venerdì 14 novembre 2014

Forti con i deboli (e deboli con i forti)

Due casi di cronaca hanno fatto scandalizzare gli Italiani negli ultimi tempi. Sono i casi delle morti assurde di Aldrovandi e Cucchi.

Gli Italiani si scandalizzano per la morte di queste due persone che però, se si analizzano i fatti senza farsi prendere dall'emozione, erano un giovane che aveva esagerato con non si sa quale sostanza, ed uno spacciatore. Rispetto il dolore dei familiari ed è ovvio che non andavano ammazzati di botte per questo. Mi viene il sospetto però, che se tutti i benpensanti che si indignano li avessero visti "scaldarsi" o spacciare sotto casa loro, sarebbero stati i primi a volerli vedere presi a mazzate e portati via in una camionetta.

Personalmente, se uno vuole drogarsi o sbronzarsi in pace senza rompere agli altri può benissimo farlo. Sono contro il proibizionismo di ogni tipo - penso che crei più mostri di quanti ne distrugga. Finché una scelta personale non limita la libertà degli altri, ognuno dovrebbe avere il diritto di farla per quanto stramba sia.

Ma questa è un'altra storia e non è di questo che voglio parlare. 

Voglio parlare del fatto che, stranamente, non muoiono mai pestati in condizioni sospette altri tipi di criminali che vengono arrestati. Appartenenti alla criminalità organizzata, accusati colti in flagrante per aggressione e rapina all'arma bianca, omicidi, stupratori.

Mi chiedo perché questi non facciano mai la fine di Aldrovandi e Cucchi. Sarà che sfogarsi su certi personaggi ha più conseguenze che farlo su due ragazzi deboli e soli? Io posso capire che un poliziotto che si trova tutto il giorno a contatto con ultras, drogati, papponi e criminali di ogni genere, possa perdere la testa. E' umano.

Come capisco che chi passa tutto il giorno nel traffico di Roma in auto a fine giornata viene colto da quell'impeto di rabbia che gli farebbe come minimo investire tutti i motorini contromano che incontra.

Mi chiedo però perché mai non la perdono con un energumeno muscoloso la testa, ma sempre con ragazzetti normali? Perché riempire di botte solo studentelli sbarbati al G8, e mai che ne so, un gruppo di bei criminali palestrati?

Io credo che questo atteggiamento è solo una delle manifestazioni, di quelle più eclatanti e visive, di questo stato, forte coi deboli e debole coi forti.

Forti coi deboli in tutto
Siamo un paese con 60 milioni di abitanti, di cui 6 ormai sono in stato di povertà. Le tasse e le spese della banda di incompetenti che lo dirige lo stanno uccidendo. Bisognerebbe eliminare davvero gli sprechi, i “costi fissi” dello stato. Peccato che questi vengano fatti da amministrazioni pubbliche e dalla politica a tutti i livelli, per autofinanziarsi le loro rielezioni. 

Questi figuri non si taglieranno mai gli attributi da soli.

Quindi per riuscire a raggiungere gli obiettivi Europei, continuerà la politica del tassa il lavoratore dipendente, l'autonomo o il pensionato. Più è debole, meno si ribella, più sale nella classifica dei mazziati.

Verranno presto attivate le famose clausole di salvaguardia, quegli aumenti su iva e accise che fungono da assicurazione nel caso le cifre necessarie che vuole l’Europa non vengano racimolate. Se gli Italiani non avessero più soldi da dare al fisco, glieli toglierebbero direttamente con benzina, sigarette, etc., etc.

Verremo derubati, come nel caso delle privatizzazioni. Toglieremo le partecipazioni statali alle aziende sane e che macinano utili come ENI, perdendo i dividendi, per ottenere solo una cifra (per di più sottovalutata) una tantum che è l’equivalente di una risicata percentuale di interessi sul debito di un anno fiscale (neanche del debito totale). Come nello stile dei governi degli ultimi venti anni, questo provvedimento non risolverà i problemi attuali e creerà buchi di bilancio in futuro. Ottenere niente oggi per avere un problema domani. Ottima strategia.

Verremo raggirati, come nel caso del TFR in busta paga, dove lo stato si prenderà più tasse del normale (e subito) a causa dell'aumento della cifra sulla quale solitamente si calcola l’imposizione fiscale. Aumenterà anche il reddito e quindi l’aliquota alla quale fare riferimento. Allegria! Risulteremo tutti più ricchi, anche se per finta! In futuro poi non avremo nulla, lo avremo speso in tasse e per pagare iva e accise oggi, ma in fondo domani è un altro giorno.

E non basta, guardate che succede ad una impresa se le tolgono il TFR. Osservate sotto (milioni di euro):



AUMENTO DEL DEBITO AUMENTO DI CAPITALE

Con Tfr Senza Tfr
Con Tfr Senza Tfr
Fatturato 1670 1670
1670 1670
EBIT 89 89
89 89






Oneri finanziari 8.5 16.0
8.5 8.5
Oneri/Debiti 8.50% 9.58%
8.50% 8.50%






Risultato lordo 80.5 73.0
80.5 80.5
Tasse 35 33.0
35 35.0






Risultato netto 45.5 40.0
45.5 45.5






Mezzi propri 478 478
478 545
TFR 67 0
67 0
Debiti finanziari 100 167
100 100






Totale 645 645
645 645






ROE 9.52% 8.37%
9.52% 8.35%
  

Quando l'azienda in questione usa il TFR come capitale, realizza un ROE del 9.5%. Poi la costringono a dare il TFR ai lavoratori e, dunque, a fare una delle due cose descritte sotto per riequilibrare la situazione patrimoniale:
  1. chiedere un prestito di pari importo con le banche che, visto l'aumentare del rischio (aumentano i debiti finanziari ma non i mezzi propri), aumentano il tasso di interesse richiesto sui soldi prestati. La redditività dell'azienda (il ROE) passa all'8.3%, un punto in meno e circa 5 milioni di euro in meno di utile.
  2. oppure a fare un aumento di capitale. La redditività dell'azienda passa sempre all'8.3%, un punto in meno e anche qui tanti azionisti incazzati.
Una azienda che faceva il suo lavoro e non rompeva le palle a nessuno, grazie alla mancanza del sostegno del TFR, deve ricorrere ad un prestito o indebitandosi o racimolando soldi dagli azionisti, facendo scendere il proprio rendimento ed il proprio valore. Solo dei geni potevano pensare ad una tale soluzione per "aiutare" il buono che ancora resta in Italia.

Ma si sa, le aziende sane ed oneste pagano, quindi perché andare a cercare soldi altrove, in situazioni più difficili che richiedono più sforzo?


Augurio finale
Cara classe dirigente che ti senti indispensabile per gestire "La Complessità". 

Questo paese ha solo bisogno di un taglio drastico delle tasse aumentando ancora il debito se necessario, nient'altro. Con la lira potremmo farlo.

Gli italiani hanno capacità e creatività da vendere, non gli servono dei finanziamenti-elemosina che poi vengono ripresi con gli interessi da una tassazione assurda.

Lasciaci lavorare per favore, e se non vuoi farlo, allora abbi almeno la compiacenza di levarti di torno. Non servi a nulla.

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