domenica 7 ottobre 2018

Aggiornamento FTSE MIB al 5 ottobre 2018 ----------------------- Palle

Eccomi di ritorno da Bruxelles, dove ho notato che la maggiore attrazione della città ben riassume l'operato dell'Unione Europea: un conglomerato unico e ordinato di palle (quelle che ci raccontano in continuazione), dove fondamentalmente si mangia come al ristorante (facendo pagare il conto a 500 milioni di persone).


Spero che nessun chimico realizzi mai questa molecola (se mai fosse possibile), sicuramente è qualcosa di ultratossico.

Questa manovra non piace ai mercati?

Bisogna vedere che succederà nei prossimi mesi, ma secondo me non cambia una fava, come spiegato nel report scorso. La Spagna fece il 10% di deficit per uscire dal pantano il primo anno, e la verità è che era poco pure quello. Che ci facciamo con uno 0,8 in più di deficit nella nostra disastrosa situazione?

La situazione italiana è sempre quella, abbiamo rallentato il declino, e forse è questo lo scopo, resistere fino alla inevitabile dissoluzione dell'euro, evitando di farsi togliere pure le mutande nel frattempo.

In questo caso forza governo, anche se i toni si sono abbassati già dopo due giorni, passando da "non cederemo, 2,4% per 3 anni", a 2,4%; 2,1%; 2%...

E' dunque il solito terrorismo mediatico che ha spezzato le gambe al rialzo.

Per chi chiede supporti e previsioni, per me dovremmo salire, ma è chiaro che con questa mezza fase speculativa potrebbe non accadere. Quindi è difficile predirre che succederà: ripeto, tutto propende per una salita - la situazione ciclica...

...e fondamentale. I volumi pure indicano rialzo.


Non abbiamo raggiunto nessuna sopravvalutazione, e non c'è stata distribuzione a quanto mi risulta.
Quindi non so come aiutarvi, siamo nel regno degli speculatori, del trading spicciolo da maxischermo 25 ore al giorno. Io dunque mi tiro fuori, mi tengo i miei treasury e monitoro EURUSD.

Per finire, l'altra notiziona è che rischiamo di non vedere mai attuata la Brexit. Alla faccia della democrazia...


16 commenti:

  1. ..ma va là, non so se fa piu ridere l'imitazione di Crozza di Tria nella conferenza stampa del governo o quella vera ..e questi nani ci porteranno via dalle secche eccomenò!...Caro Ivano questo paese è stato costruito sull'equilibrio/compromesso (Vedi alla voce Cuccia)non sul progresso organizzazione e meritocrazia ...e questi nani gridando vecchio governo ladrone e distruggendo tutto inventano un virtuoso progresso di sviluppo .. a partire dai centri per l'impiego eheh
    Ma vala Un abbraccio
    Giuseppe

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  2. Onestamente rimango sbalordito come, in una fase così epocale della storia dei mercati, si chiedano ancora supporti e resistenze del FTSE MIB.
    Ragazzi, tornerà il momento delle azioni, ma ora come ora non compratele, di nessun settore e di nessun paese! Lo dico perchè un momento così per fare soldi facili e a basso rischio non si ripresenterà più per anni; siamo infatti alle soglie di uno dei più grandi bull market del mercato obbligazionario americano della storia. E i motivi che mi spingono a dirlo sono talmente tanti che sarebbe impossibile elencarli tutti in un post come questo.
    Come sapete sono un fan (come peraltro Ivano) dei Treasury a 30 anni sui quali sono già investito col grosso del capitale. Devo dire che la salita dei rendimenti (nel momento in cui scrivo siamo al 3,426%) mi ha abbastanza stupito e, per ora, sto perdendo qualche punto percentuale, ma non me ne preoccupo affatto. Se i rendimenti obbligazionari a lungo aumentano dovrebbe significare che il mercato vede una carenza di manodopera, pressioni al rialzo sui salari e inflazione, Tuttavia non vedo queste condizioni dal momento che il tasso di interesse reale è rimasto pressochè costante dal 2014. Credo invece che i tassi stiano aumentando non a causa dei timori di inflazione, ma per consentire alla FED di avere più spazio per tagliarli quando la prossima recessione diverrà evidente.
    Dallo studio dei grafici storici ho notato che durante i rialzi dei tassi il 30 anni raggiunge il picco di rendimento molto prima dei tassi a breve e ancora mentre la FED sta alzando i tassi dei Fed Funds. Inoltre i mercati rialzisti dei titoli di stato a 30 anni iniziano in media 1,8 anni prima dell'inizio della recessione e, se come la maggior parte dei commentatori e degli economisti prevede, questa dovesse iniziare a metà del 2020, coi tempi dovremmo esserci. E ancora i 30 anni raggiungono il picco di rendimento tra i 5 e i 47 punti base al di sopra del tasso terminale di rialzo dei Fed Funds: se questo dovesse arrivare al 3% mancherebbero appena dai 4 ai 5 punti base a partire da adesso. Infine è noto, anche se controintuitivo, che i mercati rialzisti dei titoli di stato americani iniziano quando ancora i dati economici sono buoni, la fiducia dei consumatori è alta e il tasso di disoccupazione ai minimi storici.
    Come suggerito anche da Ivano ad oggi si dovrebbe aver già cambiato euro per dollari e il momento per acquistare Treasury a 30 anni non potrebbe essere dei migliori.
    A mio avviso l'ideale per trarre il massimo vantaggio dal prossimo mercato rialzista dei titoli del Tesoro USA è quello di possedere fin da subito il 30 anni, e quando la FED annuncia di aver terminato di alzare i tassi dei Fed Funds, passare ad una posizione a leva sul Tesoro USA a 2 anni tramite contratti futures per l'equivalente importo, dal momento che il rendimento a 2 anni diminuisce molto di più del 30 anni durante i cicli recessivi.
    Buon Investimento a tutti
    Fabio

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    1. Ottimo Fabio,

      La curva dei tassi si sta appiattendo, e questo è sempre stato sinonimo di crisi negli ultimi 20 anni. Purtroppo lLeuropa ci sta togliendo l'ultimo anno di rialzo azionario con questa storia dello spread.

      A proposito del 2 anni, ho trovato un ETF di borsa italiana che replica l'andamento dei titoli da 1 a 3 anni del tesoro americano. Scrivo tutto prossima settimana.

      Ciao

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    2. Ciao Ivano,

      no, l'ETF sui titoli del tesoro da 1 a 3 anni non va bene, perchè il guadagno sarebbe troppo basso.

      A titolo di esempio, acquistando 200.000 $ nominali di T-Note a 2 anni, scadenza 30/9/2020, cedola 2%, codice ISIN US912828VZ00, con duration modificata del 1,9, se anche i tassi scendessero di 3 punti percentuali prima di vendere, il guadagno sarebbe del 5,7% (1,9 x 3) sui 200.000 $ investiti pari a 11.400 $. Non male ma ..... devo avere 200.000 $.
      Confrontando la duration modificata di questo T-Note con quella del T-Bond, scadenza 15/5/2045, cedola 3%, duration modificata 18,26, e facendo 18,26:1,9= 9,61 (circa 10) si scopre che per ottenere lo stesso risultato, ma investendo molti meno soldi, si può acquistare 1 contratto future 2 Year T-Note (scadenza dicembre 2018), codice ZTZ8 facendosi vincolare sul conto come margine del 10% (i 9,61 circa) la somma di 21.042,19 $.
      Ora supponendo che il future in questione guadagnasse tanto quanto tra giugno 2007 e gennaio 2008 (ingresso 10.247 uscita 10.977 = 730 tick) e valendo un tick 15,625 $, si otterrebbe un guadagno di 11.406,25 $ (praticamente lo stesso del caso precedente, ma con solo 21.000 $ di investimento) pari ad un profit percentuale del 54,21%(11.406,25/21.042,19x100).

      Evviva la leva!

      Tutti possono farlo (basta abilitarsi al mercato CME) e il trade mi pare veramente a basso rischio ed alte possibilità di guadagno.

      Ciao
      Fabio

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    3. Ciao Fabio,

      Certo il future è l'opzione migliore, e questo vale anche per gli indici. Però molti che seguono questo blog hanno risorse più ridotte e quindi l'ETF fa comodo. Comunque la tua precisazione sul merito della questione è decisamente benvenuta.

      Saluti
      Ivano

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  3. Ciao Fabio,
    interessante il tuo ragionamento sul 2 Year T-Note, personalmente ne ignoravo l'esistenza. In effetti questo sembrerebbe il momento giusto per entrare, solo una cosa non mi è chiara. Entrando con un margine del 5% anziché del 10% cosa cambia a livello pratico (a parte lo stop loss più basso ovviamente)?

    Andrea

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    1. Domenica prossima posto un grafico che riassume bene cosa intende Fabio per il 2-Y che sale più velocemente.

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    2. Ciao Andrea,
      no non è ancora il momento di entrare, prima bisogna che la FED esaurisca il ciclo di rialzo dei tassi, solo allora sarà il momento.

      Con margine del 10% lo stop loss è del 9,5%, con margine del 5% lo stop loss è del 4,5%. A livello pratico l'unica cosa che cambia è che il broker, invece di congelarti sul conto 21.000 $, te ne congela solo 10.500; il guadagno percentuale sul margine sarà quindi il doppio visto che si opera con leva 20 anzichè con leva 10.

      Fabio

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    3. Ciao Fabio/Ivano,

      molto interessante la storia del future treasury...
      Giusto un paio di domande “ignoranti”, se permettete:
      1- ci potrebbe essere il rischio, qualora il future diventi volatile, che salti lo stop loss andando a perdere più soldi rispetto al margine impostato? Con Fineco potrei ipoteticamente scegliere un margine dell’1% “congelando” solo 2000$ sul conto...quale sarebbe il rischio di un margine cosí basso? Stop loss imminente?
      2- come la mettiamo col rischio di cambio? Se il future sale ma l’euro mi si apprezza sul dollaro, i guadagni si riducono.
      Perdonatemi ma sono qui per imparare, conosco poco i futures e il mercato USA.
      Grazie in anticipo

      Gabriele

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    4. Ciao Gabriele,

      1- scegliere un margine dell'1% significa operare con leva 100. Con margine così basso lo stop loss automatico applicato da Fineco è ovviamente più ristretto data la maggiore pericolosità del trade (0.5% sull'intera posizione). Esempio: se compro il future a 10.531,250 Fineco chiuderà in automatico la posizione a 10.478,594 qualora il mercato vada contro di me. Naturalmente, in mercati sottili con pochi volumi, o molto volatili è possibile che tale prezzo non sia quello a cui verrà inviato l'ordine di chiusura. In tal caso Fineco invierà l'ordine di chiusura al prezzo più prossimo al prezzo teorico e multiplo del tick minimo.
      2- se operi sul future sul Treasury a 2 anni devi ovviamente avere un conto in dollari americani e sarai per forza di cose soggetto al rischio di cambio. Se hai acquistato il future e questo sale avrai ottenuto un guadagno in dollari che ti verrà accreditato sul conto in dollari: ma l'euro si apprezza sul dollaro i guadagni si ridurranno solo nel momento in cui effettui il cambio da dollari a euro.

      Fabio

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    5. Ciao Fabio,
      per chi come me ha solamente un conto in euro (Fineco) esiste un'alternativa tra i future area euro? Immagino già la risposta, ma ci provo lo stesso..

      Andrea

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    6. Andrea FINECO ha un conto multicurrency in dollari e franchi se non mi sbaglio.

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    7. Ottimo, non lo sapevo. Per chi ha Fineco è sufficiente attivare gratuitamente il servizio Multicurrency che permette di operare in valuta estera (dollari, franchi e sterline). Buono a sapersi

      Andrea

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    8. Ciao Andrea,

      una volta attivato il conto Multicurrency, prima di operare sul mercato americano dovrai cambiare euro con dollari (su Fineco Home - Cambio valuta) e attivare l'operatività sul mercato CME (su Fineco Mercati e trading - Futures e opzioni - CME).

      Fabio

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    9. Grazie Fabio tutto chiaro, mi sto già predisponendo. Al prossimo rialzo dei tassi valuteremo il da farsi allora.

      Un saluto
      Andrea

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  4. Un'ultima cosa

    https://www.investing.com/indices/us-spx-500-chart

    Ecco cosa intendevo dire quando, in altro post, ho scritto che il mercato azionario era per me troppo rischioso e non valeva la pena investirci. Non appena sceso sotto il massimo toccato a fine gennaio sono scattate le vendite con alti volumi (probabilmente le macchinette hanno fatto scattare il segnale) e in due giorni si sono volatilizzati i guadagni di mesi. Ora converrà aspettare il probabile rimbalzo e chiudere definitivamente le posizioni aperte.

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