon. Saluti Ivano.

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  15. Ragazzi, che voi sappiate, i crediti in pancia a FRBank sono così deteriorati ??
    Dalla vendita si possono davvero ricavare 100 mld di Usd ?
    Tra poco capitalizzerà così poco che, se uniamo gli sforzi sul blog, ce la compriamo noi ;)
    Moris

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    1. Al giorno d'oggi è molto importante cercare di capire se la banca in cui teniamo i nostri soldi è solida o meno dal punto di vista finanziario.
      Fortunatamente è abbastanza semplice farlo attraverso due soli parametri:
      1) il Common Equity Tier 1 (CET1). Istituito con gli accordi di Basilea è un indicatore di solidità finanziaria espresso in percentuale attraverso il rapporto tra il capitale proprio della banca e il totale delle attività ponderate per il rischio. Più alto è questo rapporto meglio è. Per le banche italiane la BCE richiede un minimo pari al 10,5%. Per me un valore da 12% in su è buono.
      2) l'indice di forza relativa: piazzate su un grafico di lungo periodo il ticker della vostra banca e confrontatelo con l'indice del settore di riferimento. Assicuratevi che la performance di lungo periodo (direi almeno un anno) della vostra banca sia superiore a quella dell'indice.
      Se 1) e 2) non sono rispettati il mio consiglio è di cambiare banca.

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    2. esempi di banche italiane che superano il tuo "test"?
      Ciao Paolo

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    3. Per il CET 1 tutte le grandi se non sbaglio. Una banca che avevo visto e mi aveva sorpreso per cet e commenti positivi é IBL

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    4. Migliori CET1
      Fineco Bank: 20,8%
      Mediolanum: 20,7%
      Icrea Banca: 19,2%
      BCC Roma: 18,96%
      Banca Sella: 18,63%
      BFF Bank: 16,9%
      Banca Generali: 16,3%
      Fideuram: 15,8%
      MPS: 15,6%
      Pop Sondrio: 15,4%
      Banca Ifis: 15,01%
      Banco Desio: 15,01%
      UniCredit: 14,9%
      Ing group: 14,5%
      Mediobanca: 14%
      Credem: 13,72%
      Intesa Sanpaolo: 13,5%
      Banco BPM: 13,3%
      Banca Sistema: 12,6%
      BPER: 12,04%

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  16. Di palo in frasca:
    questa mattina il collega della stanza a fianco mi ha posto quesiti a cui non so rispondere; provo a consultare il popolo di questo blog:
    - per trading intraday sul FOREX, quale cross eccelle in volatilità ?
    - quale broker è, secondo voi, numero uno per costi (spread denaro/lettera, rollover overnight) e affidabilità ?
    - E se, al posto del FOREX, si decidesse di tradare una criptovaluta assai volatile e liquida, quale utilizzereste ? Con quale broker?
    Grazie.
    Saluto.
    Moris

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    Risposte
    1. Per questo tipo di trading e prodotti, plus500 o interactive. Io sceglierei il cross in base a liquidita' commissioni e spread. La volatilita' dipende da vari fattori e il bravo trader scieglie il cross all'occorrenza

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    2. Ciao Ivano, grazie per il riscontro; da un esame più approfondito sul trading system di questo collega mi sono reso conto che deve aprire una pletora di operazioni per raggiungere micro-guadaghi; pertanto, gli serve un broker che si remuneri con lo spead denaro/lettera, e con costi contenuti nel tasso overnight, per mantenere le posizioni aperte; soprattutto, non può permettersi commissioni fisse.
      Saluto.
      Moris

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