domenica 7 aprile 2019

Aggiornamento FTSE MIB al 5 aprile 2019 -------------------------- PMI

Un blasonato giornalista diceva che non si può far votare la gente su certi temi perché non può capirli. Il riferimento era alla BREXIT.

"Per carità, sono tutte persone bravissime, ma un medico, un avvocato, etc. etc. non possono decidere certe cose!"

Forse si, ma siamo sicuri che stavolta abbiano deciso male?

Infatti sembra che mentre l'indice manifatturiero dell'Europa collassi...

...quello dell'Inghilterra si mantenga sostanzialmente stabile, contro "ogni previsione" degli analisti (escluso alcuni ovviamente). Sicuramente non appare peggiore.


Nel grafico a 5 anni si può apprezzare meglio il post-referendum.



E la mitica inflazione al 2%? Secondo voi chi ci è andato più vicino, Leuropa o lo UK?




Vi evito il grafico sul tasso di disoccupazione (ultimo dato 7,8% contro 4%) perché sarebbe come sparare sulla croce rossa ormai.

Un'immagine vale più di mille parole, quelle che dovrei digitare per rispondere in dettaglio, ed ancora (se ce ne fosse bisogno), a tutti quei cazzoni con cui discussi di BREXIT ormai 3 anni fa.

Ah ma certo, "la BREXIT ancora non c'è stata! Aspetta e vedrai!".

Tranquilli io sto qua, non vado da nessuna parte. Solo che comincio a mettere le radici...

A proposito: ho appena rifiutato un colloquio per un lavoro in Inghilterra, visto che dove e come sono mi trovo bene. Poi si sa, gli stranieri verranno tutti deportati nei loro paesi d'origine a causa della BREXIT, e con una buona dose di frustate.

Meglio non rischiare.

Con la stessa chiave di lettura vanno interpretate le previsioni dell'OCSE di lunedì: non ne azzeccano una da sempre. Neanche tirando un container su una tartaruga zoppa farebbero centro.

Noi, siccome tutti gli analisti dicevano che l'obbligazionario sarebbe morto, ci teniamo i treasury, così non ci sbagliamo.

A presto
Ivano


3 commenti:

  1. Secondo la teoria di Dow (https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_di_Dow) un mercato Toro è costituito da tre fasi:
    1) accumulazione: fase in cui le "mani forti" cominciano a riacquistare, senza smuovere troppo i prezzi, sulla base della ripresa nel futuro del business;
    2) partecipazione: fase in cui i prezzi azionari aumentano per via dell'entrata nel mercato anche del pubblico degli investitori in risposta al miglioramento degli utili societari;
    3) distribuzione: fase in cui la speculazione dilaga, c'è euforia sui mercati e i prezzi delle azioni avanzano ancora in base alla speranza e alle aspettative, mentre "chi sa" inizia a monetizzare le plusvalenze realizzate nelle fasi precedenti.
    Ad oggi le prime due fasi si sono già verificate ma la terza, ad essere veramente onesti, non ha sviluppato del tutto il suo corso ed è ancora solo agli inizi.
    Il sentiment degli investitori è in netto miglioramento rispetto ad un anno fa (https://money.cnn.com/data/fear-and-greed/), ma non è ancora estremamente avido come mi aspetterei nelle fasi finali di una bolla.
    Essendo io bello gonfio di trasuries a 30 anni lo dico a malincuore ma, secondo me, il mercato Toro azionario non è ancora terminato.
    Tranquilli, non ho cambiato idea, penso sempre che una recessione arriverà prima o poi, anzi ne sono convinto al 100% (i mercati obbligazionari non sbagliano mai!), ma non così presto come mi sarei aspettato qualche tempo fa.
    Recentemente ho studiato il mercato americano S&P 500 attraverso lo strumento delle Onde di Elliott (https://en.wikipedia.org/wiki/Elliott_wave_principle) e, se ho fatto bene i calcoli, dovremmo trovarci all'inizio dell'onda 5 del mercato Toro iniziato nel 2009 (https://www.fabiolongo.com/borsa/img/cicloelliott.gif: praticamente nel grafico il secondo punto C contrassegnato dal numero 4 dovrebbe essere il minimo di dicembre 2018, ed ora siamo tra quel punto e il successivo punto 1. Quindi, prima che l'intero ciclo Toro si completi raggiungendo il punto 5 in rosso, sarebbero necessari ancora due ritracciamenti: 1-2 e 3-4 e due rialzi: 2-3 e 4-5). Lo S&P 500 prima del vero crash ribassista si dovrebbe portare ben oltre i 3000 punti raggiungendo i massimi storici. Di quanto tempo parliamo? Di mesi secondo me, un anno nella migliore delle ipotesi. Durante lo sviluppo di questa onda 5 dovrebbe ravvisarsi la tipica euforia rialzista della fase speculativa di Dow: gli investitori si convinceranno che le banche centrali si impegneranno con ulteriori stimoli monetari a mantenere i prezzi delle azioni gonfiati "in eterno", non prestando attenzione ai dati macroeconomici fondamentali in continuo peggioramento e gli orsi verranno considerati una razza in via di estinzione. Più le borse cresceranno più l'ambiente si farà pericoloso e il crollo che inevitabilmente seguirà sarà traumatico.
    In questa fase io non acquisterò azioni, ma per chi se la sente di rischiare il raggiungimento in futuro del punto 2 potrebbe essere un buon momento di acquisto.

    Ciao
    Fabio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fabio, se ricordi è da molto che dico che la mia di bussola non mi da nessun crash serio al momento su S&P500 (anche se sull'ultima caduta avevo forti dubbi sul mio indicatore) e che non ho visto distribuzioni. Il treasury per me è un win-win: comunque vada deve apprezzarsi, o perchè c'è una crisi o perchè per tenere in piedi la baracca la fed inizierà di nuovo a stampare e ad abbassare i tassi. Magari esco dai treasury a breve ed aspetto per quelli. Ciao.

      Elimina
  2. E' vero, ricordo, avevi ragione.
    Il treasury lungo sarà sicuramente vincente da qui ai prossimi 1-2 anni. Il mercato toro titoli di stato americani è già iniziato con l'ultimo aumento dei tassi a dicembre 2018. Buona idea per ora uscire dai treasury 2-5 anni, visto che il rendimento in questa fascia è già calato molto.
    Ciao

    RispondiElimina

ATTENZIONE: Postando un commento accetti la privacy policy di questo sito, redatta in adempimento dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e dell’art.13 del Regolamento UE n. 2016/679. La privacy policy è visibile da tutte le pagine del blog mediante link nel menù principale in alto a destra.