domenica 24 novembre 2019

Aggiornamento FTSE MIB al 22 novembre 2019 ----------------------- Elone Muschio

Elone Muschio ha avuto una brutta settimana.



C'è da dire che se vuoi inventare il futuro devi osare, e la strada è quindi piena di fallimenti. Hanno fatto figuracce anche Conto Cancello e Stefano Lavori. E chissà quanti altri che non conosco o che ancora non sono nati.

Quello che però differenzia gli ultimi due dal primo è che non hanno bruciato tali quantità immani di denaro. Insomma quando dico che TESLA è una società fallita mi riferisco proprio a questo: se tornasse a fair-value, dopo anni di rosso, quanto dovrebbero aspettare i suoi azionisti per recuperare l'investimento? Credo che una vita non basterebbe.

Ed ecco la riflessione. Elone Muschio sta facendo quello che dovrebbe fare uno Stato: tentare di creare il futuro, innovare, rischiando di sperperare e bruciare soldi che non recupererà mai. Perchè se non ci immaginiamo il futuro, siamo morti. E se non investiamo, anche in perdita se necessario, sull'essenziale, faremo la stessa fine.

L'ILVA deve produrre in perdita per rimanere aperta e non inquinare? Che lo faccia.
L'ACEA per portarci l'acqua potabile in casa andrà in rosso? Si accomodi.
L'ENEL farà lo stesso con l'energia elettrica? Benvenga.

E lo stesso per telecomunicazioni, petrolio, energia, etc.

È per questo che paghiamo le tasse, per vivere bene tutti e progredire, non per far arricchire senza motivo un pugno di eletti.

TESLA o SPACE-X sono dunque fallimenti privati, stranezze finanziarie dei nostri giorni. Invece dovrebbero essere uno standard della ricerca pubblica.

Quando il nostro futuro e ciò che rende la vita di oggi moderna sarà privatizzato, non solo saremo schiavi di una elitè, ma torneremo a pulirci il culo con le pigne.

Non vi parlo di MES perchè in questi giorni ne avrete sentito già abbastanza. Era una "sola" quando ve ne parlai anni fa, e come tutte le fregature non può che peggiorare col tempo.



Torniamo alla borsa per constatare che Milano è rimasta dove stava la settimana scorsa. Fatico a capire se c'è stata accumulazione o distribuzione.

Il segnale dell'altra volta invece, il "giochino", viene da qui:

Questo oscillatore (che non centra nulla con gli oscillatori che si trovano in giro) dovrebbe indicare le zone di massimo e minimo, sempre nello stesso range se ho fatto bene i conti.

Per il momento sembra funzionare. Però giochiamo a mettere uno stop a 23580, dove dovremmo essere entrati lunedì. Lo stop non vale nei primi 15' di contrattazione.



1 commento:

  1. "Quando il nostro futuro e ciò che rende la vita di oggi moderna sarà privatizzato, non solo saremo schiavi di una elitè, ma torneremo a pulirci il culo con le pigne."

    Un esempio molto calzante è quello di Apple, ma la medesima situazione vale anche per molte altre grandi aziende tecnologiche private. Apple ha da sempre adottato una politica commerciale molto aggressiva per massimizzare i propri profitti che consiste nel rendere i vecchi iPhone venduti tecnologicamente "superati", perchè non più in grado di gestire le sempre nuove applicazioni, di fatto costringendo i clienti a cambiare lo smartphone almeno ogni due anni.

    Ora una nuova ricerca (https://www.fastcompany.com/90165365/smartphones-are-wrecking-the-planet-faster-than-anyone-expected) ha stabilito che l'acquisto di un nuovo cellulare richiede più energia della ricarica del vecchio per un decennio, con danni notevoli all'ambiente.

    Quanto al decantato impegno di Apple sulle energie rinnovabili (https://www.apple.com/it/newsroom/2019/04/apple-tops-clean-energy-goal-with-new-supplier-commitments/) ci basti dire che pur trattandosi di "energie pulite", i pannelli solari e le turbine eoliche sono soggetti ad obsolescenza e devono essere sostituiti ogni 20 anni circa, per cui sarebbe forse più corretto parlare di energie "sostituibili" piuttosto che di "rinnovabili". E il breve ciclo di vita rende i lori costi permanentemente elevati con conseguente ricaduta sui prezzi pagati dai consumatori finali del prodotto.

    Ma cosa succederebbe ad Apple se al posto delle "ciofeche" supercostose dei nuovi iPhone producesse smartphone destinati a durare oltre un decennio? Che vendite e profitti calerebbero drasticamente e miliardi di capitalizzazione di borsa svanirebbero ed insieme a loro finirebbe anche la "menata" del capitalismo neoliberista della "crescita infinita".

    Il problema della massimizzazione delle vendite e dei profitti non è solo un problema per i clienti di Apple, ma per l'intero modo sviluppato....

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